Una casa più sostenibile con ICA Group: vernici per il legno a basso impatto ambientale

Dal 17 al 22 aprile presso Superstudio Più (Via Tortona, 27) con la mostra “IDEA – The Design Supermarket”, un'esposizione ironica e divertente curata dal designer danese Niklas Jacob, che rende omaggio al colosso svedese IKEA, 18 designer provenienti da 6 nazioni diverse espongono progetti flat-pack ad assemblaggio “fai da te”, ma non i soliti oggetti. Ecco allora la ruota di scorta assemblabile, l'armadio dove nascondere l'amante, il piedistallo per egocentrici, la libreria per un solo libro preferito, il tavolo da pranzo per chi è sempre a dieta, la culla che sembra una barca, un rifugio portatile per cani, il tavolino con le gambe intercambiabili, e altri ancora.


Il gruppo ICA, leader mondiale per le produzioni di vernici per legno a base d'acqua, sarà presente con la sua Iridea BIO per interni applicata agli oggetti in esposizione: senza petrolio, con una bassa emissione di CO2, utilizza materie prime provenienti da materiali di riciclo e con fasi di produzione di minore impatto ambientale. È frutto di 3 anni di ricerche svolte nel laboratorio di Ricerca e Sviluppo della multinazionale marchigiana per sperimentare nuove resine derivanti da fonti rinnovabili. Queste vernici permettono di non respirare sostanze volatili potenzialmente dannose dentro la casa, ma anche fuori, grazie al forte abbattimento di CO2 per la loro produzione: mille kg della vernice bio per arredi interni – Iridea bio – permettono di ridurre 300 kg di CO2, ovvero l'equivalente dell'anidride carbonica emessa da un'auto che percorre 2521 km.


Sempre presso il Salone del Mobile ICA Group sarà tra i sostenitori del progetto Young & Design, www.youngdesign.info, nato da un'idea di Flavio Maestrini, dedicato a prodotti ed elementi di arredo disegnati da under 35, realizzati e presentati dalle aziende espositrici al Salone del Mobile/Fuorisalone – DESIGNforFURNITURE. Un sostegno che è la testimonianza di come l'azienda intende valorizzare la ricerca, in questo caso nel campo del design, con giovani progettisti. Young & Design ha rappresentato per molti una piattaforma importante di lancio nel mondo del lavoro.

* NWG ENERGIA: IN PRIMA LINEA CONTRO LE POLVERI SOTTILI

La prima B Corporation italiana si conferma leader nel settore della fornitura elettrica da fonti 100% rinnovabili


Prato, 9 aprile 2018. I dati parlano chiaro. Un incremento del +27% e un parco clienti cresciuto di oltre il 40%. La linea di tendenza di NWG Energia ha segno positivo.

Nata a Prato nel 2014, NWG Energia ha come principale obiettivo essere l’alternativa più credibile nel mercato energetico, per coloro che vogliono scegliere un’azienda che rispetta l’ambiente fornendo energia al 100% rinnovabile. Nel 2016 ha ottenuto la certificazione come prima B Corporation* italiana nel settore dell’energia; un riconoscimento internazionale che attesta il suo impegno nel riuscire ad equilibrare obiettivi commerciali e impegni sociali, nel pieno rispetto di elevati standard in materia di responsabilità e trasparenza.

“La nostra fornitura proviene interamente da fonti rinnovabili certificate.” – dichiara Massimo Casullo, Presidente di NWG Energia – “L’obiettivo che ogni giorno ci poniamo è quello di consentire a tutti di scegliere l’energia rinnovabile, unendo ai benefici sull’ambiente e sulla salute, benefici economici che possano agevolare le famiglie. Abbiamo puntato su Luce Amica: amica dell’ambiente, amica della salute, amica del risparmio. L’aspetto innovativo di questa proposta è legato al concetto di passaparola: infatti più amici presenti, più sconto avrai in bolletta, fino ad arrivare ad azzerare sia la quota energia, sia l'intero importo della bolletta (oneri e tasse inclusi). Il tutto sempre e solo con energia da fonti rinnovabili. Tutto ciò non sarebbe possibile senza l’impegno costante del nostro team di Energy Broker che, grazie a consulenze personalizzate ai clienti, condividono l'importanza del rispetto dell'ambiente e rendono proprio i nostri clienti ambasciatori del progetto.”

L’impegno di NWG Energia rivolto alle famiglie e alla collettività va ben oltre. Infatti, fin dalla sua fondazione, sostiene ANTER, Associazione Nazionale sulla Tutela delle Energie Rinnovabili, che forte di oltre 260.000 associati, si dedica alla divulgazione e alla formazione delle nuove generazioni sulla tutela ambientale e sulle energie rinnovabili.

Lo scorso 11 marzo, infatti, NWG Energia ha partecipato agli Anter Green Awards in qualità di Founder sponsor, donando alle scuole che si sono contraddistinte per il loro impegno green, una fornitura di energia da fonti 100% rinnovabili.

“Sostenere un’associazione come Anter, e le loro iniziative, è un dovere come genitori e come cittadini. Per i grandi cambiamenti l’educazione e l’informazione sono fondamentali.” – afferma nuovamente Casullo – “Abbiamo inoltre deciso di supportare l’associazione anche nel loro nuovo progetto SalviAmo il Respiro della Terra 2018 – Tour e Ricerca. Si tratta, della prima ricerca scientifica su scala nazionale, che si pone l’obiettivo di evidenziare con quante e quali polveri sottili entrano in contatto ogni giorno i nostri figli, e quali sono i rischi che queste polveri comportano per la loro e la nostra salute.”

Responsabilità è la parola chiave identificativa di NWG Energia. Responsabilità nel definire il proprio business, responsabilità nei confronti della società, responsabilità oltre il profitto. È stato inevitabile, dunque, che fosse proprio “responsabilità” il valore e il messaggio su cui NWG Energia ha impostato la nuova campagna di comunicazione 2018, con un testimonial d’eccezione come Giobbe Covatta, che dopo anni al fianco di AMREF, ha deciso di spendersi per una società dell'energia 100% green da statuto.

Per NWG Energia il 2017 è stato un anno ricco di soddisfazioni. Si conferma, infatti, leader nel settore della fornitura elettrica da fonti 100% rinnovabili. Questa crescita ha comportato una riduzione –dalla sua fondazione – del 27% di CO2 immessa nell’ambiente, portando così a una diminuzione di 303.368 tonnellate di Co2 nell’aria.

 


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* L’impegno di Favini in ricerca e innovazione

La partecipazione di Favini a un progetto di ricerca per l’upcycling di carte ecologiche
Un’economia sempre più circolare è uno degli obietti del progetto CirCo (Circular Coffee), al quale partecipa Favini con l’Istituto di Scienze e Tecnologie Molecolari del CNR, l’Università di Milano, Eurac Research e il produttore di cosmetici Intercos.


Si tratta di un progetto di ricerca integrata sulle biotecnologie industriali e sulla bioeconomia e, in
particolare, sul possibile riutilizzo dello scarto industriale della tostatura del caffè per la produzione di carta.
Già dal 2012, il reparto Ricerca & Sviluppo di Favini realizza Crush una gamma di carte 
ecologiche che riusa creativamente (upcycling) i residui agro industriali della lavorazione di agrumi, uva, ciliegie, lavanda, mais, olive, kiwi, nocciole e mandorle in sostituzione parziale della cellulosa.

Il mercato del caffè, uno dei più fiorenti a livello mondiale, e la lavorazione del prodotti genera differenti tipologie e una notevole quantità di scarti, tra i quali la pellicola argentea (silverskin). Il progetto mira a trasformare i materiali residui da problema, per i produttori, a opportunità da cogliere per l’economia e per l’ambiente. 

Ad esempio, la pellicola argentea (coffee silverskin), scarto della lavorazione italiana del caffè, rappresenta fino al 2 per cento del peso totale del chicco di caffè ovvero, solo in Italia, 7.500 tonnellate all’anno, solo parzialmente utilizzate come fertilizzante o come combustibile. 
Favini, insieme ai partner, grazie a questa ricerca intende approfondire ulteriormente il proprio know-how in materia di riutilizzo di sotto-prodotti e in particolare del silverskin. La contaminazione di idee tra enti, oltre ad aziende di settori diversi, come Intercos, che sviluppa e produce prodotti cosmetici, può aiutare a rendere l’economia sempre più circolare, migliorare i processi produttivi e il grado di sostenibilità ambientale. Puntando sulla riconversione dei processi da convenzionali a circolari, è possibile attuare infatti un cambiamento importante, in grado di ottimizzare l’utilizzo delle risorse naturali rinnovabili e di valorizzare gli scarti di produzione. 


Secondo gli amministratori della società, la partecipazione a questo progetto di ricerca consente a Favini di mettere a disposizione l’esperienza maturata nel campo e aprirsi a una proficua contaminazione di idee. L’azienda da anni utilizza i sottoprodotti della lavorazione della filiera del agri-food per produrre carta. Crush, arriva a sostituire fino al 15% di cellulosa vergine con residui agro-industriali, senza intaccare la qualità del prodotto e riducendone l’impronta ecologica.


QUI il comunicato dove annunciava l'inizio del progetto con CNR