“TuttiConnessi”, la raccolta solidale di strumenti informatici per gli studenti in difficoltà

#TuttiConnessi è un progetto nato da semplici associazioni per rispondere a un’esigenza emergenziale concreta del territorio, e intende anche guardare al futuro, cercando di far fronte in modo incisivo al problema del digital divide e alle nuove sfide che il mondo dell’istruzione si troverà ad affrontare.


Per offrire un supporto effettivo alla didattica l’obiettivo è di raccogliere da privati e aziende gli apparati informatici inutilizzati, ricondizionarli e distribuirli agli studenti che ne abbiano necessità.

Questo progetto indipendente è nato dalla collaborazione tra le associazioni torinesi SYX, Tékhné, Informatici Senza Frontieree MuPIN – Museo Piemontese dell'informatica: un team multidisciplinare, necessario per gestire una situazione complessa che implica, in una prima fase, l’offerta dell’accesso ad hardware indispensabili per la formazione online, e che richiederà, successivamente, lo sviluppo di nuove competenze e di modalità didattiche.

Collegandosi al sito tutticonnessi.it è possibile accedere alle diverse aree dedicate a chiunque fosse intenzionato a donare un dispositivo: tutti possono sostenere il progetto attraverso la donazione di computer portatili, tablet o smartphone, di qualsiasi marca e tipologia, purché funzionanti e sufficientemente recenti. Il modello proposto è inoltre scalabile e replicabile anche in altre città che si sono già interessate all’iniziativa, e che trovano sul sito le indicazioni relative ai processi e all’operatività. 

Al momento sono attive le reti di Torino e Roma, per ampliare il raggio di azione e raggiungere anche Milano i progetto si appoggia al crowdfunding della rete del dono qui https://bit.ly/2xhsVdy https://www.retedeldono.it/it/progetti/syx/tutticonnessi-un-device-per-studente.

Questa emergenza insegna ad essere tutti solidali, quindi il presupposto affinché prosegua con la sua missione formativa è che, grazie a una massiva adesione, si riesca anche a rendere #TuttiConnessi.

Primo micro-orto in orbita per coltivare verdure nello spazio. Un progetto tutto italiano

A 6mila km dalla Terra per coltivare verdure fresche destinate alle future esplorazioni spaziali.


Si chiama GREENCUBE, è progettato da un team scientifico tutto italiano e sarà contenuto per la prima volta a bordo di un mini satellite che verrà lanciato in occasione del volo inaugurale del vettore ufficiale VEGA-C dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA).

Il prototipo alla cui realizzazione partecipano ENEA, Università Federico II di Napoli e Sapienza Università di Roma, nel ruolo di coordinatore e titolare di un accordo con l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), misura 30 x 10 x 10 cm e si basa su colture idroponiche a ciclo chiuso in grado di garantire per i 20 giorni di sperimentazione un ciclo completo di crescita di microverdure, selezionate tra quelle più adatte a sopportare le condizioni estreme extraterrestri. (Continua a leggere)

Per informazioni:
Luca Nardi, ENEA – Laboratorio Biotecnologie, luca.nardi@enea.it 
Eugenio Benvenuto, ENEA – Responsabile Laboratorio Biotecnologie, eugenio.benvenuto@enea.it
https://www.hortspace.enea.it/

* Emergenza Coronavirus. Idea Plast converte la produzione dai parchi gioco in plastica riciclata ai dispositivi per evitare la diffusione del COVID-19

Mascherine durevoli, paratie removibili per uffici e negozi, parafiati per taxi, vassoi autosanificanti e dispenser di gel igienizzanti in plastica riciclata. Questi i prodotti che ormai da due mesi sta realizzando Idea Plast, azienda con sede a Lainate, in provincia di Milano, leader in Italia nella progettazione e realizzazione di oggetti, manufatti e arredi urbani in plastica riciclata proveniente dalla raccolta differenziata.


L’emergenza Covid ha messo molte aziende di fronte alla necessità di ripensare, almeno temporaneamente, alla propria produzione, dice Alessandro Trentini, fondatore e direttore tecnico di Idea Plast. L’azienda, consapevole della complessità della situazione generata da Cvid 19, ha pensato a qualcosa che potesse andare oltre l’emergenza e sulla base di numerose richieste da parte di piccoli imprenditori del territorio, ha iniziato a produrre parafiati in policarbonato che possono essere facilmente installati sulle scrivanie degli uffici, sugli sportelli di banche, farmacie e in generale in tutte le strutture dove c'è contatto con il pubblico.

Idea Plast sta sviluppando anche altri progetti: dalla mascherina sanificabile in gomma termoplastica o siliconica – con un filtro intercambiabile, per limitare la parte non recuperabile – ai vassoi auto sanificanti per la ristorazione, grazie all’aggiunta di polveri d’argento, che danno una al materiale plastico una carica antibatterica naturale che non si esaurisce mai.

"Una volta tornati alla normalità, – dice Trentini – dovremo tornare a considerare l’idea di economia circolare
della plastica. Pensiamo solo ai dispositivi usa e getta come le ascherine o i guanti monouso. Sarebbe auspicabile che ci sia anche un'idea di recupero di questo materiale plastico, e dovremmo fare in modo che l’emergenza non ci allontani dal concetto di sostenibilità."

Per il  dettaglio dei prodotti
www.ideaplast.com/dispositivi-protezione-covid-19/

Leggi il Comunicato stampa allegato