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“Microcredito donna”: la campagna per lo sviluppo dell’Impresa al femminile

L'Ente Nazionale per il Microcredito (ENM) non è un'istituzione bancaria, né un ente erogatore, ma promuove fondi di garanzia attraverso accordi con altre istituzioni, indirizzando verso i canali adeguati a ottenere finanziamenti. Con la campagna "Riparti da te! Bella impresa essere donna" ha dato vita a un progetto per la creazione e il consolidamento di imprese tutte al femminile; una iniziativa per tutte le donne che vogliono ripartire da sé creando una propria impresa senza dover fornire garanzie reali alla banca o chiedere aiuto alla famiglia. Il microcredito può risolvere il problema dell'accesso al credito che da sempre penalizza le donne più degli uomini: tassi d'interesse maggiori, importi accordati inferiori e soprattutto richiesta di maggiori garanzie. Il prestito massimo garantito è di 25mila euro.

ENM, come si è detto, non è un ente erogatore, quindi non finanzia direttamente ma, dopo aver valutato il singolo progetto, indirizza la futura imprenditrice verso le soluzioni giuste.

È importante sapere che:

  • ENM è uno strumento che compensa il divario di genere esistente nell'accesso al credito tradizionale.
  • Promuove lo sviluppo di specifici modelli e strumenti di microcredito in un'ottica di genere.
  • Valuta la performance sociale dei programmi rivolti alle donne.
  • Rafforza i programmi che favoriscono la conciliazione lavoro e famiglia.
  • Sensibilizza gli operatori del credito.
  • Fornisce un'informazione sugli strumenti mirata al target femminile.
  • Incoraggia le reti di donne imprenditrici.

In tale contesto va sottolineato che il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha approvato per il 2013 il "Programma obiettivo per l'incremento e la qualificazione dell'occupazione femminile, mediante l'inserimento e il reinserimento nel mercato del lavoro, sviluppo e consolidamento di imprese femminili." Partecipando alle selezioni si potrà concorrere ai finanziamenti per la presentazione di progetti di azione positiva a favore del lavoro femminile e alla parità uomo/donna nei luoghi di lavoro.

Il Programma prevede due punti d'intervento:

  • occupazione e reinserimento lavorativo;
  • consolidamento d'impresa.

Relativamente al primo punto potranno presentare domanda, per ricevere i finanziamenti, i datori di lavoro interessati ad assumere in azienda neo dipendenti oppure a inserire donne inoccupate/disoccupate. Le azioni finanziabili sono costi di formazione e di mentoring/affiancamento on the job da parte di senior interni all'azienda. Le destinatarie degli interventi formativi dovranno essere, nel caso delle neo assunte, under 35, nel caso, invece, delle inoccupate/disoccupate, over 35.

Per quanto riguarda il consolidamento d'impresa, le destinatarie delle azioni sono Imprese femminili attive da almeno 2 anni, che verranno supportate per sviluppare nuovi prodotti e servizi attraverso varie iniziative e azioni formative.

Per informazioni si può contattare il ministero del Lavoro chiamando il numero verde 800 196 196 o scrivendo una e-mail a centrodicontatto@lavoro.gov.it.

Queste azioni a sostegno dell’impresa al femminile sono molto importanti e rispondenti a criteri di attualità. Basti pensare che uno studio della Commissione Europea, presentato lo scorso ottobre, ha evidenziato che le aziende che hanno un maggior numero di donne ai posti di comando sono più redditizie del 35% e assicurano ai propri azionisti il 34% in più di utili rispetto a imprese omologhe con prevalenza maschile.

Nello studio, in particolare, si fa riferimento alla scarsa occupazione delle donne nel settore digitale e si sostiene che una più ampia percentuale di presenza femminile nel comparto delle tecnologie dell'informazione potrebbe far registrare un incremento del PIL europeo di circa 9 miliardi di euro all'anno. 

Per saperne di più:

ENM pagina web

Microcredito donna

Studio CE, presenza femminile nelle professioni legate al digitale
 

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La nuova PAC verso una direzione sempre più GREEN

L’approvazione definitiva della nuova PAC è alle porte e la Commissione Europea si sta muovendo per raccogliere informazioni che saranno tenute in considerazione al fine di decidere i progetti da promuovere e finanziare. Tutti gli operatori del settore sono invitati a partecipare e a portare il proprio contributo. Nelle nuove linee guida del settimo Programma d’Azione per l’Ambiente è chiara l’intenzione di avviare l’Europa verso un futuro di prosperità e benessere, rispettando l’ambiente che ci circonda ed assecondandone i tempi. Di conseguenza, in tutti gli interventi futuri ci dovrà essere un’attenzione particolare e sistematica all’ambiente al fine di sostenere uno sviluppo sostenibile con un basso consumo di carbonio, salvaguardando la salute dei cittadini e dell’ambiente.

Gli interventi aperti in questo periodo che possono interessare gli operatori del settore agricolo sono tre:

  • la campagna di informazione “Abbiamo a cuore le nostre radici”;
  • la consultazione pubblica sulle nuove regole per gli aiuti statali al settore forestale e rurale;
  • la consultazione pubblica sul Piano di Azione Verde rivolto alle PMI.

L’azione “Abbiamo a cuore le nostre radici” è una campagna di informazione lanciata il 14/10/2013 con lo scopo di aumentare la consapevolezza sull’importanza dell’agricoltura nella vita di tutti i giorni e sul ruolo della PAC al suo sostegno. La campagna si svolgerà nel 2013-2014 in tutti gli stati membri con eventi, materiale audio-visivo e pubblicazioni on-line. Questa campagna vuole sensibilizzare la società sull’importanza del ruolo dell’agricoltore che non è solo colui che produce cibo, ma anche colui che mantiene le risorse naturali e preserva la vita rurale.

La campagna di consultazione pubblica riguarda le nuove regole sugli aiuti di stato al settore agricolo, forestale e rurale. È richiesta la partecipazione di tutti i cittadini, enti pubblici e privati.
Il regolamento corrente sull’esenzione del blocco sugli aiuti di stato garantisce la possibilità agli stati membri di elargire aiuti di stato al settore agricolo senza previa notifica alla Commissione. All’interno della nuova PAC dovrebbero essere inserite nuovamente le esenzioni per il settore agricolo, con però alcune modifiche, come l’inclusione del settore forestale e di PMI in aree rurali. L’intenzione è quella di snellire le pratiche burocratiche e velocizzare la disponibilità dei fondi da parte del beneficiario. L'obiettivo è modificare le regole per il primo luglio 2014
Il termine ultimo per partecipare alla consultazione pubblica è il 19 novembre 2013. Per partecipare cliccare qui.

La consultazione pubblica sul Piano di Azione Verde per le PMI richiede la partecipazione di tutti i cittadini, enti pubblici e privati sulle misure ritenute più opportune per il sostegno alle PMI che si muovono verso un miglior impiego delle risorse. La Commissione intende indagare su temi tecnici quali l’uso efficiente di energia, energia rinnovabile, acqua, risorse naturali, materiali di scarto e loro riciclaggio e, al tempo stesso, su quali siano gli attori in grado di aiutare le PMI in questo processo di conversione al “verde”.
L’obiettivo della consultazione è includere i risultati che emergeranno nel prossimo Piano di Azione Verde che apporterà dei cambiamenti strutturali ponendo un’attenzione particolare al tema dello sviluppo.
Il termine ultimo per partecipare alla consultazione pubblica è il 12 dicembre 2013. Per partecipare cliccare qui.

Per saperne di più:
Commissione Europea – Abbiamo a cuore le nostre radici
Cmmissione Europea – Consultazione aiuti di stato
Commissione Europea – Consultazione PMI

In allegato:
Link con BozzaAiutiDiStato