COPERTINA_GIARDINI

Giardini storici, verità e finzione. Letture critiche dei modelli storici nel paesaggio dei secoli XX e XXI

 


Il volume è dedicato al professore Lionello Puppi, scrivono nella prefazione Luigi Latini e Simonetta Zanon che hanno sentito l’obbligo morale di mantenere in vita, perché continui a essere propositivo, il dibattito sul paesaggio contemporaneo cui tanto Puppi teneva.
Pubblicato nel febbraio 2021, il libro si rifà sia ad alcuni lavori recenti di ricerca e sperimentazione, voluti dalla Fondazione Benetton, sia ai temi delle due “Giornate internazionali di studio sul paesaggio 2019” organizzate dalla stessa Fondazione Benetton Studi e Ricerche: “Il gioco delle riproduzioni. Autenticità, uso e migrazioni di modelli e documenti storici, copie”, ed “Esercizi di lettura critica. Esempi dal ventesimo secolo al panorama attuale”. Il titolo delle giornate di studio spiega quello del presente volume, che percorre un viaggio critico tra verità e finzione dei modelli storici nel paesaggio dei secoli XX e XXI. Il volume esamina le realizzazioni dei giardini a seconda della concezione geografica, filosofica e storica del tempo, delle mode, visioni e interpretazioni degli artisti, da quelli che congelando il passato hanno riprodotto pure copie; alle realizzazioni frutto di un interscambio creativo tra passato e presente, tradizione ed evoluzione; agli artisti che nella ricostruzione di alcuni giardini storici sono stati influenzati da visione erronea a causa di descrizioni pittoriche o letterarie non attendibili. Segnaliamo l’interessante contributo di José Tito Rojo in “Felice immaginario. Fantasie nei giardini dell’Alhambra”.
Il viaggio prosegue tra paesaggi italiani e paesaggi stranieri, europei e non; si sofferma sulla fortuna del giardino italiano riflettendo su invenzioni, copie, influenze. Utile l’excursus di Vincenzo Cazzato in: “Verità e finzione nel giardino italiano del Novecento: progetti, modelli, realizzazioni”. In "Evoluzione e invenzione nel Paesaggio Nord est – Italia”, Giuseppe Rallo e Simonetta Zanon danno una interpretazione critica del paesaggio di Villa Farsetti a Santa Maria di Sala (VE); Francesco Vallerani in “Eredità palladiana e nuovi paesaggi…” partendo da autori contemporanei a lui cari sull’eredità veneta palladiana lamenta il localismo vandalico del paesaggio Veneto, ricordando le preoccupazioni e le battaglie per la salvaguardia del territorio di Giuseppe Mazzotti, molto attivo già nella prima metà del Novecento presso l’Ente Turismo di Treviso, indiscusso portavoce dei cittadini sensibili agli armoniosi localismi del paesaggio veneto.
In “Il Parco di Miramare a Trieste, tra realtà e finzione” Annachiara Vendramin ci racconta fortuna, abbandoni e rinascite che hanno accompagnato la storia di questo parco artificiale. Voluto come sua dimora familiare sul promontorio di Grignano a picco sul mare dall’arciduca d’Austria Massimiliano d’Asburgo, fratello dell’imperatore d’Austria Francesco Giuseppe, vi si realizzò la sintesi del conflitto tra la celebrazione del suo ideatore e l’esaltazione della componente naturalistica, grazie proprio alla passione e alle conoscenze botaniche di Massimiliano. Nell’ultima parte, “La rilettura del giardino storico e i paesaggi europei”, gli esempi di alcuni giardini tra cui “La breve vita di un giardino moderno” di Luigi Latini su villa Theobald a Colonia.
Una pubblicazione importante, rigorosa dal punto di vista scientifico, ma interessante non solo per gli addetti a ai lavori.

Etta Artale