festival Galileo 2021

Festival Galileo. Si è conclusa a Padova la Settimana della Scienza e dell’Innovazione

Dall’11 al 17 ottobre 2021 si è svolta a Padova un’appassionante maratona tra Scienza e Innovazione conclusasi al teatro Verdi, domenica 17, con l’assegnazione del  Premio letterario Galileo per la divulgazione scientifica
 


Da lunedì 11 a sabato 16 ottobre si sono succeduti 55 eventi con 150 relatori e con l’impegno di centinaia di studenti e giovani volontari. La maggior parte degli eventi si sono svolti in presenza e in streaming, esclusi quelli che prevedevano visite guidate come al Museo Bernardi e al Museo di Archeologia. Gli incontri hanno interessato diversi luoghi simbolo della città di Padova, da Palazzo Moroni con le sue sale pubbliche, al Caffè Pedrocchi, al Museo delle macchine Bernardi, al Museo di Archeologia, al Teatro Verdi. Per una settimana la città si è colorata del giallo degli striscioni e delle magliette di studentesse e studenti universitari e degli Istituti Superiori che hanno guidato e illustrato la prassi di accesso in sicurezza ai tanti eventi. Stretta la collaborazione con l’Ateneo, alcuni incontri sono stati organizzati proprio dai Dipartimenti universitari che hanno messo a disposizione le migliori menti tra docenti e ricercatori. Dalle molecole alle stelle, dalla democrazia dei numeri al dubbio come metodo della scienza, dal passato dei fossili al presente della tecnologia applicata, dalla tutela e gestione dell’ambiente alla medicina, dall’alimentazione alla sostenibilità. Il filo conduttore di tutte le iniziative si è dipanato tra Scienza-Politica-Innovazione Tecnologica-Impresa. Tutte le branche della Scienza sono state coinvolte: Fisica e astrofisica, Biologia e microbiologia, geologia e tecnologia, filosofia, economia, comunicazione e diffusione nella complessità del sistema di cui facciamo parte come società umana e come minuscoli componenti dell’Universo. La città di Padova ha dimostrato di saper coniugare i grandi temi scientifici con le problematiche attuali relative alla sostenibilità ambientale e alla sua gestione anche dal punto di vista politico. Impossibile elencare tutti gli interventi per i quali si rimanda al link https://www.galileofestival.it/programma/.

Tra i tanti interventi ne segnaliamo  uno che permette di ritrovare nell’universo il nome della città di Padova: la scoperta e il successivo studio delle Stelle Padua, individuate da un team internazionale di astronomi guidato da Yazan Al Momany, ricercatore dell’Istituto nazionale di astrofisica a Padova. Le ha raccontate Simone Zaggia, astronomo e ricercatore INAF Osservatorio Astronomico di Padova, nell’incontro con il pubblico dal titolo “Piccole, bisbetiche e indomate.https://www.media.inaf.it/2020/06/01/stelle-padua/
La maratona della settimana della Scienza si è conclusa domenica 17 al teatro Verdi con l’assegnazione del "Premio letterario Galileo per la divulgazione scientifica" a Pierpaolo Di Fiore, Fondatore di IFOM Milano, docente di Patologia generale presso l’Università degli Studi di Milano e direttore del «Programma di Novel Diagnostics» dell’Istituto Europeo di Oncologia, con il libro Il prezzo dell’immortalità (Il Saggiatore, 2020). La giuria interna presieduta dalla Prof.ssa Maria Chiara Carrozza è stata affiancata anche da una giuria esterna costituita da studenti universitari  selezionati nell’ambito del Progetto Giovani del Comune di Padova.

 

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L’Unione europea ridisegna il suo sistema agricolo-alimentare

Il sistema agricolo-alimentare europeo contribuisce al 26 per cento dei consumi di energia finale e al 10 per cento delle emissioni di gas serra. È indispensabile lo sviluppo della “filiera corta” per ridurre i costi energetici e l’impatto ambientale legato alla  produzione, trasformazione, trasporto e distribuzione dei prodotti


Il sistema agricolo-alimentare genera occupazione e reddito, tuttavia, a causa della pressione della globalizzazione dei mercati e dei cambiamenti negli stili di vita e nelle preferenze dei consumatori per gli alimenti trasformarti e pronti per il consumo, è notevolmente energivoro, con un consumo di energia finale superiore al 30 per cento a livello globale (Crippa et Al. 2021). I sistemi agricoli e l’industria del cibo necessitano di innovazione mirata a limitare i consumi di energia e soprattutto a contenere l’impatto ambientale in termini di emissioni di gas serra (30 per cento del totale delle emissioni a livello globale). A questo proposito, il Green Deal europeo e la PAC 2021 – 2027 prevedono lo sviluppo di un sistema agricolo-alimentare basato su paradigmi energetici, ambientali ed economici adatti a rispondere alle richieste di sostenibilità dei consumatori, delle imprese e, in generale, di tutta la società civile. Tra i principali obiettivi: la strategia sulla biodiversità per proteggere e ripristinare gli habitat e gli ecosistemi e la strategia “Farm to Fork” finalizzate alla riduzione dell’uso di pesticidi chimici del 50 per cento, alla promozione di almeno il 25 per cento della terra coltivata a biologico, alla riduzione dell’uso di fertilizzanti del 20 per cento e delle perdite di nutrienti del 50 per cento il 2030. Inoltre, si inseriscono all’interno della strategia la promozione dell’impiego di tipologie specializzate di sistemi agricoli verticali (agricoltura urbana), l’introduzione di buone pratiche e l’applicazione di sistemi di gestione dell’energia in linea con la norma ISO 50.001 e la Direttiva europea sull'efficienza energetica per ridurre le emissioni di CO2 del settore agricolo-alimentare (il 10 per cento dalla sola agricoltura e almeno un altro 10 per cento dall’industria alimentare) e per garantire la sicurezza e l’ammodernamento della filiera agroalimentare nella direzione della sostenibilità dei processi e dei prodotti (Figura 1).

 

Figura 1. Filiere del sistema agricolo-alimentare (Fonte: Rosenzweig et Al.)

 

Appare poi di preminente interesse anche la ridefinizione del territorio agricolo come binomio tra area urbana e area rurale e, conseguentemente, una maggiore considerazione per le risorse locali per rispondere alle richieste di sostenibilità sia energetica che ambientale da parte dei mercati nazionali ed europei. Di qui la necessità di un nuovo sistema agricolo-alimentare in grado di considerare pianificazioni territoriali innovative per valorizzare sia le fasce perimetrali delle aree urbana e rurale, sia lo sviluppo di filiere corte per consentire di diminuire i costi energetici ed ambientali associati alla produzione agricola, alla logistica del trasporto e alla distribuzione delle merci alimentari. In questo modo, si verrebbero a creare le migliori condizioni operative per il risparmio di energia e di acqua e per ridurre il consumo di suolo, gli sprechi alimentari e le emissioni di CO2 (Figura 2).

 

Figura 2. Fasi di un processo produttivo chiuso e controllato per l’agricoltura verticale

 

A favore dello sviluppo di filiere alimentari caratterizzate da impronta ambientale e climatica ridotte, le commissioni parlamentari europee AGRI ed ENVI hanno approvato la relazione sulla strategia “Farm to Fork” che, oltre agli obiettivi per l’agricoltura biologica, include norme di riduzione vincolanti per l’uso dei pesticidi e un reddito equo per le aziende che producono cibo in modo sostenibile. Tra le norme, anche quella che prevede l’estensione per i prodotti dell'obbligo delle indicazioni di origine o di provenienza europea, con il fine di garantire la tracciabilità e la sostenibilità dei prodotti e di tutta la supply chain.


Per approfondire:

  • Cynthia Rosenzweig, Francesco N. Tubiello, David Sandalow, Philippe Benoit and Matthew N. Hayek. Finding and fixing food system emissions: the double helix of science and policy. Environ. Res. Lett. 16 (2021) 061002.
  • COM(2020) 381 final. Una strategia "Dal produttore al consumatore" per un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell'ambiente.
  • Monforti-Ferrario F et Al. Consumo energetico nel settore alimentare dell'UE: stato di avanzamento e opportunità di miglioramento. EUR 27247. 2015. JRC96121.
  • Crippa, M., Solazzo, E., Guizzardi, D. et al. Food systems are responsible for a third of global anthropogenic GHG emissions. Nat Food 2, 198–209 (2021).
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Il Carbon pricing è un’opportunità per gli agricoltori

L’Unione europea punta a ridurre le emissioni di gas serra grazie al meccanismo dell’ETS (European emission trading system). La Commissione stima che l’agricoltura del carbonio contribuirà a mitigare gli effetti del cambiamento climatico, incrementare la biodiversità, conservare gli ecosistemi e costituirà una nuova forma di reddito per gli agricoltori


La NASA sottolinea che la concentrazione media globale di anidride carbonica atmosferica (CO2) nel luglio 2021 è stata di circa 417 parti per milione (ppm), con un aumento del 49 per cento dal 1850, dovuto principalmente all’impiego di combustibili fossili iniziato nel periodo della seconda rivoluzione industriale (NASA's Climate Change Newsletter, 01 Sep 2021). Gli effetti di tale aumento sono evidenti: periodi di siccità più lunghi e frequenti, eventi meteorologici estremi come “bombe d’acqua”, venti forti e gelate primaverili tardive, temperature estive caratterizzate da picchi mai raggiunti prima. Per contrastare il cambiamento climatico l’Unione europea ha messo in campo un pacchetto di misure ambiziose, prime fra tutte la riduzione del 55 per cento delle emissioni di gas serra entro il 2030 e il raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050. Si inserisce nell’azione di contrasto al cambiamento climatico anche il sistema di scambio di quote di emissioni (ETS), lanciato dalla Commissione europea nel 2005 per ridurre le emissioni di gas climalteranti. In pratica si tratta di una tassa sul carbonio per lecentrali elettriche, gli impianti industriali e l’aviazione, responsabili del 40 per cento delle emissioni totali a livello europeo. Attraverso tale meccanismo queste imprese sono incoraggiate ad adottare soluzioni per abbattere le emissioni e rimanere nei limiti imposti dall'Ue, oppure ad acquistare crediti di carbonio sul mercato della commercializzazione di permessi di emissione di anidride carbonica, concepito per incoraggiare o aiutare Paesi e aziende a limitare le proprie emissioni di anidride carbonica (un credito di carbonio – CC equivale ad una tonnellata di anidride carbonica).Recentemente anche i ministri delle finanze del G20, presieduto dall’Italia, hanno adottato un comunicato per stimolare i paesi del mondo al meccanismo ETS (Figura 1).

 

Figura 1. Mappa riassuntiva delle iniziative regionali, nazionali e subnazionali di carbon pricing- Paesi/giurisdizioni con ETS (in verde), con carbon tax (in blu) e quelli con ETS e carbon tax (in verde/blu). Modificato da Sapir, A. (2021) "Il meccanismo delle frontiere del carbonio dell'Unione europea e l'OMC", Bruegel Blog, 19 luglio.

 

Secondo il Carbon Pricing Dashboard della Banca Mondiale nel 2021, le iniziative cosiddette di carbon price dovrebbero coprire11,65 miliardi di tonnellate (GTCO2), vale a dire quasi il 21,5 per cento delle emissioni globali di gas serra.I prezzi di riferimento nell'ETS sono attualmente intorno a 53 euro a tonnellata, ma secondo l'International Emissions Trading Association (IETA) i prezzi del carbonio nell'EU ETS potrebbero salire a 58,62 euro a tonnellata tra il 2026 e il 2030. Tra i settori maggiormente impattanti in termini di emissioni di CO2, l’agricoltura che contribuisce per il 10 per cento alle emissioni di gas serra in Europa e che quindi, al pari dei settori industriale, edile e dei trasporti non può esimersi da interventi di riduzione delle emissioni di gas serra. Gli agricoltori potrebbero accedere a un nuovo reddito attraverso i crediti di carbonio (CC) che i governi rilasceranno alle aziende agricole che adottano pratiche di sequestro del carbonio. LaCommissione europea ha anche pubblicato un "Manuale di orientamento tecnico – creazione e attuazione di meccanismi agricoli basati sui risultati nell'UE"con il quale vengono identificatecinque aree tematiche chiave: ripristino e riumidificazione delle torbiere, agroforestale, mantenimento e miglioramento del carbonio organico del suolo su suoli minerali, gestione del carbonio organico nelle praterie, audit del carbonio degli allevamenti. La Commissione ha incluso l'agricoltura del carbonio all’interno della PAC (Politica Agricola Comunitaria), mentre il Commissario europeo per il clima e il Green Deal europeo Frans Timmermans, ha dichiarato che“l'agricoltura al carbonio offre nuove opportunità di reddito per gli agricoltori ed è un esempio di come gli ecoschemi e i finanziamenti privati ​​della nuova Politica Agricola Comune possano premiare le pratiche agricole che ci aiutano a combattere le crisi del clima e della biodiversità".Inoltre, l'agricoltura del carbonio, stimata fra i 38 e i 58 miliardi di euro,oltre a migliorare il reddito degli agricoltori europei, contribuirà anche allamitigazione della crisi climatica, all’incremento della biodiversità e alla conservazione degli ecosistemi.


Per approfondire:

  • https://ec.europa.eu/clima/news/commission-sets-carbon-farming-initiative-motion_en.
  • https://carbonpricingdashboard.worldbank.org/.
  • Third G20 Finance Ministers and Central Bank Governors Meeting | 9-10 July 2021. Communiqué.
  • COWI, Ecologic Institute and IEEP (2021) Technical Guidance Handbook – setting up and implementing result-based carbon farming mechanisms in the EU Report to the European Commission, DG Climate Action, under Contract No. CLIMA/C.3/ETU/2018/007. COWI, Kongens Lyngby.
  • Ottmar Edenhofer, Mirjam Kosch, Michael Pahleand Georg Zachmann.  A whole-economy carbonprice for Europe and how toget there Policy Contribution | Issue n˚06/21 | March 2021.

 

Foto d’intestazione: Carlo Alberto Campiotti