Digital360. I vincitori della prima edizione di Disruptor Challenge di University2Business
Disruptor Challenge è la competizione multi-settoriale sui temi dell’innovazione digitale rivolta a studenti universitari e neolaureati e organizzata da University2Business, piattaforma del Gruppo Digital360 che facilita l’incontro fra gli studenti universitari e il mondo delle imprese.
I finalisti
Angela Erika Giannotti 25enne di Trani (BT), studentessa di Ingegneria Edile e Architettura al Politecnico di Bari, ha vinto il premio assoluto Best Business Idea per il progetto nell’ambito dell’energia “PUC Device – Portable User Code Device” che consente all’utente di spostare il proprio contratto di utenza ogni volta che cambia domicilio attraverso un dispositivo personale, nominale, trasportabile e identificabile con un Codice Utente unico e immutabile, che abilita la fornitura elettrica attaccandolo al contatore elettronico dell’energia e la disabilita scollegandolo.
Alessandro Innocenti, 23enne di Bollate (MI), studente di Ingegneria Energetica al Politecnico di Milano, ha vinto il premio Best Future Vision come autore del miglior progetto nell’ambito Work, con un articolo che analizza l’impatto dell’intelligenza artificiale sul mondo del lavoro, indagando quali categorie di lavoratori potrebbero essere sostituite dai robot, quali opportunità per chi venga rimpiazzato e quali sfide attendono le persone che svolgono professioni altamente qualificate e non immediatamente sostituibili.
University2Business è la piattaforma del Gruppo Digital360 che facilita l’incontro fra gli studenti universitari e il mondo delle imprese in Italia, paese in cui, secondo il rapporto OCSE 2018, il numero dei laureati (nella fascia di età 25-34 anni) è inferiore rispetto agli altri Paesi OCSE (36 membri, di tutti i continenti tranne l'Africa). L’Italia inoltre denota un ritardo nelle competenze digitali. Secondo l’ultima ricerca di University2Business, il 42% degli universitari italiani ha un approccio passivo al mondo digitale e scarsa sensibilità imprenditoriale, il 64,8% non ha mai sentito parlare di Internet of Things o Big Data e solo il 19% ritiene che le tecnologie digitali possano favorire lo sviluppo di modelli di business innovativi. Ai vincitori di Disruptor Challenge è stato consegnato anche un premio di 2mila euro ciascuno. I due giovani vincitori si sono imposti fra i dieci finalisti che si sono affrontati nel corso dell’evento conclusivo della competizione, tenutosi lo scorso 25 gennaio presso PoliHub, l’incubatore universitario del Politecnico di Milano.
Gli altri finalisti
Emanuele Zuani, 23enne di Legnaro (PD), studente di Ingegneria Gestionale all’Università di Padova, è il vincitore nell’ambito Smart Mobility, nella categoria “Business Idea”, per il progetto Telepass 2.0 che punta a gestire i dati raccolti dalla piattaforma Telepass con un sistema di intelligenza artificiale che impara dal comportamento degli utenti per offrire un servizio migliore e più in linea con le esigenze dell’utenza.
Amir Navab Irani, studente di Ingegneria Gestionale al Politecnico di Milano, è il secondo premiato nell’ambito Smart Mobility, nella categoria “Future Vision”, per un articolo sul futuro del car sharing, in cui immagina un servizio basato su veicolo a guida autonoma accessibili attraverso parametri biometrici (come le impronte digitali o la scansione oculare) e gestibili con una super App che integra un servizio di mobile wallet per i pagamenti digitali.
Cinzia Celeri, 21enne di Costa di Mezzate (BG), studentessa di Ingegneria Gestionale all’Università degli Studi di Bergamo, è la vincitrice nell’ambito Human & Machine Interaction, nella categoria “Future Vision”, per un articolo che immagina di poter utilizzare sistemi di intelligenza artificiale e machine learning per contrastare i pregiudizi e ricalibrare le decisioni durante le interazioni con le persone.
Davide Maria Giacomini, 22enne di Milano, studente di Ingegneria Gestionale al Politecnico di Milano, è il secondo premiato nell’ambito Human & Machine Interaction, nella categoria “Future Vision”, per un articolo sui legami fra innovazione tecnologica attraverso l’intelligenza artificiale e livello di inclusione sociale. I sistemi di intelligenza artificiale possono contribuire a creare una società più aperta, inclusiva e benestante, che a sua volta realizzerà applicazioni di AI in linea con questi principi, in un circolo virtuoso che lega strettamente innovazione tecnologica e sociale.
Alessandro Innocenti, 23enne di Bollate (MI), studente di Ingegneria Energetica al Politecnico di Milano, è risultato anche l’autore del secondo miglior progetto nell’ambito Energia, con la “Business Idea” Spegny. Si tratta di coinvolgere i consumatori nel mercato dell’energia incentivandoli a consumare di meno, risparmiando, e a vendere sulla rete l’energia non utilizzata. Una App per smartphone invia notifiche per chiedere lo spegnimento dei carichi e riceve i pagamenti per l’energia reimmessa nella rete, abilitati dalla tecnologia blockchain attraverso smart contract per transazioni immediate.
A pari merito con Alessandro Innocenti nell’ambito Work si è piazzato Alessandro Giommi, 22enne di Pesaro (PU), studente di Ingegneria Informatica e dell’Automazione all’Università Politecnica delle Marche, con una “Future Vision” che analizza l’evoluzione del ruolo delle soft skills nel mondo del lavoro, da elemento marginale nei curriculum dei candidati a fattore determinante nella scelta delle persone da inserire in azienda.
Emanuele Pastore, 22enne di Atena Lucana (SA), studente di Amministrazione, Finanza e Controllo Aziendale all’Università degli Studi di Pavia, è il vincitore nell’ambito Assicurazioni, nella categoria “Business Idea”, per il progetto "Insutrust". Insutrust sfrutta le tecnologie Internet of Things e Blockchain per proporre un prodotto assicurativo personalizzato sulla base del rischio geografico e soggettivo a cui l’utente è sottoposto in tempo reale durante il suo utilizzo. Un sistema IoT installato sulla vettura permette di raccogliere e trasmettere dati sul rischio geografico a cui è soggetto l’utente, mentre la blockchain consente di decentralizzare il sinistro e assicurare anche le clausole contrattuali oggi ritenute poco affidabili.
Francesca Carta, 23enne di Madrid, studentessa di International Management all’University of Bath, è la vincitrice nell’ambito Assicurazioni, nella categoria “Future Vision”, per un articolo che delinea l’evoluzione del mondo del lavoro nel 2025, in termini di relazioni fra scuole e imprese, riduzione del gender gap, diminuzione dell’orario quotidiano di lavoro e nuovi modelli di lavoro, come lo smart working.
Fonte: Ufficio stampa Digital360