forti e postazioni grande guerra

FORTI E POSTAZIONI DELLA GRANDE GUERRA

30 itinerari scelti in Pasubio, Altipiani-Otigara, Valsugana, Panarotta, Lagorai Occidentale, Val Cismon, Monte Grappa, Dolomiti Agordine, Tofane-Lagazuoi-Col di Lana, Lagorai Orientale-Passo Rollei


La storia e la memoria rivissuta contraddistinguono gli esseri umani dagli altri esseri viventi. Le celebrazioni che si susseguono a partire dal 2014 e continueranno fino al novembre del 2018, data in cui si ricorderà il centenario della fine del conflitto, servono a conservare la memoria e onorare le centinaia di migliaia di giovani, che, sotto diverse bandiere, hanno lasciato la loro vita per una causa spesso non compresa né condivisa. La Grande Guerra o la preparazione ad essa ha dato avvio alla costruzione di Forti e Postazioni di difesa davvero importanti per numero e per grandezza. Lo si capisce dal sottotitolo come gran parte delle Dolomiti, dell’asiaghese e del cadorino siano protagonisti di questo processo che ha pesato dal punto di vista dell’impatto ambientale e che, attualmente, grazie al recupero, sta diventando un vasto museo all’aperto che permette un ricordo attivo perché i 30 itinerari sono facilmente raggiungibili e riconoscibili ma soprattutto perché ciascun itinerario riporta sintesi storica degli avvenimenti ivi accaduti: la vacuità delle fatiche, le offensive e le controffensive, gli errori strategici o ancor peggio l’assenza di strategie con cui si mandavano allo sbaraglio e senza copertura difensiva soldati da entrambe le parti.

Ciascun itinerario riporta i dati essenziali quali accesso, difficoltà, dislivello, tempi di percorrenza, punti di appoggio e cartografia. Un testo di storia che accompagna l’escursionista in un sacrario tra le montagne più belle e sofferte. Alberta Vittadello