Antonio Di Chiro Il grano cresce di notte. Vita e pensiero di Henry D. Thoreau

Piano B Edizioni, Prato PO, pagine 250, euro 18,00.

ISBN 9788893711647

Il grano cresce di notte è un’inedita biografia filosofica che non si limita solo a illustrare le vicende e i punti salienti della vita di Thoreau, ma mette in luce il suo pensiero e la sua filosofia, discussa e indagata in base al Trascendentalismo americano che, insieme al suo maestro Emerson, contribuì a fondare.

Oggi Thoreau è considerato uno dei padri fondatori della letteratura americana, un messaggero dell’ecologia e dell’etica ambientale.

Benché sia stato un membro dell’Università di Harvard, con il cuore e con l’anima è andato molto lontano, immerso nelle scene della sua infanzia. “Quelle ore che avrebbero dovuto essere dedicate allo studio sono state spese passando al setaccio i boschi ed esplorando i laghi e i ruscelli”. Scrisse così di se stesso Henry D. Thoreau. Ammissione molto rilevante, quella del grande pensatore statunitense. Le sue parole presagiscono il futuro di camminatore solitario e amante appassionato della natura. In genere, misterioso e trascinante è il divagare del pensiero, un vagabondaggio interiore che ci porta a “rivedere” mentalmente paesaggi, luoghi naturali o scorci anche minimali del nostro passato, comunque, spazi. Rivedendo e ripercorrendo a distanza tante e tali lontananze, ci allontaniamo dal presente, divaghiamo.

Per Thoreau gli spazi di divagazione erano boschi e case d’infanzia.

Per tanti di noi non è diverso siamo in grado di tornare perlustrare nel pensiero rivedendo nel minimo dettaglio, le case della nostra infanzia, o altri spazi e luoghi che sono stati particolarmente significativi e importanti nel corso della vita. Basta chiudere gli occhi, concentrarsi profondamente, per tornare a vederli, quei luoghi. Dettagli di un roveto di more o del ribes rosso sotto il platano visitato costantemente da un pettirosso nel silenzio del mattino. Strumento mentale tra memoria e immaginazione analogo a quello della fantasia di un narratore. Emilio Salgari, si sa, non viaggiò mai, eppure mari e isole dei Caraibi gli stavano chiari davanti alla mente in maniera precisissima e infallibile. Il divagare è distrazione, è creazione, è risorsa, quando non salvezza. L’autore ci permette di scoprire un Thoreau fuori dalle etichette e ritrovarlo come pensatore e filosofo molto vicino a ciascuno di noi.

Alberta