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Il progetto “Fattore Futuro” di McDonald’s, presentato ieri alla Camera

Lo scorso 22 giugno, nel corso di un incontro informale della Commissione Agricoltura della Camera è stato illustrato Fattore Futuro, il progetto promosso da McDonald’s con l’obiettivo di sostenere i giovani agricoltori italiani. Il progetto è stato lanciato nel corso del 2015 con il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. Selezionati, su più di 130 candidature, 20 imprenditori agricoli con meno di 40 anni, con un progetto di innovazione per la propria azienda. A partire dalla loro individuazione, a ottobre 2015, e per almeno 3 anni, i 20 agricoltori sono entrati a far parte della rete di fornitori di McDonald’s. Potranno così ricevere il supporto necessario per implementare il proprio progetto.

Alla presenza del Presidente della Commissione On. Luca Sani, ai Vicepresidenti e ai Capigruppo, il progetto è stato presentato, oltre che dall’Amministratore Delegato di McDonald’s Italia, Roberto Masi, da tre dei 20 agricoltori che da ottobre 2015 collaborano con McDonald’s. Si tratta di: Raffaella Mellano, di Aglié (TO), fornitore di carne bovina e presidente della Cooperativa Natura e Alimenta che raggruppa aziende dedicate all’allevamento per la produzione biologica e/o biodinamica di latte, prodotti caseari, cereali e carne; Claudio Scipioni, di Avezzano (AQ), fornitore di patate, che collabora con l’Università dell’Aquila e alcuni consorzi locali nello sviluppo di un progetto per la riduzione dei fertilizzanti chimici nelle coltivazioni; Giosué Arcoria, di Santa Maria di Licodia (CT), fornitore di arance la cui azienda è stata da poco convertita alla produzione biologica.

Ad accompagnare i tre giovani agricoltori erano presenti Raffaele Maiorano, presidente dell’Anga – Associazione Nazionale dei Giovani Imprenditori Agricoli di Confagricoltura – e Maria Pirrone, Presidente nazionale dell'Agia – Associazione Giovani della Cia – che hanno sostenuto il progetto sin dalla sua nascita promuovendolo presso i propri associati.

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A Pedavena (BL) la presentazione del progetto di “caratterizzazione” dei prodotti ortofrutticoli regionali

L’ortofrutta del Veneto si  mette in gioco per misurare e comunicare le caratteristiche nutrizionali dei suoi prodotti e la biodiversità degli ambienti di coltivazione. Nasce così il progetto della Regione “Caratterizzazione qualitativa dei principali prodotti ortofrutticoli veneti e del loro ambiente di produzione”, anche quelli delle terre più alte, che sarà presentato da Regione e Veneto Agricoltura Giovedì 30 luglio, ore 20.30, presso la birreria Pedavena, viale Vittorio Veneto 76.

In collaborazione con il Consorzio per la tutela del Fagiolo di Lamon della vallata bellunese Igp e il Consorzio di tutela del Pom Prussian, verranno illustrate le attività progettuali dalle analisi nutrizionali a quelle ambientali, nonché il relativo piano di comunicazione, che coinvolge produttori, grande distribuzione, consumatori e scuole. Nel corso dell’incontro sarà presentato il video dedicato all’ortofrutta veneta prodotto per l’EXPO 2015 di Milano.

La Regione Veneto, sollecitata dalle Organizzazioni dei Produttori ortofrutticoli e dai Consorzi di Tutela delle produzioni DOP-IGP regionali, ha individuato e affidato a Veneto Agricoltura questa complessa azione sull’intera filiera ortofrutticola.

La parte scientifica, quella cui spetta evidenziare le caratteristiche nutrizionali e salutistiche dei prodotti, è stata affidata alle Università di Padova e di Verona. Ma l’operazione non è verticistica: vede infatti coinvolte circa 200 aziende di settore, con ben 24 prodotti sotto analisi. Imprese agricole che hanno anche accettato di esser messe “sotto la lente”: la World Biodiversity Association (WBA), osserverà e documenterà la biodiversità nelle loro proprietà, secondo un preciso protocollo.

Un progetto ambizioso e innovativo, attraverso il quale il Veneto, prima regione in Italia, mira a orientare il consumatore verso un acquisto consapevole, basato sulla conoscenza delle caratteristiche di qualità del prodotto e dei luoghi di produzione.


Fonte: 

Ufficio stampa Veneto Agricoltura

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All’orto botanico di Padova grande successo per i laboratori didattici

L‘Orto botanico di Padova, nel connubio tra hortus cinctus cinquecentesco e Giardino della biodiversità, è diventato un vero e proprio Centro Scientifico di statura internazionale, anche nell’offerta dell’esperienza di approfondimento dei temi e dei contenuti. Nell'ambito del rinnovamento di questa meravigliosa struttura l'Università di Padova insieme all’ATI che ne gestisce le varie attività, ha deciso di lanciare un corposo progetto didattico rivolto alle scuole, con l'obiettivo di far conoscere questo luogo come nuovo polo di apprendimento attraverso attività scientifico-laboratoriali  dedicate ai ragazzi e ai bambini.

A gennaio, per iniziare, sono stati offerti gratuitamente 150 laboratori che in poco più di un mese sono andati quasi completamente esauriti (già prenotati 145, con scuole che coprono tutto il veneto e alcune anche da Bergamo, Brescia e Como). E già molte sono le richieste per i prossimi laboratori a pagamento che sono previsti in primavera fino all’8 giugno.

I laboratori sono suddivisi per fascia d’età e durano 80 minuti.

Si può scegliere tra 11 differenti percorsi, in un’immersione tra microscopi, campioni biologici, reperti vegetali, pinzette e provette….da quelli per i piccolissimi (scuola d’infanzia e primo ciclo della primaria) incentrato sulla manipolazione e le esperienze con i cinque sensi, a quelli per le scuole secondarie di primo e di secondo grado, fino agli adulti, dove grazie a vari strumenti si può imparare a conoscere il mondo vegetale con gli occhi di un vero scienziato.

 

Scuola dell’infanzia e primo ciclo scuola primaria

Senti che Pianta

La botanica sperimentata dal punto di vista sensoriale. Foglie di varie specie vegetali verranno distribuite ai bambini, suddivisi in piccoli gruppi di lavoro. Con la guida di un operatore scopriranno  le caratteristiche delle foglie attraverso i sensi (escluso il gusto).

Indovina di chi è

I bambini dovranno associare vari tipi di foglie alle piante cui appartengono. Attraverso iconografie e giochi interattivi essi conosceranno i tipi di piante presenti nelle diverse aree della serra e in seguito l’operatore distribuirà le foglie e i bambini assoceranno il campione con la fotografia. Un laboratorio dinamico caratterizzato da una grande manipolazione dei campioni biologici.

 

Secondo ciclo scuola primaria

La fotosintesi

Ci concentreremo sul meccanismo che caratterizza la vita di una pianta, ovvero la fotosintesi clorofilliana. Attraverso semplici esperimenti conosceremo l’anatomia delle specie vegetali e le funzioni delle loro strutture: partendo dalle radici, sperimentando l’assorbimento, passando per il fusto, conoscendo i vasi di conduzione, arrivando fino alle foglie dove conosceremo meglio i pigmenti che le caratterizzano. Comprenderemo quanto sia importante l’associazione specie-ambiente per la caratterizzazione delle strutture della pianta.

EcoLab

Il clima e le caratteristiche dei biomi del nostro pianeta stanno cambiando. Tutto è soggetto all’azione distruttiva dell’uomo. Ma nel nostro piccolo possiamo fare qualcosa per la salvaguardia della Terra, partendo dalla trattazione del ciclo della materia e della sua “umanizzazione” con un divertente gioco. Capiremo perché sia importante la raccolta differenziata, cosa siano l’inquinamento atmosferico e i suoi effetti: effetto serra, buco dell’ozono e piogge acide.

Milli Mondi

Oltre a fusto e foglie una pianta presenta molte piccole creature che sopravvivono o vivono in simbiosi con la pianta, come insetti e parassiti. Un viaggio alla scoperta dei “milli mondi”: con l’uso di lenti d’ingrandimento e stereoscopi si osserveranno le strutture geometriche, I diversi colori, le forme e le caratteristiche di minuscoli esseri viventi. L’obiettivo è insegnare agli studenti a cogliere i particolari e scoprire ciò che si nasconde dietro una foglia.

 

Scuola secondaria primo grado

La pianta

Comprendere il ruolo delle piante come produttori primari è fondamentale per capirne l’importanza all’interno di un ecosistema o della catena alimentare stessa. Ci concentreremo quindi sul rapporto specie vegetale/ambiente mediante giochi di ruolo e schede informative interattive per poi culminare con l’osservazione al microscopio biologico delle strutture fondamentali della pianta, come vasi cribrosi e legnosi, stomi e cellule vegetali.

Biodiversità

Scopriremo quali sono gli esseri viventi legati alle piante attraverso simbiosi e associazioni. Comprenderemo quanto sia importante la salvaguardia della biodiversità tutta e quali siano le minacce cui può incorrere. Sperimenteremo i fenomeni delle piogge acide, l’effetto serra, il riscaldamento globale e comprenderemo ciò che si può fare, nel nostro piccolo, per adottare un comportamento eco-sostenibile.

Dal seme alla pianta 

Ormai tutti sappiamo che «per fare un albero ci vuole un seme», ma cosa succede a livello biologico durante il ciclo di vita di una pianta? Muniti di microscopi e altri strumenti ottici andremo ad osservare e a manipolare dei campioni biologici per meglio comprendere ciò che accade a livello cellulare e tissutale durante il ciclo ontogenetico di un organismo vegetale. Partendo dall’osservazione interna di un seme, passeremo a comprendere le tecniche agricole e naturali per lo sviluppo di questo. Si tratteranno anche temi come l’impollinazione e la sua importanza dal punto di vista agrario.

 

Scuola secondaria secondo grado e gruppi adulti

La botanica

Saranno conosciuti gli strumenti ottici utilizzati dal botanico per la determinazione delle specie vegetali, ovvero stereomicroscopi, microscopi biologici e chiavi dicotomiche. Con il supporto di erbari e altri campioni vegetali si passerà alla classificazione delle specie, inquadrandole a livello geografico e riflettendo sul perché talune si trovano in certe aree piuttosto che altre, dopo aver passato in rassegna le regole linneane della determinazione. Si costituiranno inoltre preparati biologici mediante l’uso di vetrini, pinzette, pipette e tanti altri strumenti fondamentali nel lavoro del botanico.

Biodiversity

Un laboratorio caratterizzato dalla trattazione delle associazioni esistenti tra esseri viventi dei vari regni e l’importanza di tali “collaborazioni” per l’equilibrio ambientale. Questo aiuterà i partecipanti a comprendere la vastità della biodiversità e l’importanza della sua salvaguardia, viste soprattutto le minacce nelle quali può incorrere.

La vita in una goccia d’acqua

All’interno delle acque che ricoprono il nostro pianeta esistono forme di vita spesso impercettibili agli occhi. Alcune di esse vivono sospese nel mezzo acquoso e fanno parte del plancton. Ci si concentrerà maggiormente sull’osservazione del plancton di origine vegetale, ovvero il fitoplancton. Ne comprenderemo l’importanza per l’equilibrio di un sistema biologico

Il più antico Orto botanico universitario del mondo, bene culturale iscritto dal 1997 tra i siti del Patrimonio Mondiale UNESCO, è diventato al contempo il centro botanico espositivo più innovativo sul panorama europeo.

Il nuovo Giardino non racconta solo la storia botanica dei 5 biomi principali del pianeta, ma è arricchito da un percorso museale vero e proprio, che dialoga con le piante attraverso una App specificamente progettata (visibile sia da android che da ios) che ti permette la visita prima dell’arrivo, durante e dopo, e da exhibit interattivi di modernissima concezione.


Il programma e le modalità di partecipazione si possono scaricare e vedere al seguente link: http://www.ortobotanicopd.it/it/laboratori-didattici  

Informazioni e prenotazioni:

info@ortobotanicopd.it

tel.+39 049 2010222

Orto Servizi è l’ATI costituita da Marsilio, Civita tre Venezie, Codice, Telerete, Fede Group per conto di Università di Padova, e realizzati in collaborazione con  Pleiadi Group

(Comunicato stampa Orto Botanico di Padova)