* L’economia circolare e le imprese italiane: il convegno dell’Associazione IMQ

All’Unicredit Pavilion di Milano hanno discusso del tema Matteo Marini, Maria Antonietta Portaluri, Tim Jackson, Andrea Bianchi e Paola Brambilla


Lo scorso 3 dicembre si è tenuto il convegno Circular – L’economia che fa sistema organizzato dall’Associazione IMQ presso l’Unicredit Pavilion di Milano: il convegno ha affrontato la relazione tra imprese ed economia circolare, nell’ambito del sistema industriale, con focus sul tema della misura e competitività. Il Presidente dell'Associazione IMQ, Matteo Marini, e Maria Antonietta Portaluri, Vicepresidente con delega alla Sostenibilità, hanno aperto i lavori e dato il via agli interventi dei relatori: Tim Jackson, Economista e Direttore del CUSP (Centre for the Understanding of Sustainable Prosperity), Andrea Bianchi, Direttore Area Politiche Industriali di Confindustria e Paola Brambilla, Delegato WWF Italia per la Lombardia.

Lo stato dell’arte e gli obiettivi

Tra i grandi Paesi europei, l'Italia è quello con la quota maggiore di recupero di materia prima nel sistema produttivo, con una quota pari al 18,5%. L'Italia infatti, con 256,3 tonnellate per milione di euro prodotto, è il più efficiente tra i grandi Paesi europei nel consumo di materia dopo la Gran Bretagna (che impiega 223,4 tonnellate di materia per milione di euro). In dieci anni è riuscita a dimezzare il proprio consumo di materie prime, facendo molto meglio rispetto alla Germania che, oggi, impiega 423,6 tonnellate di materia per milione di euro. L'Italia è anche seconda per riciclo industriale, con 48,5 milioni di tonnellate di rifiuti non pericolosi avviati a recupero (dopo la Germania con 59,2 milioni di tonnellate ma prima di Francia, 29,9 t.; Regno Unito, 29,9 t. e Spagna, 27 t.). Un recupero che fa risparmiare energia primaria per oltre 17 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio all'anno, ed emissioni per circa 60 milioni di tonnellate di CO21.

 All'economia circolare è dedicato il pacchetto di provvedimenti approvato lo scorso 20 aprile dal Parlamento europeo. Secondo gli obiettivi del piano, la quota di rifiuti urbani da riciclare dovrà passare dall'attuale 44% al 55% nel 2025, fino al 65% nel 2035. Entro il 2035 non più del 10% dei rifiuti potrà essere smaltito nelle discariche (in Italia è al 28% per il 2016).

 

A che punto sono le aziende

In questi anni le imprese hanno investito soprattutto nelle attività di marketing e commerciali (61%) e nelle attività di ricerca e sviluppo e rinnovo dei propri prodotti (48%). Il 52% dichiara che l’occupazione è aumentata grazie all’adozione di pratiche di economia circolare, l’assunzione di nuove figure professionali tecniche e l’aggiornamento delle risorse interne. L’economia circolare offre alle imprese ampi spazi di innovazione e competizione attraverso una gestione più efficiente delle risorse e l’adozione delle nuove tecnologie riconducibili nell’ambito dell’industria 4.0.
 


Gruppo IMQ

Rappresenta la più importante realtà italiana nel settore della valutazione della conformità (certificazione, prove, verifiche, ispezioni). Forte della sinergia tra le società che lo compongono, dell'autorevolezza acquisita in oltre 65 anni di esperienza e della completezza dei servizi offerti, il Gruppo IMQ si pone infatti come punto di riferimento e partner delle aziende che hanno come obiettivo la sicurezza, la qualità e la sostenibilità ambientale. www.imqgroup.eu

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* Con Deliveroo gli Italiani riducono la plastica quando ordinano il cibo a casa o nel luogo di lavoro

 

 


Grazie a Deliveroo gli italiani rinunciano alla plastica se ordinano cibo per casa o ufficio  A sei mesi dal lancio globale di una campagna per ridurre sensibilmente l’uso della plastica, Deliveroo rivela infatti che il 91% dei consumatori italiani sceglie l’opzione “No posate".
Deliveroo è stata la prima azienda del settore a introdurre tra le funzioni della App, l’opzione “No posate”, e l’iniziativa fa parte di un impegno di lungo periodo per l’eliminazione totale della plastica e nell’innovazione anche nel packaging.

I risultati in Italia sono stati sorprendenti. Oltre 9 consumatori su 10 (91%) scelgono di non ricevere le posate di plastica. E grazie all’opzione “No posate” in sei mesi, da giugno a novembre, sono state risparmiate 1,5 tonnellate di plastica. Nella classifica specifica delle oltre 30 città italiane dove Deliveroo opera, quelle che utilizzano meno plastica sono nell’ordine: Bolzano (97%), Udine (96%) e Trento (95%).

 

Deliveroo è un servizio di consegne fondato nel 2013 da William Shu e Greg Orlowski. Deliveroo lavora con oltre 50mila ristoranti partner e 50mila rider per offrire la migliore esperienza di food delivery al mondo. Deliveroo ha base a Londra con oltre 2mila addetti negli uffici di tutto il mondo. Deliveroo opera in oltre 500 città in 13 Paesi: Australia, Belgio, Emirati Arabi, Francia, Germania, Hong Kong, Italia, Irlanda, Olanda, Regno Unito, Singapore, Spagna e Taiwan. 


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* YAPE, il sistema a guida autonoma per la last mile delivery, tutto italiano, ha vinto il «German Design Award 2019»

 

 


Due ruote che lo rendono estremamente agile e unico nell’inversione di direzione. Ma soprattutto forme arrotondate e pulite. Sono questi i principali elementi che hanno portato YAPE, il sistema a guida autonoma per la last mile delivery, interamente italiano, a vincere l’ambito «German Design Award 2019», uno dei riconoscimenti più prestigiosi al mondo nel settore del disegno industriale. Il veicolo, nato e sviluppato in Yape Srl del Gruppo e-Novia, la "Fabbrica di Imprese", ha primeggiato nella categoria degli Utility Vehicles sorpassando prodotti internazionali dedicati all’industria e alla logistica. Il premio sarà consegnato ufficialmente nel corso di una serata di gala a Francoforte il prossimo 8 febbraio.

YAPE, acronimo di Your Autonomous Pony Express, ha caratteristiche che lo rendono unico e particolarmente adatto a muoversi negli spazi stretti e irregolari dei centri storici italiani ed europei, sia su marciapiede (a una velocità massima di 6 chilometri orari) sia su pista ciclabile (fino a 20 km orari) con un’autonomia di circa 80 km. YAPE viaggia su due ruote dotate di motori elettrici autonomi che minimizzano il consumo di energia massimizzando l’agilità di movimento e avendo la possibilità di effettuare rotazioni sul posto e di superare facilmente ostacoli come il bordo del marciapiede o le rotaie del tram. L’ecosistema YAPE è fondato su una piattaforma di gestione grazie alla quale un utente, tramite una app, può chiamare il robot (ad esempio sotto casa propria) e affidare il pacchetto al suo vano porta pacchi – con capacità di carico fino a 70 chilogrammi – indicando nella app il destinatario: l’indirizzo potrà essere determinato anche in modo automatico dalla posizione GPS del destinatario registrato alla piattaforma. La partenza e la consegna del pacco sono certificati da un sistema che combina le credenziali nello smartphone di mittente e destinatario con la face recognition abilitando l’apertura del vano soltanto alle persone autorizzate dalla piattaforma, la cui identità è verificata dal robot.
 


e-Novia è una «Enterprises Factory», che trasforma ricerca in prodotto, ricercatori in imprenditori, startup in imprese. La “Fabbrica di Imprese” quindi promuove, costituisce e sviluppa società innovative, ad alto valore tecnologico, attraverso la valorizzazione delle proprietà intellettuali sviluppate in collaborazione con i principali istituti di ricerca italiani e con le corporate internazionali e veicolati in progetti di start up attraverso la propria «linea produttiva» composta da due «anime»: la Invention Foundry e la Enterprise Foundry. La prima trasforma proprietà intangibile in invenzioni tangibili, la seconda trasforma invenzioni in imprese innovative. 

 

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