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La Grande Guerra sul Fronte dolomitico

Le Dolomiti, dichiarate patrimonio dell’UNESCO nel 2009, spettacolo potente e straordinario, sono state teatro e palcoscenico di azioni di guerra cruente ed eroiche da parte degli eserciti nemici durante la Grande Guerra. Questo volume attraverso foto in bianco e nero dell’epoca e testi – testimonianza fornisce al lettore quadri della vita al fronte vissuta a “fil di cielo” da uomini e ragazzi provenienti da tutta Italia: cornice stupenda che diviene testimone fredda e straordinaria di sacrifici e fatiche non comparabili.

L’autrice ripercorre le tappe dolomitiche della Grande Guerra partendo dalla dorsale Carnica Occidentale con la descrizione dei combattimenti del Monte Rosso, soffermandosi alla presa del Passo della Sentinella, ampia finestra sull’alta Pusteria; e le fatiche degli alpini diventano le fatiche del lettore e dell’escursionista che raggiunge il passo, ora quasi un altare, più emozionato che stanco, preso dallo spettacolo naturale quasi inaspettato e dalle croci e lapidi che accompagnano ogni passo.

Dall’inizio del conflitto (24 maggio 1915) alla fine di giugno il passo era terra di nessuno, finché una pattuglia austriaca guidata da Sepp Innerkofler e inviata in esplorazione ebbe un breve scontro a fuoco con una pattuglia italiana risalita dal versante italiano della Valgrande. Gli italiani infatti mandavano spesso pattuglie a presidiare il passo durante il giorno, per poi scendere alla sera. Compreso il pericolo, il 4 luglio gli austriaci lo occuparono stabilmente, assieme alla cresta sommitale della Croda Rossa. Ecco che la conquista del passo diventò fondamentale per gli italiani: tra agosto e settembre 1915 vennero effettuati tre attacchi che però fallirono, anche a causa della scarsa conoscenza dei luoghi. E i soldati si preparavano ad affrontare il primo inverno di guerra e a far conoscenza con un nemico comune ad entrambi gli schieramenti: la morte bianca. Le slavine infatti fecero più morti dei combattimenti in quel primo inverno di guerra.

Il testo offre al lettore, attraverso storie ed episodi, un quadro della vita al fronte. Uomini e Montagne uniti in un binomio unico che prende spessore nei ricordi che affiorano spesso inattesi come le fotografie, dagherrotipi sbiaditi e inediti, e il foglio di congedo illimitato di Da Vià Aurelio Giovanni di Domegge di Cadore, "Mascabrone" di Cima Undici e per caso protagonista di una delle vicende più narrate e discusse del fronte dolomitico: la conquista italiana del Passo della Sentinella.

Nomi, uomini, ragazzi, soldati, ma tutti uniti – alla fine – dai colori sublimi delle albe e dei tramonti delle impareggiabili Dolomiti.

Da leggere tutto per portarci alla conclusione che tutti quei soldati, tutti quegli uomini aspettano la nostra attenzione, e meritano la nostra memoria.

(A. V.)