* Beeopak, l’imballaggio per conservare i cibi, riciclabile e fatto con prodotti al cento per cento biologici certificati


Nato dall’idea di due imprenditrici piemontesi, Monica Fissore e Clarien van de Coevering, Beeopak è una soluzione anti spreco capace di sostituire, con un solo involucro, un metro quadrato di pellicola di plastica. Facilmente lavabile e riutilizzabile sino ad un anno, beeopak è un modo semplice per risparmiare, non inquinando, nella quotidianità di tutti i giorni. Una scelta economica che favorisce la produzione locale e l’agricoltura sostenibile, evitando di buttare via il cibo e diminuendo fortemente l’utilizzo della plastica.

Nel 2019 l’azienda ha firmato una collaborazione di ricerca pluriennale con Fontis, Univerisity of Applied Sciences diEindhoven e nel 2020 con il Politecnico diTorino. Beeopak collabora con diverse organizzazioni non profit con obiettivi di sensibilizzazione rispetto a tematiche sociali, ambientali, culturali e di salute, come l’Associazione Veronica Sacchi – Volontari con il Naso Rosso, Associazione CasaOz Onlus, Fondation Prince Albert II, Associazione Ambientalista MareVivo Onlus, Parco Zoo Punta Verde e anche con l’Associazione Formazione 80per l’inclusione e introduzione degli immigrati nel mondo lavorativo.

Com'è fatto?

Il packaging, che gode della dichiarazione di conformità MOCA per essere a contatto con gli alimenti, è creato a mano con ingredienti a km 0 del territorio piemontese che godono di certificazione biologica. Il cotone certificato GOTS, materiale alla base del prodotto, è trattato con tinture a basso impatto ambientale e la cera d’api, che contribuisce a mantenere i cibi freschi più a lungo, grazie alle sue proprietà traspiranti eantibatteriche, è attinta da fornitori piemontesi che rispettano il naturale ciclo di vita degli insetti. A rendere il prodotto adesivo e facilmente applicabile ai contenitori degli alimenti è la resina di pino che, unita all’olio di nocciole IGP di Alba e Langhe, fa sì che la pellicola sia modellabile e adattabile a tutte le occasioni di wrapping. Insieme alla resina e all’olio di nocciole, la miscela protegge gli alimenti e rende il tessuto adesivo, lavabile e riutilizzabile. La ceratura non si lava via con il lavaggio perché beeopak usa l’esclusivo tessuto filato appositamente per trattenerla al meglio. 

Beeopak è creato in fogli quadrati di diverse dimensioni e fantasie ed è disponibile in sei confezioni, contenenti da uno a cinque imballaggi, e gli sfusi entrambi in quattro fantasie, acquistabili sullo shop online

 

Ranking GreenMetric: l’Alma Mater ancora prima in Italia per sostenibilità e dodicesima al mondo

Nella classifica mondiale che valuta le azioni e l’impegno degli atenei per il rispetto dell’ambiente, l’Università di Bologna si conferma al primo posto a livello nazionale per il terzo anno consecutivo. E a livello mondiale continua a crescere, raggiungendo la 12° posizione.
 


Per il terzo anno consecutivo, l'Università di Bologna è il primo ateneo in Italia per attenzione alla sostenibilità ambientale. A certificarlo è la nuova edizione del ranking GreenMetric, la classifica che valuta le politiche e le azioni green messe in campo dalle università di tutto il mondo. Nell’edizione 2019 del ranking, appena pubblicata, l'Alma Mater conquista ancora una volta la prima posizione in classifica tra gli atenei italiani, confermando gli esiti del 2017 e del 2018. Ma ancora più rilevante è il posizionamento a livello mondiale. Nella classifica generale, infatti, l’Università di Bologna continua la sua ascesa fino a raggiungere il 12° posto (a pari merito con Dublin City University e University of Sussex). Negli ultimi quattro anni l’Alma Mater ha scalato 59 posizioni, passando dal 71° posto del 2016 al 29° nel 2017 e al 15° nel 2018, fino ai tre gradini saliti nel 2019 che l’hanno portata alla posizione numero 12.

Lanciato da Universitas Indonesia nel 2010, il ranking GreenMetric è pensato per coinvolgere le università di tutto il mondo nell’impegno comune sui temi della sostenibilità e del rispetto per l’ambiente. La classifica viene realizzata valutando le azioni e le politiche adottate dagli atenei in campo green, con un’attenzione particolare per cambiamento climatico, consumo di acqua e di energia, riciclaggio dei rifiuti e sostenibilità dei trasporti.

Gli atenei che partecipano alla rilevazione aumentano ogni anno: in questa nuova edizione della classifica sono passati da 719 a 780. Tra questi le università italiane sono 29, due in più rispetto al 2018.

Dal 2017 l'Alma Mater rappresenta gli atenei italiani all'interno di GreenMetric e ha il compito di coordinare e raccogliere proposte di miglioramento alla struttura del ranking. Attività che i rappresentanti di GreenMetric hanno premiato nell’aprile di quest’anno nominando l'Università di Bologna come Most Active National Coordinator.

 


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* Bonaveri tra i vincitori del Bando CONAI per la prevenzione 2019

I packaging dell’azienda emiliana premiati per il ridotto impatto ambientale: un ulteriore riconoscimento ricevuto da Bonaveri a fronte del suo impegno verso prodotti sempre più sostenibili. 


Un maggiore risparmio di materia prima e un’ottimizzazione della logistica: gli imballaggi di Bonaveri sono stati annoverati tra le soluzioni di packaging più innovative ed ecosostenibili sviluppate nel biennio 2017-2018.

L’azienda emiliana è stata una delle 86 aziende premiate dall’edizione 2019 del “Bando CONAI per la prevenzione – Valorizzare la sostenibilità ambientale degli imballaggi”, selezionate tra i 245 casi presentati.
Giunto alla sua sesta edizione, il bando patrocinato dal Ministero dell’Ambiente è promosso dal CONAI, Consorzio Nazionale Imballaggi, per premiare i migliori progetti in ambito di prevenzione. Valutate e premiate tutte le azioni promosse dalle aziende volte al riutilizzo, al risparmio di materia prima, all’ottimizzazione della logistica e dei processi produttivi o alla semplificazione dei sistemi di imballaggio.
Le proposte sono state analizzate e valutate tramite Eco Tool CONAI: uno strumento che permette di calcolare, attraverso un’analisi LCA semplificata, gli effetti delle azioni di prevenzione attuate dalle aziende sui propri imballaggi in termini di risparmio energetico, idrico e di riduzione delle emissioni di CO2. L’Eco Tool CONAI, così come le modalità applicate per determinare l’elenco dei casi premiati, è stato sottoposto alla validazione da parte di DNV-GL, Ente terzo di certificazione.
Bonaveri, che già nel 2017 era stata premiata da CONAI per i suoi imballaggi, ha quest’anno ricevuto la menzione sia per le migliorie apportate agli stessi sia per il modello di imballaggio in cartone LARGE pensato per tutti i manichini fuori misura.