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7.2 L’offerta

L’offerta di azioni, progetti e attività è molto variegata, ma tutte utilizzano le attività agricole per promuovere attività aggregative per la collettività, azioni terapeutiche e di riabilitazione, e inclusione sociale e lavorativa di persone svantaggiate o a rischio di esclusione.

I soggetti che in genere realizzano azioni di agricoltura sociale sono: aziende agricole, cooperative sociali, associazioni, strutture terapeutiche e ospedali.
Le aree di intervento dell’agricoltura sociale sono principalmente:

  • Riabilitazione e cura: per coloro affetti da disabilità gravi, fisica, mentale o sociale. Le azioni sono a fini socio-terapeutici.
  • Educazione: per tutti coloro interessati ad approfondire le conoscenze nel settore agricolo e a trascorrere del tempo all’aperto, a contatto con la natura imparando a conoscerla meglio.
  • Formazione e inserimento lavorativo: per inserire nel mondo lavorativo attraverso diverse modalità di tipo occupazionale soggetti a basso potere contrattuale o con disabilità.
  • Servizi alla vita quotidiana: per fornire assistenza ad anziani o a bambini anche in età pre-scolare attraverso la creazioni di agri-asili, servizi di accoglienza diurna per anziani, campi estivi per bambini e stage lavorativi per adolescenti.
  • Ricreazione e qualità della vita: per fornire attività con finalità socio ricreative per persone con bisogni speciali (agriturismo “sociale”, fattoria didattica).

Nella maggior parte dei casi, le social enterprise sono nate grazie alle forti motivazioni etiche, umanitarie, sociali, religiose, civili dei loro promotori che portano avanti, da soli, una funzione di interesse collettivo. 
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7.1 Il quadro generale

La cooperazione sociale agricola nel 2009 ha visto attive in Italia 389 cooperative sociali, impegnate in attività produttive lungo tutta la filiera legata al settore agricolo: dalla coltivazione all’industria alimentare al commercio. È un settore che impiega 3.992 lavoratori dipendenti su tutto il territorio nazionale, per un valore della produzione (al 31 dicembre 2009) di complessivi 182.025.000 euro.

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Oltre il 91% di queste imprese si occupa di attività agricole in senso stretto, dichiarando come settore di attività prevalente quello di agricoltura, silvicoltura e pesca. In particolare, il 39% si occupa prevalentemente di coltivazione di colture agricole non permanenti, l’8% si occupa di coltivazione di colture agricole permanenti, l’11% circa si occupa di allevamento di animali e coltivazioni agricole connesse, mentre il 10% si occupa di silvicoltura e utilizzo di aree forestali. Inoltre un 20% circa delle imprese individuate si occupa di attività di supporto all’agricoltura e successive alla raccolta.

Per quanto riguarda le altre attività della filiera agricola, il 7% circa delle cooperative sociali attive in agricoltura si occupa di industria alimentare e delle bevande, mentre solo l’1% ha come attività prevalente il commercio di prodotti agroalimentari. (Fonte: Euricse)

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Tabella 6- Fonte: Euricse

 

 
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7. Multifunzionalità: Agricoltura e sociale

L’Agricoltura Sociale si può considerare un nuovo modello di sviluppo a forte carattere etico. Un approccio all’agricoltura di tipo responsabile che si riferisce generalmente a cooperative sociali o aziende agricole che, oltre a produrre beni agro-alimentari, svolgono un’attività sociale attraverso, ad esempio, l’inserimento lavorativo in azienda, il recupero terapeutico di soggetti socialmente deboli e svantaggiati, e servizi alla vita quotidiana.

L’agricoltura sociale, ad esempio, è una forma specifica di diversificazione all’interno delle aziende che accresce le opportunità di lavoro, in particolare per le donne e i giovani. Molto spesso un familiare non coinvolto in precedenza nelle attività aziendali inizia a far uso delle strutture aziendali e del bestiame per sviluppare e offrire nuovi servizi inerenti a settori quali istruzione, assistenza sociale e sanitaria. La maggior parte delle aziende agricole sociali non ha carattere istituzionale (86%); in altre parole è basata sulla famiglia. Poiché molte iniziative di agricoltura sociale sono intraprese da membri della famiglia diversi dal proprietario  dell’azienda, tali membri si possono costituire come soggetti giuridici distinti. Pertanto, poiché non si tratta di una diversificazione dell’attività aziendale in senso stretto, i promotori di progetti di agricoltura sociale possono richiedere, nella maggior parte dei casi, finanziamenti al FEASR (Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale).
Il FEASR ha sostenuto, e sosterrà anche per il periodo 2014-2020, lo sviluppo rurale e la prestazione di servizi ambientali. In particolare fornisce:

  • aiuti all’avviamento di imprese per i giovani agricoltori;
  • sostegno alla diversificazione dell’attività avviando attività extra-agricole;
  • semplici sovvenzioni per lo sviluppo di piccole aziende agricole.

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Queste attività avvengono attraverso forme diversificate di inserimento lavorativo per le persone svantaggiate, sino ai servizi per gli anziani e per l’infanzia in età prescolare.