3.1.4. Fuori suolo con difesa integrata

Le colture fuori suolo permettono la specializzazione del serricoltore in un solo tipo di serra con una sola coltura o varietà, senza dover ricorrere alla rotazione o alla fumigazione chimica per mantenere la fertilità del terreno. Anche nelle serre “Low Tech” è possibile praticare il ciclo chiuso grazie all’impiego di filtri biologici, che sono poco costosi ma molto efficienti. In questo modo il consumo di acqua può essere diminuito fino al 70-80% e quello di fertilizzanti può essere anche dimezzato.

La lotta integrata può essere praticata senza alcun uso di pesticidi chimici, ma solo col supporto di:

  • barriere fisiche, quali reti anti-insetto;
  • scelte agronomiche, quali innesto, sovescio, compostaggio, rotazione;
  • presenza di insetti e microorganismi utili;

questo tipo di lotta è già una realtà in diverse serre hi-tech e a media tecnologia. Tuttavia, queste tecniche possono essere applicate già oggi alle serre “low tech” e passive.

3.1.3. Concimazione carbonica

Nell’aria la concentrazione di CO2 è di circa 350-400 ppm. In una serra mediterranea passiva, per gran parte del giorno, cioè da 2 ore dopo l’alba fino quasi al tramonto, la CO2 scende normalmente a 200-250 ppm, talvolta a valori anche inferiori, perché assorbita dalle colture per la fotosintesi.

Si potrebbe avere un aumento delle rese del 20% semplicemente riportando la concentrazione di CO2 almeno alla concentrazione esterna. Se invece la si riesce a portare a 800 – 1.000 ppm grazie alla concimazione carbonica, la resa può aumentare fino al 40%.
Pertanto nelle serre mediterranee basterebbe migliorare il ricambio naturale di CO2 con l’esterno, magari grazie a opportune aperture mobili o fisse per produrre il 20% in più.

3.1.2. I nuovi materiali

Il materiale di copertura ideale esiste, ma è molto costoso. Questo materiale è l’ETFE (etilene tetrafluoroetilene). Questo materiale:

  • ha alta trasmissività, anche superiore al vetro, sia nel PAR sia nell’UV;
  • può essere montato anche come doppio film gonfiato con conseguente risparmio del 35-40% di energia termica;
  • è “anti-dust”, ovvero polveri e smog si attaccano più difficilmente;
  • può subire anche trattamenti diffusivi e “anti-condensa” permanenti;
  • è riciclabile;
  • mantiene le proprietà ottiche e meccaniche anche per 15-20 anni;
  • ha bassa fiammabilità;
  • ha eccellenti proprietà meccaniche e dielettriche;
  • resiste a solventi e agenti chimici;
  • ha un’estrema resistenza a condizioni climatiche esterne;
  • ha un’eccellente resistenza alla lacerazione;
  • ha una bassissima permeabilità.

Serra in EFTE

L’EFTE rappresenta una alternativa al vetro interessante soprattutto per le serre tecnologiche in quando può ripagare il maggior investimento.