* AIDEPI: Bene origine del grano in etichetta per la pasta

Ora la prossima sfida è aumentare la disponibilità di grano duro italiano di qualità


Dal 13 febbraio 2018  scatta l’obbligo di indicare obbligatoriamente in etichetta l’origine del grano utilizzato nella pasta. 

Riccardo Felicetti, presidente dei pastai di AIDEPI (Associazione delle Industrie del Dolce e della Pasta) nel fare il punto della situazione dice che i pastai italiani sono pronti essendosi  già adeguati a questo regolamento nazionale  in anticipo rispetto alla data prevista, tanto che pacchi di pasta con la nuova etichetta sono già presenti in scaffale da alcune settimane. Comunque per qualche tempo gli italiani troveranno nei punti vendita anche pacchi di pasta con la vecchia etichetta, perché ci sono ancora delle giacenze da smaltire.

 “Da questo momento in avanti – aggiunge Felicetti -i consumatori avranno modo di verificare che dietro ottime marche di pasta a volte ci sono semole ricavate da grani duri italiani e altre volte, invece, semole che utilizzano anche ottimi grani duri stranieri. Perché la qualità non conosce frontiere. Non bisogna infatti confondere l’origine con la qualità del prodotto: tutto il grano che utilizziamo per la pasta italiana, per bontà, sicurezza e tracciabilità, è il migliore del mondo.”

Per approfondire
leggi il Comunicato stampa allegato

 

* Padova TEATRO DE LiNUTILE

Stagione 2018  – da sabato 18 novembre 2017 a sabato 14 aprile 2018


 


Sabato  24 febbraio 2018: WILD NIGHT

Serata a sorpresa.
Riprendendo una prassi consolidata nei teatri europei, gli spettatori si troveranno davanti al sipario, senza conoscere né il titolo dello spettacolo né chi saranno i protagonisti che lo andranno ad interpretare. Spetterà inoltre al pubblico, dopo aver assistito allo spettacolo, e dopo aver chiacchierato con gli attori, decidere se e cosa riconoscere al lavoro dell’artista. Pagherà infatti il biglietto se e solo se la pièce sarà stata di suo gradimento


 

Teatro de LiNUTILE
Via Agordat 5, Padova
Inizio spettacoli: ore 21
Biglietto intero: 12€
Biglietto ridotto: 10€ (Studiare a Padova Card, bambini fino ai 12 anni)
Prenotazioni: info@teatrodelinutile.com – tel. 049/2022907

 

Il monitoraggio dell’aria diventa “tascabile”

Un sensore grande quanto una moneta e una centralina come una scatola di biscotti


Nei laboratori della Rete Alta Tecnologia dell’Emilia Romagna, coordinata da Aster, è stato creato uno strumento innovativo e compatto per il monitoraggio della qualità dell’aria, prodotto dall’azienda bolognese Pollution Analytical Equipment.
Esempio positivo di collaborazione ricerca e impresa ma anche tra sistema pubblico e privato.

Si tratta di uno strumento per rilevare la presenza di benzene nell’aria anche a bassissime concentrazioni, con un sensore grande quanto una moneta da due euro, che funziona con pochissima energia e occupa complessivamente lo spazio di una scatola di biscotti. È il frutto di 15 anni di ricerche dell’Istituto per la Microelettronica e i Microsistemi (IMM) del CNR di Bologna svolte in collaborazione con il consorzio Proambiente, che fa parte della Rete Alta Tecnologia gestita da Aster, società della Regione Emilia-Romagna per l’innovazione e la ricerca industriale.

Il progetto di realizzazione di questo strumento è iniziato presso IMM CNR nel 2001 e nel 2016 Proambiente ha realizzato e testato sul campo un prototipo industriale (“TRL8”). L’innovazione del prodotto e le sue dimensioni, molto contenute rispetto al passato, hanno attirato l’interesse dell’azienda bolognese Pollution Analytical Equipment, specializzata in sistemi di analisi della qualità dell’aria. Questa azienda ha lavorato da subito a un’evoluzione (“TRL9”) di questo strumento, da immettere sul mercato nei prossimi 8-12 mesi. Nel frattempo l’azienda di Budrio ha già iniziato a vendere la prima versione all’interno delle centraline di controllo della ‘Qualità dell’Aria Ambiente’ (outdoor).

Il dispositivo, inserito da Pollution Analytical Equipment nelle centraline di controllo, ha due elementi di forte innovazione. Il primo è l’utilizzo di tecnologie di fabbricazione a semiconduttore (quelle utilizzate per costruire i microchip) per realizzare componenti miniaturizzati in silicio da inserire all’interno dello strumento di analisi gas-cromatografico. La seconda innovazione tecnologica è l'operabilità autonoma: non è, cioè, richiesto l’utilizzo di bombole esterne, molto costose e ingombranti, per fornire il gas di trasporto per effettuare le analisi. Questo è possibile perché il gas in questione è ottenuto campionando l’aria ambiente, che viene successivamente filtrata.

Il dispositivo può essere utilizzato anche all'interno di un piccolo alloggiamento a temperatura controllata, con un alimentatore da 12V. Il picco massimo della potenza utilizzata è di 24W. La centralina è dotata di un allarme integrato e di un sistema per trasmissione dei dati che può essere integrato nelle reti di rilevamento wireless.
Rispetto ai sistemi tradizionali di rilevamento della qualità dell’aria, si riduce quindi al minimo l'esigenza di manutenzione programmata.