I sensori uditivi consistono in registratori di alta qualità, attrezzati per sopportare gli ambienti difficili, quali quelli delle stalle. Lo strumento per poter essere impiegato nelle stalle deve essere almeno resistente a acqua, polvere, sporcizia e ammoniaca.
I segnali sonori raccolti vengono decodificati grazie a degli algoritmi appositi.
Nel progetto EU-PLF a curare questa delicata parte è stata SoundTalks, uno spin off delle Università di Milano e di Leuven (Belgio) che ha ottimizzato il sistema per il monitoraggio sonoro per suini completo di algoritmo per analizzarne la tosse. La presenza e la tipologia della tosse viene infatti decodificata, analizzata e quindi vengono rilasciate indicazioni utili sullo stato di salute dell’animale.