* L’energia di Varta è tutta riciclabile

L’azienda tedesca, leader nell’energia portatile, rivoluziona la produzione riducendo le emissioni e scegliendo pack ecologici. 
Da sempre attenta alla protezione della natura, VARTA mette a disposizione le sue batterie con l’obiettivo di tutelare l’ambiente per le generazioni future.


La tutela dell’ecosistema e la salvaguardia del pianeta sono un’emergenza che non è più possibile ignorare e ognuno di noi è chiamato a fare la sua parte. VARTA, azienda tedesca leader nell’energia portatile, sente una forte responsabilità ambientale e ha deciso di dare un contributo concreto rivoluzionando la produzione e rinnovando tutte le confezioni delle batterie. Ora i pack saranno più ecologici grazie all’impiego di solo cartone riciclato e 100% riciclabile, e i prodotti verranno presentati su nuovi espositori ecosostenibili.

Tutta la produzione VARTA avviene in Germania, a Dischingen, dove sono stati adeguati in chiave di risparmio energetico gli impianti produttivi e si lavora ogni giorno con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale. Dal 2007 ad oggi la fabbrica ha registrato una riduzione del 34% delle emissioni di CO²e del 37% del consumo energetico. Mentre è diminuito del 41% l’utilizzo di gas e del 53% di acqua.
Viene riciclato il 90% dei rifiuti dello stabilimento dove, inoltre, è operativo un sistema di ritiro professionale delle batterie usate in tutta Europa, garantendone un efficace riciclo. 

L’azienda impiega processi di gestione innovativi e integrati e continua a migliorare le performance dei propri prodotti affinchésiano di ottima qualità e durevoli nel tempo così da ridurre la necessità di altre batterie. In ogni caso, tutte le pile sono riciclabili: al termine dell’utilizzo, il loro zinco viene riutilizzato per realizzare creme solari, compresse di ottone, oppure rinascono come nuove batterie. Le alcaline sono a lunga durata e molto sicure, soprattutto grazie all’assenza di mercurio, tossico e dannoso all’ambiente. 

Oltre al packaging in cartone per le alcaline, anche per gli altri prodotti dove era necessario l’utilizzo della plastica, è stata ideata una nuova confezione green, riducendo al minimo l’utilizzo della plastica che è stata sostituita con materiale riciclato in fogli di PET. 

Inoltre, da marzo ad agosto, con l’acquisto dei blister di batterie Longlife Power, ideali per i dispositivi ad elevato consumo di energia, come apparecchiature informatiche, torce LED, autoradio e giocattoli, è possibile unirsi a VARTA nel sostegno di “World Oceans Day”, la Giornata mondiale degli oceani con un progetto di pulizia delle coste per prevenire l’inquinamento plastico di spiagge e mari.

Fonte Ufficio Stampa  VARTA Italia

Per informazioni
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Gaia Polo – g.polo@bwcomunicazione.it– cell. 328.4040558
Nora Licursi – n.licursi@bwcomunicazione.it– cell. 333.8082215

 

 

Vaia: un nuovo modo di creare oggetti senza depauperare materie prime


Alla fine di ottobre del 1918,  più di 42 milioni di alberi sono stati abbattuti dalla tempesta Vaia. L’impatto sul territorio è stato devastante. Oggi, recuperare quel legno caduto diventa fondamentale per sostenere le comunità locali e ripristinare l’equilibrio dell’ecosistema. Un

Così da un gruppo di ragazzi determinati a rimettere al centro l’ambiente e il territorio  nasce Vaia la cui visione è realizzare oggetti utili sia all’uomo che alla natura, implementando un modello di business attento non solo ai bisogni delle persone, ma che metta al centro la natura e il territorio. La sostenibilità economica per Vaia esiste nella misura in cui la sostenibilità ambientale è il risultato diretto della nostra attività d’impresa.

Uno di questi oggetti è Vaia cube

 

* Dalla foresta al legno come materiale da costruzione, nel pieno rispetto dell’ambiente. L’esempio di Rubner

Quarta generazione di un’azienda a conduzione familiare, il Gruppo Rubner presidia tutta la filiera del legno. Dal bosco di proprietà a Mezzaselva presso Bressanone (Alto Adige) e da altri boschi alpini certificati e gestiti in maniera sostenibile, il legno Rubner viene tagliato nelle segherie di proprietà situate in Alto Adige, nel Tirolo Orientale e nella Stiria secondo i massimi standard di qualità e successivamente lavorato nelle varie aziende del Gruppo che realizzane porte, case, strutture e grandi progetti chiavi in mano, tutto in legno. 


Secondo il Rapporto sullo stato delle Foreste e del settore forestale in Italia, pubblicato dal Ministero per le Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, le aree forestali coprono complessivamente oltre il 35% del territorio nazionale e sono costituite da circa 9 milioni di ettari di foreste e quasi 2 milioni di ettari di terre boscate, in prevalenza arbusteti, boscaglie e macchia. Con il 30%,contro una media europea del 60%, l’Italia è tra i Paesi con la percentuale più bassa per quanto riguarda il tasso di utilizzo annuo del patrimonio boschivo (Fonte: Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Crea). Ma, al contrario di quel che si possa pensare, questa non è necessariamente una buona notizia:  la gestione attiva del bosco e delle foreste infatti, permette di avere alberi più sani e capaci di assorbire più CO2.
Infatti, spiega Peter Rubner, presidente del Gruppo Rubner, a seconda del contesto in cui è inserito, urbano o meno, "si stima che ogni albero possa mediamente assorbire fino a 20 kg di CO2 all’anno. In un bosco a gestione sostenibile, gli alberi vengono lasciati crescere fino a poco prima che inizi il loro processo di senescenza. In questo modo si evita che alla loro morte rilascino nell’atmosfera tutta l’anidride carbonica immagazzinata durante il loro ciclo di vita. Inoltre, l’abbattimento degli alberi lascia penetrare nel terreno del bosco più luce, un elemento necessario per far crescere gli alberi più giovani e la crescita di nuovi alberi, permette poi di accumulare altro carbonio e di migliorare così il bilancio di CO2 nell’atmosfera".
“Quando costruiamo in legno, siamo responsabili anche per il nostro futuro – continua Rubner – poichè il legno, unico materiale da costruzione in grado di ricrescere naturalmente, consente un’economia circolare che non produce rifiuti e costruire con il legno significa proteggere attivamente il clima: non solo i boschi infatti, ma anche le opere edili rappresentano una preziosa riserva di carbonio che offre un contributo essenziale alla riduzione nell’atmosfera di CO2, il principale gas responsabile dell’effetto serra, che causa l’aumento della temperatura e le sue devastanti conseguenze."

Elementi distintivi del legno
Qualsiasi prodotto in legno, che si tratti di una casa, un ponte o una finestra, immagazzina il carbonio che l’albero di provenienza ha sottratto all’atmosfera. Questo carbonio rimane immagazzinato e quindi sottratto all’atmosfera, per tutto il ciclo di vita del prodotto in legno. Un altro elemento distintivo del legno che lo porta a essere il materiale per eccellenza a tutela dell’ambiente, riguarda il suo trasporto: per una casa di 100mq sono sufficienti solo 3 camion di materiale contro i 20 di una casa in muratura, con conseguente risparmio di carburante e ulteriore riduzione di emissioni di CO2.

Fonte: 
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