3.2. Il nuovo imprenditore agricolo italiano

In Italia c’è stato un aumento del 45% dal 2013 a oggi delle iscrizioni alle Facoltà di Scienze Agrarie, Forestali ed Alimentari. Questo a seguito anche dei cambiamenti nel settore: la giovane agricoltura italiana sta diventando sempre più multifunzionale.

L’azienda agricola multifunzionale contribuisce a preservare l’ambiente e la bellezza delle campagne, e a mantenere inalterata la vitalità economica e sociale delle aree rurali. Questi fattori coesistono e prosperano solo nella misura in cui l’impegno dell’agricoltore può trovare una soddisfazione economica, meglio se in connessione armonica con altre attività di impresa come l’artigianato, il commercio e l’industria di trasformazione dei prodotti agricoli.

La nuova agricoltura è una realtà fatta di giovani imprenditori colti, preparati e fortemente innovatori che riescono a coniugare la multifunzionalità con la dinamicità e l’innovazione.
Il cambiamento è partito sia dalla crisi sia dal cambiamento di mentalità: i nuovi giovani imprenditori agricoli sono spesso laureati e tecnologicamente all’avanguardia. Infatti, le chiavi del successo, magari anche internazionale, stanno nella presenza congiunta di professionalità dell’agricoltore, di legami con la ricerca e l’innovazione, di partecipazione a reti e associazioni di categoria, e, ovviamente, di politiche europee, nazionali e regionali adeguate.
Proprio per incentivare lo scambio di informazioni, aumentare la visibilità delle singole aziende e delle loro associazioni è necessario provvedere alla diffusione della banda larga e dei servizi alle persone nelle aree rurali. In questo modo si forniscono i servizi base necessari per consentire agli imprenditori agricoli e le loro famiglie di rimanere in tali aree svolgendo il ruolo essenziale che si chiede all’agricoltura per la tutela del paesaggio e la fornitura di beni pubblici.


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3.1. Il ruolo della PAC

Essendo esposte a sfide diverse, le aziende agricole familiari hanno esigenze e, quindi, aspettative politiche differenti. La PAC in questi anni ha consentito alle aziende agricole familiari di svolgere una serie di funzioni economiche, ambientali e sociali diverse. Dal canto loro, le aziende hanno contribuito a mantenere la ricca diversità del settore agricolo europeo.

La limitata capacità di investimento ha reso più difficile per le generazioni più giovani l’accesso alla proprietà di terreni agricoli, unita al fatto che rilevare un’azienda agricola è un compito particolarmente difficile, complesso e impegnativo.
L’Unione Europea con la nuova PAC e il nuovo regolamento del FEASR prevede una serie di misure per rafforzare la sostenibilità delle aziende agricole più piccole, tra cui misure di sostegno a favore di:

formazione e consulenza (trasferimento di conoscenze, gestione di aziende agricole);

miglioramenti economici (investimenti fisici, sviluppo delle imprese);

cooperazione per superare gli svantaggi di piccola entità (istituzione di gruppi di produttori, sviluppo congiunto di filiere alimentari corte, nuove tecnologie);

compensazione per i vincoli ambientali (miglioramento volontario delle norme in materia di ambiente e di agricoltura biologica).


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3. Il futuro delle aziende agricole

Le aziende familiari sono spesso più flessibili delle grosse aziende e possono sfruttare questa ed altre caratteristiche per migliorare la propria competitività sul mercato.

I fattori chiave che possono aiutare la competitività delle aziende agricole familiari europee sono riassumibili in:

  • Localizzazione: la posizione geografica dell’azienda può significare molto in termini di rendimento economico della stessa. Situazioni in cui l’azienda abbia un facile accesso al mercato o sia situata in aree con prodotti a denominazione di origine protetta comportano un aumento del valore del prodotto per l’agricoltore.
  • Disponibilità all’innovazione: le aziende familiari riescono meglio ad adattarsi alle richieste del mercato, quali ad esempio la produzione di alimenti di alta qualità, a partecipare alle filiere alimentari corte e ad attivare delle “pluriattività”.
  • Capacità di agire a livello locale: la possibilità di inserirsi nelle filiere alimentari corte consente di diminuire il numero di intermediari, ovvero il numero delle imprese coinvolte nelle attività di trasformazione e/o nella vendita al dettaglio, con conseguente diminuzione dei costi di trasporto e di deposito. Inoltre, i clienti possono individuare più facilmente l’origine dei prodotti acquistati e, in genere, sono disposti a pagare un prezzo più elevato se hanno la possibilità di scegliere prodotti più freschi e più sani.
  • Flessibilità economica e presenza di attività miste: la diversificazione ha lo scopo di massimizzare l’uso potenziale del capitale fisso delle aziende agricole per migliorare la produzione, l’efficienza e la redditività.

Non tutte le aziende agricole si trovano in condizioni vantaggiose fin dall’inizio. Tuttavia, la politica europea attraverso la PAC ha fornito, e continuerà a fornire, a diverse aziende la possibilità di migliorare la propria competitività sul mercato.


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