Nel 2012 sono state riciclate 40.700 tonnellate di imballaggi in alluminio, pari al 59,4% della quantità immessa sul mercato (68.500 ton). Sono pertanto molto soddisfacenti i risultati conseguiti, come è stato confermato nell’assemblea annuale delle imprese consorziate a CIAL – Consorzio Nazionale per il Recupero e il Riciclo degli Imballaggi in Alluminio, tenutasi il 30 aprile scorso a Milano. Il risultato è stato reso possibile grazie alla collaborazione dei cittadini e agli accordi stipulati fra CIAL e gli enti locali di riferimento. Sono 5.500 I Comuni italiani in cui è attiva la raccolta differenziata dell’alluminio, con il coinvolgimento di oltre 45 milioni di abitanti.
Il Presidente di CiAl, Bruno Rea, ha sintetizzato e commentato in una nota i dati del 2012. Sostiene che il conseguimento e il consolidamento di una quota di riciclo del 60% e di quasi il 65% di recupero complessivo nel 2012 confermano come il sistema nazionale di gestione degli imballaggi in alluminio negli ultimi anni abbia raggiunto un livello di maturità e di efficienza tali da garantire ulteriori incrementi quantitativi e qualitativi, in particolare in quelle aree del Paese che ancora oggi risultano maggiormente in ritardo.
I migliori sistemi e modelli di raccolta e le tecnologie più avanzate, come è normale che avvenga, considerata l’eterogeneità dei territori, vengono adottati con tempi e modi diversi nelle diverse regioni italiane. Se pure a macchia di leopardo le principali regioni del Sud Italia dimostrano interessanti performance in grado di ridurre il gap con le aree più avanzate in tempi relativamente brevi. CIAL offre per questo da anni un supporto personalizzato che non si limita alla semplice erogazione di corrispettivi economici a fronte del materiale raccolto e conferito, ma è piuttosto rivolto a garantire l’individuazione delle migliori opzioni possibili per massimizzare il recupero dell’alluminio nei diversi contesti territoriali. Un ulteriore elemento di soddisfazione e consapevolezza della bontà della linea d’azione intrapresa dal Consorzio è anche dato dal confronto con i livelli di riciclo conseguiti negli anni dagli altri Paesi dell’Unione Europea, con i quali da tempo il consorzio collabora condividendo anche progetti di ricerca e sviluppo.
Altro aspetto interessante è che, a differenza proprio degli altri Paesi, il sistema italiano è basato sulla raccolta e il recupero di tutte le tipologie di imballaggi e non solo su quelle più facilmente valorizzabili in termini economici. "Il Consorzio, inoltre, grazie al know how acquisito e riconosciuto collabora e affianca le imprese nella ricerca di soluzioni finalizzate a garantire la sostenibilità ambientale dei prodotti, come nel caso delle capsule in alluminio per caffè Nespresso che, per caratteristiche tecniche, distributive e di consumo richiedono, per la loro valorizzazione, azioni dedicate”.
Fonte CiAL, Consorzio Nazionale per il Recupero e il Riciclo degli imballaggi in Alluminio