Le dichiarazioni programmatiche del Ministro dell’Ambiente Andrea Orlando

Una grande sfida amministrativa e culturale alla base di un successo possibile

Il ministro dell'Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare, Andrea Orlando, ha illustrato il 22 maggio scorso alla Commissione Ambiente della Camera le sue intenzioni programmatiche e strategiche: tutela delle risorse idriche, delitti ambientali, fonti rinnovabili, interventi urgenti contro il dissesto idrogeologico e per le bonifiche, una programmazione più democratica delle infrastrutture strategiche, emergenza clima e biodiversità. Orlando ha messo in luce la grande sfida amministrativa e culturale alla base di un successo possibile. Ha sottolineato l’esigenza di “sburocratizzazione”,  la domanda di semplificazione che proviene da realtà diverse. Però troppo spesso tale domanda si esemplifica in richieste di compressione dei diritti all'informazione e alla partecipazione del pubblico che finiscono per essere controproducenti, provocando conflitti poi difficilmente gestibili. Pertanto “la modifica della governance, assicurando che le scelte strategiche siano partecipate e condivise sulle vocazioni territoriali, costituirà un formidabile riferimento per le valutazioni (VIA, VAS, IPPC, ecc.) prodomiche al rilascio delle autorizzazioni. Saranno così contenute discrezionalità, e a volte arbitrarietà, che rendono il sistema autorizzativo inefficiente e lontano dal comune sentire dei cittadini e delle imprese”. E propone di raccogliere nel Codice dell’Ambiente la caotica legislazione in materia ambientale dando vita, ad esempio, a una Commissione di studio coordinata dal Ministero per arrivare a un Testo Unico, quantomeno compilativo, della legislazione in materia.  Altra intenzione importante e fondamentale è quella di coinvolgere in una vera e propria partecipazione i cittadini, informandoli sin dalle prime fasi di progettazione di un’opera,  per arrivare, sostiene, a una vera e propria normativa sulla loro partecipazione quando si fanno opere profondamente impattanti sulla qualità ambientale di un territorio. Non basta più la concertazione con gli Enti locali o  “lo scambio sotterraneo e implicito proposto alle popolazioni locali: più buste paghe in cambio di un peggioramento, spesso definitivo, della qualità ambientale di un territorio”.
Le dichiarazioni hanno ricevuto approvazione anche dalle Associazioni ambientalistiche, l’auspicio è che si proceda senza ostacoli all’applicazione concreta delle intenzioni.

Fonte: Ministero dell'Ambiente  e della tutela del Territorio e del Mare

La classifica “Salvaforeste” di Greenpeace presentata al Salone del libro di Torino

Greenpeace ha diffuso a Torino, alla prima giornata del Salone Internazionale del Libro (16-20 maggio 2013) la nuova versione della classifica "Salvaforeste", coi primi dati del sondaggio che chiede l’opinione dei lettori sulla carta riciclata.
Carta riciclata e abbattimento zero delle foreste sono infatti i capisaldi della campagna “Deforestazione Zero” di Greenpeace, attivata con la distribuzione di copie di un questionario per informare i lettori sui rischi della deforestazione e conoscere la loro opinione sui libri in carta riciclata.  Nella classifica sono diciassette gli editori che secondo il documento di Greenpeace fanno parte della categoria “Amici delle Foreste”. Oltre che per l’uso della carta certificata FSC® (Forest Stewardship Council) si sono distinti per una politica di acquisto virtuosa che crea una maggiore domanda sul mercato di carta riciclata.
Per conquistare il primo posto della classifica “Salvaforeste”, gli editori devono impegnarsi ad aumentare l’utilizzo di carta riciclata, quella che non taglia neanche un albero e che i lettori, secondo i primi risultati del sondaggio di Greenpeace, preferiscono.

"Salvaforeste", la classifica

Fonte Greenpeace

I servizi CONAI a supporto delle aziende nella progettazione e realizzazione di imballaggi ecosostenibili.

CONAI, Consorzio Nazionale Imballaggi, il 14 maggio scorso, durante la premiazione dell’Oscar dell’Imballaggio 2013, ha presentato E PACK, il servizio on line dedicato alle imprese che vogliono migliorare i loro risultati nella progettazione e realizzazione di imballaggi eco-efficienti, continuando a garantirne la prestazione ma riducendo l’impatto ambientale. Un imballaggio si definisce eco-efficiente quando raggiunge la migliore sintesi tra funzioni primarie dell’imballaggio – protezione, garanzia e sicurezza, movimentazione, informazione, ecc. – e impatto ambientale generato lungo l’intero ciclo di vita, dall’estrazione delle materie prime alla sua fabbricazione, al riciclo o al recupero. E’ pertanto fondamentale progettare un imballaggio in un’ottica di ciclo di vita complessivo “dalla culla alla culla”. Il servizio E PACK, che si inserisce nell’ambito delle attività di prevenzione "Pensare Futuro" di CONAI, nasce proprio con l’obiettivo di affiancare le aziende mettendo a loro disposizione le competenze e le esperienze del CONAI in materia di prevenzione dell’impatto ambientale.

Dal mese di giugno basterà collegarsi al sito web CONAI, www.conai.org, entrare nell’Area Prevenzione e compilare un form per inoltrare al Consorzio le richieste generali di informazione sulla eco-progettazione degli imballaggi.

Nell’ambito di “Pensare Futuro” dedicato alla prevenzione, rientra anche il Dossier Prevenzione, un volume a cadenza triennale mirato a valorizzare le azioni volontarie che le aziende mettono in atto nella progettazione e nella realizzazione di imballaggi ecosostenibili. Il nuovo Dossier verrà presentato a novembre 2013. Per partecipare al Dossier basta compilare un questionario on line visitando la pagina di Eco Tool CONAI: http://www.ecotoolconai.org/

Fonte: Ufficio Satampa CONAI