* Columbia University. A New York il designer è italiano. Il Gruppo Focchi veste la nuova torre di Renzo Piano

A New York, nel nuovo polo universitario della Columbia University, in un’area urbana fortemente caratterizzata dalla presenza di infrastrutture elevate e dalla vicinanza al fiume Hudson, il Gruppo Focchi veste una nuova torre progettata dall’architetto Renzo Piano. Ancora una volta, l’eccellenza del Made in Italy conquista l’America. 


Un design tutto italiano dallo stile inconfondibile per la torre che ospiterà più di 12.000 metri quadri di residenze universitarie a Manhattanville, il nuovo campus della prestigiosa università. L'intento del progetto di Renzo Piano è creare una visione urbana basata sulla ricerca di armonia e dialogo tra la nuova volumetria e quelle delle costruzioni esistenti.
Columbia University raggiunge con successo l'obiettivo grazie a un attento studio delle altezze. Questa ricerca è palesata dal podio, inferiore al limite di 24 metri in modo da non intaccare le viste dagli edifici residenziali che circondano il progetto a sud.  Oltre alla torre, un ampio open space collega il giardino con il piano terra, rafforzando l’idea di relazione tra la zona universitaria e la nuova area verde nel quartiere, dando vita a un'area senza muri né cancelli, accessibile a tutti.

Mentre a Londra il Gruppo Focchi sta per completare Paddington Square, un edificio completamente vetrato che rappresenta un vero e proprio tributo all’idea di trasparenza perseguita da Renzo Piano, qui a New York la torre della Columbia University è un ulteriore omaggio alla trasparenza, ma raggiunta attraverso l’utilizzo di un particolare materiale, il GFRC.

Il GFRC (Glass Fiber Reinforced Concrete) è un materiale innovativo e versatile, un conglomerato composto da una matrice cementizia, acqua e inerti, nel quale vengono aggiunte fibre di vetro con funzione di rinforzo. Grazie alla miscela con un basso rapporto acqua/cemento e caratterizzato dalla presenza di fibre, il prodotto finale si contraddistingue per una resistenza e leggerezza unica.

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* Lanificio Bottoli, tessuti sostenibili grazie a tinture non inquinanti ottenute dai fondi del caffè (Dersut)


Leggi l'articolo di Barbara Ganz su "Il Sole 24 ore"

"Nasce nel segno dell’economia circolare e della sostenibilità una inedita collaborazione fra due imprese venete del tessile e dell’alimentare Protagonisti lo storico lanificio Bottoli, che dal 1861 produce tessuti di alta qualità a Vittorio Veneto, e Dersut di Conegliano, fondata nel dopoguerra (1949) dalla famiglia Caballini di Sassoferrato e oggi presente anche sui mercati di Emirati Arabi, Messico e Repubblica Dominicana.
Il Lanificio, leader nella produzione di tessuti per abbigliamento di alta gamma, è da anni in prima fila sul tema ecologico con la sua linea di tessuti naturali senza tinture chimiche e ora per la prossima stagione Primavera/Estate 2023 Bottoli investe ulteriormente nel tema sostenibilità e propone tessuti naturali realizzati con l’intreccio di fili di seta tinti con i fondi del caffè. La tecnica è innovativa e il procedimento permette il riutilizzo dei fondi del caffè, un sottoprodotto che bar e ristoranti devono comunque smaltire. La collaborazione con il caffè Dersut, eccellenza veneta nel settore Horeca, prevede il riciclo dei fondi del caffè ritirati da alcuni tra i suoi clienti (4mila in Italia e all’estero comprese un centinaio di caffetterie monomarca). E le prospettive sono anche più ampie: un ulteriore riciclo di fondi del caffè potrà essere alla base di un innovativo metodo di filtrazione e depurazione delle acque reflue…." (leggi)

 

* ECOLAMP annuncia i dati della Raccolta RAEE 2021. Si mantiene virtuosa la raccolta differenziata degli italiani

Nel 2021 sono 3.184 le tonnellate di RAEE dal consorzio Ecolamp 


Sono 3.184 le tonnellate di Rifiuti Elettrici ed Elettronici (RAEE) raccolte e smaltite dal consorzio Ecolamp nel 2021, di cui il 52% appartiene alla categoria delle sorgenti luminose esauste (R5) e il 48% è rappresentato da piccoli elettrodomestici, elettronica di consumo e apparecchi di illuminazione giunti a fine vita (R4). Grazie al corretto trattamento di questi rifiuti Ecolamp registra un tasso di recupero tra materia ed energia che supera il 95%.
Lombardia, Veneto e Lazio si confermano le prime tre regioni per lampadine riciclate. Tra le province, a Milano (+13%), Bergamo (+8%) e Pisa (+35%) gli aumenti più significativi rispetto allo scorso anno.

RACCOLTA PICCOLI ELETTRODOMESTICI

Nel 2021 sono 1.533 le tonnellate di piccoli elettrodomestici, elettronica di consumo e apparecchi di illuminazione giunti a fine vita – il cosiddetto raggruppamento R4 – gestiti dal Consorzio. Lo scorso anno Ecolamp ha assistito inoltre ad una crescita dei conferimenti per questo raggruppamento da parte degli utenti professionali, ai quali il consorzio ha messo a disposizione nuovi servizi, destinati ad incrementare i dati complessivi della raccolta.

RACCOLTA SORGENTI LUMINOSE

Per quanto riguarda le sorgenti luminose (R5), il principale raggruppamento in cui opera Ecolamp, nell’ultimo anno il consorzio ha avviato agli impianti di trattamento specializzati 1.651 tonnellate fra tubi fluorescenti e a LED e lampadine esauste. Di queste, il 41% è stato conferito da installatori e manutentori, attraverso i servizi volontaridi raccolta che da sempre Ecolamp mette a disposizione del canale professionale. Il 59% arriva, invece, dai centri di raccolta comunali e dai luoghi di raggruppamento della distribuzione dedicati ai conferimenti dei privati cittadini.

L’ANDAMENTO SUL TERRITORIO (R5)

Sono cinque le regioni italiane a trainare il 64% della raccolta di sorgenti luminose, pari a 1.042 tonnellate gestite dal consorzio Ecolamp. Al primo posto si conferma, anche per il 2021, la Lombardia con 377 tonnellate, seguita da Veneto (205), Lazio (173), Emilia-Romagna (168) e Piemonte (114). Per quanto riguarda le province, Milano (112 tonnellate), Roma (91) e Bergamo (77) sono quelle che hanno avviato a riciclo il maggior numero di sorgenti luminose esauste, totalizzando insieme il 17% della raccolta complessiva di lampadine del Consorzio. Dati positivi anche per Pisa, che passa quest’anno dalla quattordicesima alla settima posizione con 46 tonnellate, e per Napoli, che si conferma prima tra le province del Sud Italia, con 30 tonnellate conferite.

«Nel 2021 la raccolta del consorzio è rimasta sostanzialmente stabile rispetto all’anno precedente, superando le tremila tonnellate. – commenta Fabrizio D’Amico, Direttore Generale di Ecolamp – I nuovi servizi che Ecolamp ha lanciato negli ultimi mesi per i conferimenti da parte dell’utenza professionale confermano, inoltre, lo spirito proattivo del consorzio per il raggiungimento di livelli crescenti di RAEE correttamente gestiti. In questa direzione vanno anche le iniziative di comunicazione che Ecolamp promuove a favore di una più diffusa sensibilità verso le buone pratiche a tutela dell'ambiente e a sostegno di un'economia più circolare e sostenibile».

Tabelle

Le dieci province più virtuose del 2021 nella raccolta di sorgenti luminose (R5) (dati Consorzio Ecolamp)

 

Raccolta regionale 2021 sorgenti luminose (R5) (dati Consorzio Ecolamp)

Fonte: Ufficio Stampa Ecolamp