Terzo appuntamento a Padova di “Opificium musicae” con Alessandro Giulini

Venerdì 17 maggio 2024, ore 21
Santuario Madonna Pellegrina,
via G. Fabrici d’Acquapendente 60, Padova

Il terzo appuntamento, al Santuario Madonna Pellegrina, con Opificium musicae – la fabbrica della musica”   vedrà protagonista Alessandro Giulini, giovane organista milanese.

Per l’occasione Giulini si esibirà alla consolle dell’organo Mascioni-Leorin presentando un interessante e originale programma incentrato sul repertorio organistico tra la fine dell’Ottocento ed il primo Novecento, inserendo anche una trascrizione dalla celeberrima sinfonia n. 9 di A. Dvorak, “Dal nuovo Mondo”.
Musiche di A. Dvorak. F. Capocci, C. Franck, P. Whitlock, J. Cox Bridge, C.M. Widor.

La rassegna è organizzata dal Centro Organistico Padovano e realizzata con il Patrocinio del Comune  di Padova ed il contributo  dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova e la collaborazione di Asolo Musica nell’ambito del progetto Cantantibus OrganisCircuito Organistico Regionale. Con la collaborazione del Liceo musicale “C. Marchesi” ” – Padova, del Conservatorio “C. Pollini” – Padova, del Collegio universitario Don N. Mazza e della Associazione ITALIARMENIA per l’amicizia italo-armena.

Classe 1980, Giulini si è diplomato al conservatorio Bonporti di Trento. Fin da giovane è organista titolare di diverse chiese del milanese e del comasco. Dal 1997 al 2014 ha diretto il complesso corale “Don Cervini” di Senago, da lui stesso fondato. Dal 2001 al 2007 ha diretto il “Coro Alpino Lombardo” di Senago, prendendo parte a numerosi concerti e rassegne corali sia in Italia che all’estero, e con il quale ha inciso il cd intitolato “Alti Sospiri”. Nello stesso periodo ha studiato al conservatorio “Giuseppe Verdi” di Como prendendo parte attivamente alle produzioni da esso proposte tra cui “Orfeo” (Monteverdi), “Water music” (Haendel), “Gloria” (Vivaldi), in qualità di continuista all’organo e al cembalo, e avendo la possibilità di collaborare con artisti quali Paolo Beschi e Antonio Eros Negri.

L’ingresso è libero.

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