5.2. Casi pratici di biocontrollo

Il controllo biologico consiste nell’utilizzare una specie – solitamente un parassita, un predatore o un agente patogeno – per limitare il raggio d’azione di un’altra specie problematica. Lo scopo non è distruggere o eradicare la specie bersaglio ma ridurne l’impatto ecologico e economico in modo che non rappresenti più un problema. Il nemico naturale del pesticida bersaglio è noto come agente di controllo biologico (BCA).

5.1.1. Il progetto europeo “BIOCOMES”

BIOCOMES: new biological control products for farmers and foresters è un progetto europeo coordinato dal dr. Jürgen Köhl di Wageningen UR (Olanda) a cui partecipano 27 diverse istituzioni di 14 paesi. L’Italia partecipa al progetto con l’Università di Padova, dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali (TESAF).

Le ricerche in corso sono in grado di fornire soluzioni sempre nuove e adeguate ai nuovi problemi che possono insorgere. In particolare vengono date indicazioni su come combattere con alternative biologiche le seguenti malattie:

  • ruggine del grano (Puccinia graminis);
  • monilia delle drupacee(Monilinia fructicola) agente del marciume bruno e della moniliosi;
  • fusariosi del mais (Fusarium verticillioides) e malattie ad essa collegate;
  • patogeni del suolo per cereali e colza;
  • malattie che provocano il damping-off nei vivai.

Esempi di damping-off
Crediti immagine: Lila Steinhoff

E i seguenti parassiti:

  • bombice dispari o limantria (Lymantria dispar);
  • l’ilobio dell’abete (Hylobius abietis);
  • mosche bianche;
  • afidi delle piante da frutto;
  • cavolaia o nottua del cavolo(Mamestra brassicae);
  • insetti minatori (Tuta absoluta).

Oltre allo sviluppo di prodotti idonei per il controllo biologico, BIOCOMES sta sviluppando due tecniche innovative che possono portare ad un aumento della produttività. Queste tecniche si basano sulla produzione in vitro di virus entomopatogeni e sul miglioramento tecnologico per le fasi di crescita successive dei nematodi entomopatogeni.
I nematodi entomopatogeni si trovano naturalmente in tutti i suoli e possono infettare e uccidere altri insetti presenti nel suolo. Questi nematodi attaccano in modo specifico gli insetti e quindi un’accurata selezione potrebbe portare ad una regolamentazione delle popolazioni di insetti dannosi.

Sul sito di BIOCOMES sono a disposizione informazioni su come affrontare insetti dannosi e malattie con metodi di controllo biologico. Esperti BIOCOMES sono comunque a disposizione per eventuali consigli su trattamenti biologici e sono raggiungibili attraverso la pagina web “Contact”.

5.1. Il ruolo di EIP-AGRI

Molti sono i progetti sull’agricoltura biologica già finanziati dall’Unione Europea e sono tutti visibili sul sito di EIP-AGRI. Secondo lo studio di EIP-AGRI lo scambio di informazioni rappresenta un fattore molto importante per lo sviluppo del settore quindi tutti gli agricoltori biologici sono invitati a visitare il sito, per sapere se altri agricoltori hanno affrontato le stesse problematiche e come le hanno risolte, oltre che per lasciare commenti.

Uno dei rapporti di ICT-Agri sulla situazione dell’agricoltura biologica in Europa ha evidenziato l’importanza dello scambio di informazioni, anche alla luce del fatto che alcune realtà sono riuscite ad affrontare e risolvere con profitto alcune problematiche inerenti all’agricoltura biologica e comuni a molti. I fattori maggiormente limitanti le rese nell’agricoltura biologica sono:

  • la fertilità dei suoli;
  • la fornitura di nutrienti;
  • la gestione delle infestanti;
  • la pressione esercitata da parassiti e malattie;
  • la scelta varietale.

Oltre alle problematiche di tipo pratico, gli agricoltori biologici si trovano ad affrontare un altro genere di difficoltà che ha origine sociale e culturale, come:

  • la mancanza di un approccio sistemico;
  • la carenza di scambio di informazioni, conoscenze ed esperienze;
  • lo sviluppo di sistemi resilienti;
  • la necessità di un cambiamento culturale più ampio.

Un altro limite importante è dato dalle macchine agricole impiegate: spesso troppo costose per un singolo agricoltore e, dato che un agricoltore biologico è obbligato ad effettuare una maggiore rotazione colturale rispetto ad un agricoltore tradizionale e ha, quindi necessità, di un numero superiore di attrezzi agricoli specifici e, alle volte, anche di esperienza e formazione per il loro utilizzo. A questo punto il costo diventa proibitivo per un singolo agricoltore. Risulta quindi necessaria la creazione di “cooperative” con lo scopo di condividere costi ed impiego delle macchine.

Inoltre, gli agricoltori, soprattutto nel biologico, devono essere in contatto con gli enti di ricerca, in quanto proprio dalla ricerca arrivano continuamente novità per la lotta biologica a parassiti e infestanti. I mezzi biologici per il controllo comprendono non solo insetti utili (predatori, parassitoidi, ecc.) ma anche funghi e nematodi entomopatogeni, enzimi, estratti vegetali, induttori di resistenza, etc.