Articoli da inserire nella Newsletter del PSR Lombardia

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Finanziamenti regionali e nazionali

La Regione Lombardia in data 5 dicembre 2014 ha emanato diverse delibere che interessano gli agricoltori, in particolare ha approvato:

  1. misura regionale di sostegno ai servizi di sostituzione nell’azienda agricola;
  2. misura regionale a seguito del programma nazionale di sostegno per la viticoltura
  3. misura regionale a copertura dei costi dei premi assicurativi per la rimozione e la distruzione dei capi morti;
  4. indennizzi per danni alle strutture aziendali.

1. La misura regionale di sostegno ai servizi di sostituzione in agricoltura andrà a beneficio di piccole e medie imprese agricole attive nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli; il servizio è erogato tramite le Associazioni di imprenditori agricoli professionali, cooperative o consorzi costituitI per la gestione di un servizio di sostituzione. Le iniziative ammissibili comprendono i costi sostenuti per l’erogazione di servizi di sostituzione ad aziende agricole situate sul territorio della Regione Lombardia.I servizi agevolati saranno pari ad un massimo del 30% dei costi effettivi.L’impegno finanziario di Regione Lombardia è di 450.000 euro per il triennio 2015-2017.
Scadenza: 31 maggio di ogni anno

2. Gli investimenti della regione Lombardia per la campagna 2014/2015 attuano il programma nazionale di sostegno per la viticoltura. Le iniziative ammissibili comprendono investimenti materiali o immateriali in impianti di trattamento, in infrastrutture vinicole e nella commercializzazione del vino.
Le agevolazioni possono arrivare fino ad un massimo del 40% della spesa ammissibile effettivamente sostenuta.
L’impegno finanziario è pari a 1,7 milioni di euro.
Scadenza: 03/02/2015

3. Delibera di approvazione delle disposizioni per l’attuazione del piano regionale a copertura dei costi dei premi assicurativi per la rimozione e la distruzione dei capi di bestiame morti in azienda.
Beneficiari: imprese agricole, titolari di partita IVA, iscritte presso la Camera di Commercio al registro delle imprese, sezione speciale imprenditori agricoli e sezione coltivatori diretti che si assicurano per tramite gli organismi di difesa, per la difesa del reddito delle proprie aziende. Iniziative ammissibili e agevolazione: contributo regionale a copertura assicurativa dei rischi agricoli, ad integrazione del contributo dello Stato nel rispetto dei criteri previsti nel piano assicurativo annuale di livello nazionale.
Scadenza: da definire.

4. Delibera che definisce le modalità di attestazione dell’esistenza del carattere di eccezionalità degli eventi calamitosi verificatisi nella Regione Lombardia dal 23 giugno 2014 al 31 agosto 2014. (Gazzetta Ufficiale Italiana Serie Generale n.254 del 31-10-2014)

Possono richiedere il risarcimento dei danni le imprese agricole che risultino iscritte prima del verificarsi degli eventi presso la Camera di Commercio (CCIAA) al registro delle imprese agricole, nonché le cooperative di raccolta, lavorazione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli e le organizzazioni dei produttori.
Le iniziative ammissibili e le agevolazione riguardano: indennizzi per danni alle strutture aziendali e alle infrastrutture connesse all’attività agricola causati dalle piogge alluvionali dal 23 giugno 2014 al 31 agosto 2014.
Scadenza: quarantacinque giorni dalla data di pubblicazione del decreto di declaratoria nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e di individuazione delle zone interessate (avvenuta il 10/12/2014).

Finanziamenti nazionali

Il MIPAAF ha deliberato le disposizioni nazionali concernenti i programmi di sostegno al settore dell’olio di oliva e delle olive da tavola.

Beneficiari: organizzazioni riconosciute con decreto ministeriale di attuazione del Reg. UE 1308/13.
I programmi di sostegno ammissibili hanno una durata fissa di tre anni e sono attuati per annualità.
La durata triennale di ciascun programma di sostegno decorre dal 1° aprile dell’anno in cui il programma viene presentato all’autorità competente per l’approvazione. Il primo periodo inizia a partire dal 1° aprile 2015.

Le organizzazioni di produttori riconosciute possono presentare il programma per uno o più ambiti di intervento, ad eccezione del monitoraggio e della gestione del mercato nel settore dell’olio di oliva e dell’ olive da tavola.
Le misure ammissibili, di seguito specificate, devono rispettare gli eventuali criteri di demarcazione previsti nei singoli Programmi Regionali di Sviluppo Rurale:

  1. Monitoraggio e gestione del mercato nel settore dell’olio di oliva e delle olive da tavola;
  2. Miglioramento dell’impatto ambientale dell’olivicoltura;
  3. Miglioramento della competitività dell’olivicoltura attraverso la modernizzazione;
  4. Miglioramento della qualità della produzione dell’olio di oliva e delle olive da tavola;
  5. Tracciabilità, certificazione e tutela della qualità dell’olio di oliva e delle olive da tavola;
  6. Diffusione di informazioni sulle iniziative svolte dalle organizzazioni beneficiarie nei campi di cui ai punti 1, 2, 3, 4 e 5.

Lo stanziamento e la percentuale di contributo sono relativi alle varie tipologie di misure ammissibili.
Scadenza: il 15 gennaio dell’anno di inizio di ciascun periodo triennale 

 

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Il kiwi di IV gamma si può migliorare

Due studi, uno italiano e uno spagnolo, propongono alcune novità nella commercializzazione del kiwi di IV gamma. La lavorazione di IV gamma del kiwi rappresenta infatti un’ottima soluzione per recuperare quasi il 25% della produzione che a causa di forma o pezzatura non adeguate, non può essere destinata al mercato della frutta fresca di I gamma.

La ricerca italiana portata avanti dall’Università di Pisa e pubblicata su “PubMed”, rivista del US National Library of Medicine, mette in evidenza come l’esposizione alla luce solare diretta durante la coltivazione potrebbe influenzare la shelf-life e quindi la qualità nutrizionale del frutto sia intero sia lavorato per la IV gamma.
Lo studio ha analizzato i kiwi cresciuti in pieno sole e in zone parzialmente ombreggiate, come quelli presenti all’interno della chioma. I frutti raccolti sono stati prima conservati interi per 75 giorni in cella frigorifera a 0°C, quindi conservati per 3 giorni a 4°C, ma in questo caso alcuni frutti erano interi, mentre altri erano già tagliati a fettine. Su tutti i campioni si sono effettuate le seguenti analisi:

  • consistenza della polpa,
  • contenuto in solidi solubili totali
  • contenuto in ascorbato,
  • contenuto in flavonoidi,
  • contenuto in fenoli,
  • attività enzimatica di poligalatturonasi (PG),
  • attività enzimatica di pectinmetilesterasi (PME),
  • quantità di enzimi responsabili del rammollimento del frutto.

I risultati della ricerca hanno evidenziato che la consistenza della polpa e il contenuto in solidi solubili totali erano superiori nei frutti cresciuti in pieno sole, e tali parametri sono rimasti inalterati anche dopo la conservazione a 4°C.
Il contenuto in ascorbato, flavonoidi e fenoli è risultato inizialmente superiore nei frutti interi cresciuti in pieno sole, ma dopo il taglio la loro concentrazione è nettamente diminuita tanto da diventare minore rispetto a quella presente nei frutti cresciuti parzialmente ombreggiati. L’attività enzimatica di PG e PME è risultata superiore nei frutti interi cresciuti parzialmente ombreggiati, con nessuna variazione di rilievo dopo il taglio e la conservazione a 4°C.
Da questi risultati emerge, pertanto, che i frutti cresciuti al sole sono più adatti per il mercato fresco di I gamma, mentre i frutti cresciuti parzialmente all’ombra sono più idonei per il mercato fresco di IV gamma.

Ricercatori dell’Università Politecnica de Catalunya BarcelonaTech (Spagna) hanno da poco pubblicato su “Science Direct” i risultati della loro ricerca sull’impiego di rivestimenti commestibili (edible coating) sul kiwi Hayward di IV gamma. La ricerca di tipo comparativo, ha confrontato l’efficacia dei seguenti rivestimenti:

  • aloe vera;
  • chitosano formulato con acido acetico (-AC);
  • chitosano formulato con acido citrico (-C);
  • alginato di sodio.

Il chitosano-AC e l’alginato vengono impiegati date le loro capacità inibenti verso lo sviluppo di gas, quali CO2.

I kiwi interi sono stati lavati e disinfettati con acqua clorata, quindi pelati e tagliati a fette uniformi di 6 mm. Le fette sono state quindi immerse nelle diverse soluzioni per il rivestimento e poi confezionate in vaschetta. Tutte le vaschette sono state conservate a 4°C per 12 giorni e sono state controllate periodicamente.
I parametri controllati sono stati i seguenti:

  • pH,
  • contenuto in solidi solubili,
  • acidità titolabile,
  • acido ascorbico,
  • colore,
  • consistenza,
  • concentrazione di gas all’interno della vaschetta,
  • contenuto in pectine,
  • carica microbica,
  • qualità sensoriale.

I parametri misurati all’inizio della lavorazione sono stati presi come riferimento.
Dalle analisi è emerso che nelle vaschette con il kiwi ricoperto di:

  • alginato e con chitosano-C: c’è stato un picco di produzione di CO2 dopo solo 8 giorni di conservazione;
  • Aloe vera: si è preservata la consistenza delle fette anche dopo 11 giorni, non ci sono state perdite rilevanti di acido ascorbico e è stato evitato l’ingiallimento dovuto alla maturazione;
  • Aloe vera e chitosano-AC: si è limitata la proliferazione microbica ma il gusto ha subito delle modificazioni non gradevoli;
  • alginato: si è registrata una carica microbica superiore a quella delle fette di controllo.

Visti i risultati della ricerca, i ricercatori hanno concluso che il rivestimento migliore è quello costituito da Aloe vera al 5%.

Per saperne di più
PubMed
ScienceDirect

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La dieta mediterranea allunga la vita

A dicembre di quest’anno, la rivista “British Medical Journal” ha pubblicato uno studio statunitense sulla correlazione tra la dieta mediterranea e la longevità. Lo studio, svolto negli Stati Uniti, ha coinvolto 4.676 donne lavoranti presso l’ospedale “Brigham and Women’s Hospital” e la scuola “Harvard Medical School” a Boston.

Dalle ricerche effettuate è emersa una correlazione tra la maggiore lunghezza dei telomeri e un’alimentazione di tipo mediterraneo.
La dieta mediterranea è già nota per i suoi effetti benefici sulla salute, tra cui la diminuzione del rischio di malattie croniche, come quelle cardiache, e del cancro. Questo studio, invece, mette per la prima volta la dieta mediterranea in relazione con la longevità.
Le caratteristiche principali della dieta mediterranea sono date dalla presenza di:

  • alti quantitativi di: frutta, verdura, frutta secca a guscio, legumi, cereali, olio d’oliva
  • medi quantitativi di pesce
  • bassi quantitativi di: lipidi insaturi, formaggi, carne e pollame.

Il bioindicatore della longevità è rappresentato dalla lunghezza dei telomeri.
I telomeri sono sequenze ripetive di DNA che si trovano alla fine dei cromosomi eucariotici. I telomeri sono sottoposti ad attrito ogni volta che la cellula somatica si divide. La funzione dei telomeri è quella di prevenire la perdita di DNA genomico presente alla fine dei cromosomi lineari durante la divisione cellulare, proteggendone così l’integrità. Vista la naturale diminuzione della lunghezza dei telomeri con l’età, questo parametro si presta ad essere considerato come biomarcatore dell’invecchiamento. Pertanto, telomeri corti vengono associati ad una minore aspettativa di vita e un aumento nella probabilità di sviluppare malattie croniche collegabili all’età.
Studi precedenti hanno evidenziato come la velocità di accorciamento del telomero non dipenda solo dall’età anagrafica, ma esistano altri fattori che possono contribuire ad accelerarne o rallentarne l’usura. Ciascun individuo, infatti, presenta un personale stato di usura. Esiste, quindi, la possibilità di modificare la velocità di usura dei telomeri: fattori come obesità, fumo di sigaretta, e consumo di bevande zuccherate sono già stati collegati alla presenza di telomeri più corti, quindi a situazioni di usura più marcata.
I ricercatori hanno quindi analizzato e cercato una correlazione tra la lunghezza dei telomeri e gli stili di vita nonché la tipologia di alimentazione.
Tra tutte le diete, i ricercatori hanno dato priorità a quella mediterranea in quanto ricca di frutta, verdura e noci, fattori già noti per il loro potere antiossidante e anti-infiammatorio.

Lo studio si è svolto su donne di mezza età e in buona salute. Oltre alle analisi cromosomiche, si sono raccolti i dati realativi alle abitudini e stili di vita e al tipo di alimentazione. Per la raccolta di questi dati i ricercatori si sono avvalsi di questionari opportunamente compilati dalle persone oggetto dello studio.
Dai risultati raccolti si è visto che più la dieta era di tipo strettamente mediterraneo, maggiore risultava la lunghezza dei telomeri. In particolare si è visto che la dieta pesava molto di più di tutti gli altri fattori sulla lunghezza dei telomeri. Si sono quindi analizzate altre diete salutiste, ma nessuna ha evidenziato effetti così evidenti come la dieta mediterranea.

Per saperne di più:

British Medical Journal