* Padova. Premio Letterario Galileo 2019

 

Raddoppiano le case editrici partecipanti. La cinquina finalista sarà annunciata l'11 febbraio. La cerimonia di premiazione il 10 maggio.  Presidente della Giuria sarà Elena Cattaneo.


Una delle novità più importanti della XIII edizione del Premio è l’ampliamento della platea degli editori che hanno risposto al bando di partecipazione, praticamente raddoppiata rispetto all’edizione 2018, composta da nomi di case editrici note e meno note. Questa grande attenzione nei confronti del Premio ha portato di conseguenza a far crescere il numero di volumi candidati (103), aumentati di circa il 50% rispetto all’edizione dello scorso anno. Tale incremento è da addebitare anche alla notorietà del premio grazie al vincitore del 2018, Stefano Mancuso, il cui libro “Plant revolution. Le piante hanno già inventato il nostro futuro” è balzato in alto nella classifica dei libri più venduti proprio dopo il successo al Premio Galileo.

Giuria Scientifica

A fianco della Presidente della Giuria Elena Cattaneo, farmacologa, biologa e senatrice a vita, tra le principali scienziate impegnate nella ricerca sulle cellule staminali, cinque autorevoli giornalisti specialisti della divulgazione scientifica e rappresentanti dei principali gruppi editoriali italiani: Gabriele Beccaria, firma de La Stampa e dell’inserto Tutto Scienze; Luca De Biase, giornalista de Il Sole 24 Ore e fondatore della sezione Nòva dedicata all'innovazione; Luca Fraioli, caporedattore della Redazione Scienze, Ambiente, Tecnologia e Salute de La Repubblica; Anna Meldolesi, giornalista e saggista del Corriere della Sera e Le Scienze e tra i finalisti dell’edizione 2018 del Premio Galileo con il libro “E l’uomo creò l’uomo. CRISPR e la rivoluzione dell’editing genomico” (Bollati Boringhieri, 2017); e infine Rossella Panarese, autrice e conduttrice di Radio3Scienza, l quotidiano scientifico di Rai Radio 3.
Oltre ai giornalisti scientifici, grazie alla collaborazione con l’Università di Padova faranno parte della Giuria cinque docenti universitari in grado di rappresentare la comunità scientifica dell’Ateneo: Giovanna Capizzi, professoressa associata del Dipartimento di Scienze Statistiche; Rodolfo Costa, professore ordinario di Genetica; Piero Martin, professore di fisica sperimentale al Dipartimento di Fisica e Astronomia “G.Galilei” e tra i finalisti del Premio Galileo 2018 insieme ad Alessandra Viola con “Trash. Tutto quello che dovreste sapere sui rifiuti” (Codice Edizioni, 2017); Giulia Treu, professoressa associata presso il Dipartimento di Matematica “Tullio Levi Civita” Maria Elena Valcher, professoressa ordinaria di Automatica del Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione.

Giuria popolare 

Sarà costituita da Studenti Universitari provenienti da tutta Italia e anche da dieci classi delle scuole secondarie di secondo grado, cinque della Provincia di Padova, altre da cinque province di tutta Italia.

Il Galileo Festival dell’Innovazione

Promosso dal Comune di Padova il Gestival dell'innovazione si svolgerà nella stessa settimana del Premio Galileo. Ricco di proposte, la sinergia tra i due eventi permetterà di allargare la platea dei visitatori e il loro campo di interessi facendo di Padova una città all'avanguardia nel campo scientifico e culturale.

La cerimonia di premiazione si svolgerà  nella sala al cui ingresso si trova la cattedra di Galileo, ovvero l’Aula Magna dell’Università di Padova, anche per rimarcare la simbiosi tra Città e Università.

* Padova. Un concerto per Gauguin celebra la mostra di Palazzo Zabarella

Il concerto è stato pensato in occasione della mostra Gauguin e gli Impressionisti. Capolavori dalla Collezione Ordrupgaard (Padova Palazzo Zabarella 29 settembre 2018 – 27 gennaio 2019), per sostenere il progetto “Slowdown Santa Sofia” della Fondazione Vite Vere Down D.A.D.I. Tale progetto, che consiste nella realizzazione di una struttura turistica in pieno centro storico, su due piani con giardino privato, gestita dai ragazzi con Sindrome di Down/Disabilità Intellettiva, è stato reso possibile dalla Parrocchia di Santa Sofia che ha messo a disposizione della Fondazione D.A.D.I., in comodato gratuito, l’edificio adiacente la Canonica.

L’evento musicale nasce dalla collaborazione di OPV,  il Conservatorio Statale di Musica “Cesare Pollini”, la Fondazione Bano, La Fondazione Vite Vere Down Dadi. La realizzazione è resa possibile grazie al sostegno del Lions Club Gattamelata.
Nella conferenza stampa di presentazione è stata sottolineata la novità di tale iniziativa come frutto di collaborazione tra Istituzioni diverse della città di Padova in appoggio anche culturale al terzo settore. Si tratta di un primo evento di tale genere a cui si pensa di dare seguito con altri eventi musicali simili  a ridosso di altre mostre.
È il tema della mostra di Palazzo Zabarella a guidare la scelta del programma, centrato su Ravel e Delius, compositori che, dice il direttore artistico e musicale dell'OPV, Marco Angius – «guardano all’impressionismo ciascuno a modo proprio e in un periodo successivo. Anche se non si può parlare in senso stretto di “musica impressionista”, visto che i suoni producono sempre delle percezioni sensoriali più o meno acute, entrambi i compositori riescono ad esaltare la componente visionaria che è insita nel linguaggio musicale. La scena del ruscello in estate, voci di uccelli e insetti che ronzano, suoni di ingranaggi automatici, infantili e diabolici al tempo stesso, sono aspetti prismatici di un interesse acceso verso l’ingresso del naturalismo “integrale” in musica».
Protagonista della serata assieme all’orchestra di Padova e del Veneto, la violinista Beatrice Spina, giovanissima musicista di Novara, nata nel 2000, che si è già affermata a livello internazionale vincendo numerosi concorsi.


 


Biglietto unico 20€, acquistabile online sulla piattaforma WebTIC, presso Gabbia Dischi (via Dante, 8) o la sera del concerto al botteghino dell’Auditorium Pollini a partire dalle ore 20. 
Gli incassi della serata saranno destinati al progetto “SlowDown Santa Sofia” della Fondazione Vite Vere Down Dadi.
Il biglietto per il concerto dà diritto a una riduzione sull’acquisto del biglietto per la mostra di Palazzo Zabarella (fino al 27 gennaio 2019).
 

 Programma e dettagli nell’allegato

* Nasce ZEROPACK per produrre bioplastica per packaging alimentare di frutta e verdura.

Zeropack è una società creata da Bio-on per sfruttare i brevetti destinati a rivoluzionare il mondo del packaging alimentare nel settore ortofrutticolo attraverso l’uso della bioplastica.


 Lo scopo è permettere a tutti i distributori di servire la clientela con prodotti sostenibili e amici dell’ambiente.

Bio-on, quotata all’AIM su Borsa Italiana e attiva nel settore della bioplastica di alta qualità, e Rivoira, uno dei leader nella distribuzione e produzione mondiale di frutta di qualità e da sempre attenta all’innovazione, annunciano un accordo strategico per sviluppare nuovi materiali per il packaging alimentare di frutta e verdura fresche, anche monouso, con ZEROPACK S.p.A.. Fondata da Bio-on, Rivoira, ne ha acquistato il 50%. ZEROPACK potrà realizzare pellicole, cassette, piccoli e grandi contenitori, supporti per frutta ed etichette completamente naturali basati su bioplastica, naturale e biodegradabile al 100%, prodotta anche da scarti di frutta e verdura.

La tecnologia si basa sulle ricerche che i ricercatori Bio-on conducono da 4 anni in questo campo applicativo nei laboratori in Italia e USA e contribuirà a limitare la nuova emergenza ambientale costituita dall’enorme quantità di rifiuti plastici. Come è noto gli attuali prodotti realizzati con plastica tradizionale non consentono processi di riciclo efficienti e contengono spesso componenti altamente inquinanti.