L’uccisione dei propri simili di Konrad Lorenz
L’uccisione dei propri simili
Autore Konrad Lorenz
Editore: Piano B
Data di Pubblicazione: Agosto 2024
Genere: scienze zoologiche
Pagine: 120
ISBN 9788893711791
Prezzo di copertina € 16.00
Un’immagine di copertina molto evocativa: Artemisia Gentileschi dipinge il volto di Giaele quasi ispirato mentre uccide nel sonno Sisara conficcandogli un picchetto nella tempia. Protagonista dell’uccisione è una donna, nella bibbia ci sono altre donne che uccidono anche se, nelle guerre dichiarate, sono i maschi a occuparsi in modo cruento del nemico.
Violenza Intraspecifica è il tema di questo saggio del premio Nobel e fondatore dell’etologia Konrad Lorenz. Autore di bestseller come L’anello di Re Salomone, l’Uomo incontrò il cane e L’altra faccia dello specchio.
Si tratta di articoli inediti scritti tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli Ottanta del novecento, quando stava affiorando senza ombra di dubbio l’impatto devastante delle attività umane negli equilibri ambientali.
È noto da tempo che nei sistemi organici evoluti in modo naturale “tutto è in rapporto con tutto” un rapporto reciproco di cause ed effetti, azioni e reazioni che nel loro insieme costituiscono un sistema di “regolarità” tale da conservare il sistema stesso. L’essere umano è capace di astrazione e di fare collegamenti tra natura, scienze matematiche e ingegneristiche. È in grado di individuare circuiti regolatori essenziali per il funzionamento di macchine dalle più semplici alle più complesse. La biologia si è servita e si serve di tali metodi di ricerca, mettendo in evidenza che nei sistemi naturali di ordine superiore il rapporto strutturale di ciascuna parte è intimamente connesso al tutto. L’autore riporta esempi di diversi equilibri naturali a partire dai pesci, in particolare i ciclidi che vengono studiati con attenzione soprattutto nei loro rapporti interpersonali per la salvaguardia della specie. Molto interessanti sono le descrizioni del comportamento di difesa della prole e dell’approccio sessuale. Esempi di questa capacità di rapportarsi tra individui della stessa specie, l’etologo, ne porta tantissimi, dagli insetti, agli uccelli, ai mammiferi. Un esempio di mammiferi ungulati Artiodattili allo stato libero lo conferma. I cervidi si incontrano si scontrano, si affrontano per la supremazia del branco e la conquista della femmina ma non arrivano mai a procurare ferite mortali. Il più debole riconosce l’autorità del più forte e si ritrae.
Osserviamo il comportamento umano nei confronti dell’equilibrio ambientale, il singolo contadino, ha la massima attenzione nel restituire all’ambiente ciò che ha tolto/sfruttato mettendo in essere metodi di coltivazione rispettose dell’equilibrio. Così non è nella produzione su larga scala dove conta la quantità massima di prodotto ottenibile! E allora si parte con lo sterminio di massa di insetti dannosi, nessuno si fa carico del fatto che quegli insetti erano cibo di uccelli che si trovano ad essere sterminati da altri predatori, rompendo la catena di regolarità naturale. Il pensiero astratto/concettuale radice e fondamento di tutte le capacità che elevano l’uomo al di sopra degli altri esseri viventi, gli conferisce il potere sulla natura, come nessuna creatura prima di lui.
Legato al tema della supremazia va sottolineato che l’uomo adotta, e attualmente, ne abbiamo più che mai delle tragiche evidenze, l’impulso non riscontrabile in natura, dell’aggressività interspecifica. Uomo contro uomo per la supremazia di un territorio e delle sue risorse. Si tratta di un comportamento antico forse quanto i Sapiens, riscontrabile ancora tra le diverse tribù indigene dell’Africa, in Papua Nuova Guinea, attuato, tuttavia, con mezzi limitatamente distruttivi. I conflitti attuali hanno dimensioni planetarie. Si procede per eliminare il “nemico” e avere la supremazia.
In questi articoli Lorenz illustra le connessioni tra l’evoluzione degli animali e dell’uomo, l’intreccio tra le basi naturali e quelle culturali dell’evoluzione umana e delle civiltà. Mette in evidenza gli errori e, soprattutto, la cecità che sembra spingere l’umanità verso la più tragica delle alternative: il proprio annullamento o la propria involuzione. Le tesi di questo libro, nonostante siano state scritte circa quarant’anni anni fa, si fanno incredibilmente più attuali e pregnanti col passare del tempo. La voce di Lorenz, grazie a uno stile chiaro e al rigore tipico dello scienziato, resta una delle più autorevoli e acute dei nostri tempi per capire le pulsioni profonde della natura umana e il modo in cui potremo arginare la sua parte più distruttiva.
Alberta