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5.1 La fattoria didattica

In Lombardia sono 352 le fattorie didattiche registrate presso il portale italiano delle fattorie didattiche. Il numero di bambini che scelgono di trascorrere una parte delle vacanze estive nelle fattorie didattiche sono in aumento. Le attività proposte sono molteplici, tra cui: cavalcare, passeggiare nei boschi, curare gli animali in stalla, fare il formaggio, impastare il pane, fare il pisolino pomeridiano nel fienile, partecipare a laboratori di attività manuale, seguire lezioni di botanica e osservare le stelle al campeggio notturno. Le fattorie didattiche sono attrezzate con animazioni e intrattenimenti per tutti. I bambini possono aiutare gli agricoltori oppure svolgere attività a loro dedicate tra cui fare i compiti.

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5. La multifunzionalità: agricoltura & didattica

Dopo l’agriturismo, la fattoria didattica è la forma di diversificazione più diffusa per l’azienda agricola. Il loro numero ha conosciuto una crescita imponente negli ultimi anni.

Fattoria didattica è un luogo dove i ragazzi, e non solo, possono incontrare e scoprire il mondo rurale. I primi tentativi di creare delle occasioni di educazione all’agricoltura per gli alunni delle scuole e per le famiglie risalgono a oltre 20 anni fa.
Visto l’interesse suscitato, il loro numero è lentamente aumentato, per esplodere dopo la riforma che assegna alle scuole autonomia didattica: la possibilità di creare piani formativi specifici per ogni istituto ha infatti aperto le porte alle più diverse iniziative. Tra queste, le fattorie didattiche occupano un posto di rilievo.
La fattoria didattica è comunque aperta a tutti e mira a far riscoprire al cittadino:

  • le proprie radici;
  • il proprio territorio;
  • la terra e le coltivazioni.

Inoltre vuole trasmettere concetti importanti come:

  • l’educazione alimentare: consumo di prodotti stagionali, scelta di prodotti locali, qualità degli alimenti…;
  • il rapporto con la natura: cicli naturali, rispetto dell’ambiente…;
  • l’amore per gli animali. 

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4.4. Le nuove figure professionali “verdi”

L’evoluzione nel percepimento dell’ambiente e la consapevolezze della necessità di tutelarlo ha portato alla creazione di nuove figure professionali definite in modo generico: green jobs. Con questa descrizione di intendono sono tutti quei lavori nei vari settori dell’agricoltura, del manifatturiero, nell’ambito della ricerca e sviluppo, dei servizi, che contribuiscono in maniera incisiva a preservare o restaurare la qualità ambientale, ad aiutare a proteggere gli ecosistemi, a ridurre il consumo di energia, materiali ed acqua e gestire in modo sostenibile i rifiuti.

La green economy negli ultimi anni si è affermata come un settore chiave in grado di generare nuovi sbocchi lavorativi nei seguenti settori:

  • agricoltura biologica,
  • silvicoltura sostenibile,
  • turismo ecologico,
  • energia rinnovabile,
  • gestione consumo idrico.

Si sono delineate nuove professionalità, come ad esempio l’agri-tata, l’agri-scultore, il muratore ecologico, l’erborista 2.0, il tutor dell’orto in città e il tintore naturale di tessuti anallergici. Queste sono solo alcune delle nuove figure professionali che si sono affermate in questi ultimi anni.

 

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