efficienza energetica volano di sviluppo Sicilia

L’efficienza energetica volano di sviluppo per la Sicilia

Efficienza energetica, energie rinnovabili e innovazione tecnologia in agricoltura al centro di un convegno organizzato ad Alcamo da ORSA e Fondazione Simone Cesaretti.


Si è tenuto lo scorso 5 novembre, presso la Riserva Naturale Orientata Bosco d’Alcamo (Trapani), il convegno “Sostenibilità energetica e ambientale per i territori e le città”, organizzato dall’associazione senza fini di lucro ORSA in collaborazione con la Fondazione Simone Cesaretti. Il convegno, tenutosi nell’ambito della campagna nazionale d’informazione Italia in Classe A, realizzata dall’ENEA (Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) e promossa dal Ministero dello Sviluppo economico, è stato aperto dai saluti dell’On. Girolamo Turano, Assessore alle attività produttive della Regione siciliana e del Dott. Pietro Puccio, Sindaco di Capaci e presidente del Gruppo Azione Locale Golfo di Castellammare, assenti per motivi istituzionali. Particolare apprezzamento è stato manifestato per la campagna “Italia in Classe A” e per l’iniziativa sostenuta dall’ENEA “Novembre: il Mese dell’Efficienza Energetica”.

Dopo i saluti, i lavori sono stati introdotti dall’Ing. Francesco Cappello dell’ENEA e dal Prof. Gian Paolo Cesaretti, presidente della Fondazione Simone Cesaretti, che hanno sottolineato l’importante ruolo svolto da istituzioni, centri di ricerca e imprese nel far emergere le potenzialità dell’efficienza energetica per la competitività, l’innovazione e l’occupazione nel settore edile e in quello dell’agroindustria. Successivamente sono intervenuti il Prof. Salvatore Raimondi, il Prof. Santo Orlando e il Prof. Antonio Comparetti dell’Università di Palermo, il Dott. Carlo Greco del CREA (Consiglio di Ricerca in Agricoltura e l’analisi dell’economia agraria), l’Ing. Giuliano Vox dell’Università di Bari e cinque borsisti del Progetto INNOVA, realizzato dall’ENEA e confinanziato della Regione Siciliana grazie al Programma Operativo del Fondo Sociale Europeo 2014 – 2020. Le relazioni presentate dai borsisti (Carlo Scibetta, Noemi Caltabellotta, Domenico Rigoglioso, Felicia Cavaleri e Emanuela Sirica) hanno preso in considerazione lo sviluppo di modelli di Green Roofs & Walls (tetti e pareti verdi) per ridurre l’uso di energia per la climatizzazione degli edifici, l’architettura bioclimatica per minimizzare l’impatto ambientale delle cantine vitivinicole e le tecnologie per efficientare dal punto di vista energetico i processi produttivi nei settori dell’agricoltura e dell’agroindustria.

A conclusione delle relazioni ha preso la parola Franco Ribaudo, ex parlamentare e Sindaco di Marineo (Palermo), che ha illustrato l’impegno della Regione siciliana per valorizzare le opportunità che l’efficienza energetica offre per lo sviluppo imprenditoriale, l’occupazione e il miglioramento della qualità della vita, in particolare nelle aree interessate dal turismo. È seguito un seminario di approfondimento tenuto dal Prof. Gian Paolo Cesaretti, sui temi dello sviluppo sostenibile e dell’economia circolare. Ha chiuso i lavori il Dott. Carlo Alberto Campiotti dell’ENEA, moderatore del convegno, che ha ricordato il ruolo fondamentale svolto dall’Agenzia attraverso la campagna “Italia in Classe A” per sensibilizzare amministrazioni locali, imprese, associazioni e cittadini su un uso più consapevole dell’energia nei luoghi di lavoro, a casa e nelle scuole, il tutto nella prospettiva di uno sviluppo economico sostenibile del Paese.

Roberto Moneta

Transizione energetica sostenibile: per il GSE è importante la consapevolezza dei consumatori

L’Italia eccelle a livello globale per le azioni intraprese sul fronte dell’efficienza energetica. Attraverso i programmi di incentivazione e le numerose iniziative portate avanti a livello nazionale e locale, il GSE promuove la transizione energetica. Ne parliamo con Roberto Moneta, Amministratore Delegato del GSE.


Ing. Moneta, ridurre le disuguaglianze, anche dal punto di vista dell’accesso all’energia, è uno dei principali obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Che ruolo gioca il GSE per raggiungere l’obiettivo?

Il Gestore Servizi Energetici (GSE) è da sempre impegnato nella promozione dello sviluppo sostenibile che, secondo la definizione storica delle Nazioni Unite, rappresenta il “soddisfacimento dei bisogni delle generazioni attuali, senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri”. Sostenendo la produzione di energia da fonti rinnovabili e incentivando l’efficienza energetica, il GSE punta a garantire non solo la creazione di posti di lavoro in una filiera industriale importante come quella della green economy, ma soprattutto un futuro a basse emissioni di gas serra per le generazioni future. Inoltre, promuovendo l’autoconsumo di energia prodotta attraverso fonti rinnovabili, il GSE intende indicare una delle vie più efficaci per garantire a tutte le persone, anche quelle più disagiate, di accedere ad un bene di prima necessità come l’energia.

 

Queste iniziative si collocano nel quadro degli obiettivi posti dall’Agenda 2030?

Sì. L’obiettivo 7 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite prevede di agevolare la produzione di energia da fonti rinnovabili e di garantire l’equo accesso all’energia a tutti in modo conveniente, affidabile e evoluto entro il 2030. Inoltre, va evidenziato che tra i target posti dall’obiettivo 7 vi è anche quello di raddoppiare, sempre entro il 2030, il tasso globale di efficienza energetica.

 

Soffermiamoci sul tema dell’efficienza energetica. Rispetto alle azioni previste dalla direttiva (UE) 2018/844, come si colloca l’Italia in termini di risultati?

Il GSE, nel 2018, ha sostenuto oltre 100 progetti di riqualificazione energetica e promosso investimenti per circa 177 milioni di euro. Ha fornito supporto tecnico alla Cabina di regia per l’efficienza energetica, istituita dal Ministero per lo sviluppo economico, ai fini dell’accesso al Programma di riqualificazione energetica della Pubblica Amministrazione Centrale (PREPAC).Vorrei poi sottolineare la nostra costante collaborazione con le amministrazioni locali. Nel 2018 sono stati 1500 i Comuni italiani che abbiamo sostenuto nell’individuazione di ambiti di investimento orientati a una crescita sostenibile e alla riqualificazione energetica degli edifici pubblici. Quindi, l’Italia si trova sicuramente in una situazione positiva in termini di obiettivi e risultati raggiunti sul fronte dell’efficienza energetica. A certificarlo è anche l’organizzazione no-profit ACEEE (American Council for an Energy-Efficient Economy) che, nel suo rapporto “International Energy Efficiency Scorecard”, pubblicato a giugno 2018, ci ha posizionati al primo posto, a pari merito con la Germania. ACEEE ha esaminato le politiche di efficienza energetica e la performance di 25 Paesi, tra i quali Francia, Regno Unito, Spagna, Giappone, sullo sviluppo e l’applicazione di misure, strumenti e tecnologie per fare efficienza energetica. Il rapporto, stilato considerando 36 parametri, ha valutato l’impegno di ciascuno Paese nei settori edile, industriale e dei trasporti.

 

Siamo riconosciuti come uno dei migliori Paesi a livello europeo, e anche globale, per le politiche di efficienza energetica. Ma i cittadini, in particolare i più giovani, quanto sono informati sui vantaggi che ne derivano?

Dalle ultime indagini emerge una crescita della consapevolezza dei consumatori italiani sul tema dell’efficienza energetica. Di recente, abbiamo commissionato all’istituto Euromedia Research una ricerca con l’obiettivo di verificare proprio il grado di attenzione degli italiani ai temi dell’efficienza energetica e del consumo sostenibile di energia. La ricerca, che abbiamo presentato al Festival dell’Energia di Milano lo scorso 13 giugno, conteneva anche un focus specifico sui temi dell’autoproduzione e dell’autoconsumo. I dati, raccolti su un campione di 800 cittadini maggiorenni, hanno mostrato che 2 italiani su 3 sono interessati all’argomento, mentre 4 su 5 ritengono che la produzione di energia da fonti rinnovabili sia una valida risposta alla necessità di ridurre le emissioni. Tuttavia, oltre la metà degli intervistati ha affermato di non affrontare queste tematiche a casa o nelle riunioni di condominio. Probabilmente, questo è dovuto al fatto che, per la maggior parte degli intervistati, persistono perplessità sull’entità dell’investimento e sui tempi di rientro. A tal proposito, il GSE ha messo a punto diverse forme di comunicazione e avviato numerosi progetti operativi, con l’obiettivo di accrescere la consapevolezza dei cittadini italiani sugli effetti positivi dell’efficienza energetica e delle energie rinnovabili per il nostro Paese.

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Efficienza energetica nel settore agricolo-alimentare, l’ENEA fa il punto

Si è svolto lo scorso 6 maggio presso la sede dell’ENEA di Palermo il convegno “Efficienza Energetica per il sistema agricolo-alimentare”. Ha visto la partecipazione di ricercatori, esperti del settore e rappresentanti delle imprese agricole siciliane. Presenti anche il presidente del Consorzio Agrario di Palermo e il direttore dell’IRVOS (Istituto Regionale Vini e Oli di Sicilia).


Lo scorso 6 maggio la sede dell’ENEA (Agenzia Internazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) di Palermo ha ospitato il convegno “Efficienza Energetica per il sistema agricolo-alimentare”. Al centro della giornata, organizzata in collaborazione con il Consorzio Agrario di Palermo, è stato il tema dei consumi di energia del settore agro-industriale, ormai tra i maggiori comparti energivori. Infatti, considerate le sue numerose filiere produttive, l’agroindustria italiana, che vale complessivamente circa 270 miliardi di euro, presenta consumi energetici superiori a 14 Mtep/anno (dati ENEA aggiornati al 2017). Nel corso dell’evento è stato posto l’accento sulla necessità di migliorare il settore sia dal punto di vista dell’innovazione tecnologica che da quello dell’efficienza energetica, con particolare riferimento alle aziende agricole siciliane. Francesco Cappello (ENEA Palermo) ha sottolineato come quest’obiettivo sia raggiungibile investendo in nuove tecnologie più sicure, efficienti e sostenibili dal punto di vista ambientale. Per quanto riguarda il settore vitivinicolo della Regione, Biagio di Pietra (ENEA Palermo) ha illustrato un pacchetto di soluzioni tecnologiche e impiantistiche capaci di ridurre, al contempo, consumi energetici ed emissioni di CO2, queste ultime non inferiori a 1,5 kg/litro di vino. Di Pietra ha inoltre evidenziato il ruolo significativo che ricopre l’ENEA nell’ambito dei programmi di incentivazione promossi dal Ministero dello sviluppo economico (MISE) per le imprese che intendono ammodernare i propri processi produttivi.

Si tratta di un obiettivo pienamente condiviso dal Consorzio Agrario di Palermo, che ha presentato il Progetto STAR.IS, mediante il quale “Il Consorzio si pone come centro direzionale per le imprese agricole locali che richiedono consulenze tecnico-scientifiche per l’ammodernamento tecnologico”, ha affermato Carmelo Ficcaglia, presidente del Consorzio. “Il tutto – ha aggiunto Ficcaglia – per rispondere in modo più efficace alla forte competizione di un mercato sempre più globalizzato”. Sul tema del comparto vitivinicolo siciliano è intervenuto Vincenzo Cusumano, direttore dell’IRVOS (Istituto Regionale Vini e Oli di Sicilia), che ha illustrato lo stato dell’arte del settore a livello nazionale, con particolare attenzione ai punti di forza e di debolezza delle imprese che operano nella regione Sicilia, sottolineando che con una produzione di 55.000 ettolitri di vino nel 2018 (dati ISMEA), l’Italia risulta un leader a livello mondiale.

Il convegno è proseguito con gli interventi di due dei nove borsisti del Progetto INNOVA, un corso di formazione per giovani ricercatori tenuto dall’ENEA e finanziato dalla Regione Siciliana nell’ambito del FSE (Fondo Sociale Europeo). I dati presentati dai borsisti hanno fatto riferimento a tipologie architettoniche innovative e bioclimatiche delle cantine vitivinicole, in grado di favorire la riduzione dei consumi energetici per la climatizzazione e di coniugare al meglio impiego di energia e rispetto per il paesaggio rurale. Le presentazioni hanno preso in considerazione anche le tecnologie per migliorare l’efficienza energetica nell’agroindustria.

Luciano Consorti, del C.I.R.P.S. (Centro interuniversitario per lo sviluppo sostenibile), e la ESCO ZEUS Energy Group, hanno quindi illustrato gli incentivi disponibili per rafforzare il settore.

A conclusione della giornata si è tenuta una tavola rotonda-seminario sulle tematiche del convegno, con la partecipazione di ricercatori, esperti del settore e rappresentanti di varie imprese che si sono confrontati sulle migliori soluzioni tecnologiche oggi disponibili per elevare il grado competitivo del comparto agricoltura e agroindustria della Sicilia. Al termine della discussione, l’ENEA ha auspicato una sempre più stretta collaborazione tra mondo della ricerca e tessuto imprenditoriale, anche in funzione del raggiungimento degli obiettivi fissati dalle direttive 2012/27/UE sull’Efficienza Energetica e“Quadro 2030 per le politiche dell’energia e del clima”.