Le sfide di Marte

Storie di esplorazione di un pianeta difficile
di Paolo Ferri

Raffaello Cortina editore, Milano 2023, pagine 279, ill. a colori
ISBN: 978-88-3285-528-9
Temi: Scienza e idee. Collana fondata da Giulio Giorello
€ 22,00

Ruotare nell’orbita marziana e magari ammartare, fa parte dell’immaginario collettivo solleticato dalla fantascienza e dall’idea del “Marziano” come possibile abitante del nostro pianeta vicino.
Il mondo scientifico fin dall’inizio dell’era spaziale, si è dato come obiettivo l’esplorazione del Sistema solare, in particolare di Marte la cui superficie rossa di ruggine, ossido di ferro, indica la presenza di elementi simili ad alcuni presenti sul nostro pianeta. Ma arrivarci non è così semplice! Molto centrato quindi il titolo del Saggio dal quale si capisce quanto Marte metta alla prova l’ingegno umano. E’ così piccolo, così rosso, così vicino ma si muove in modo particolare e inaspettato che complica davvero entrare nella sua orbita e soprattutto arrivare sulla sua superficie.
Ferri narra quanto vissuto in prima persona con le missioni europee verso Marte, come capo del dipartimento di operazioni spaziali dell’agenzia ESA e responsabile per diverse missioni tra cui Rosetta e Mars Express, lanciata nel 2003. Non mancano quindi gli aneddoti privati, attraverso i quali il lettore rivive le emozioni, i successi e i fallimenti sperimentati nelle sale controllo sulla Terra dove si pilotano le sonde spaziali a centinaia di milioni di chilometri di distanza. Racconta, come esempio, le vacanze natalizie passate a riposizionare i pannelli d’alimentazione verso il Sole, deviati da violente ondate di vento.
Importante l’esperienza in particolare con Mars Express. Questa sonda nasce con il “riutilizzo” di componenti e software già previsti da Rosetta, in modo da riuscire a progettare una missione “a basso costo”. Ben presto però, le sfide tecniche che la sonda presenta ai vari team a Terra, grazie alle mille soluzioni trovate dagli ingegneri dell’ESA, diventa un enorme successo. Una sonda progettata per durare tre anni, che ancora oggi, dopo vent’anni, è attiva e produce risultati.
Oltre a fornire al lettore informazioni dettagliate sulle missioni internazionali a partire dalla NASA, mette l’accento sulla necessità di finanziamenti adeguati per proseguire le attività di ESA.
La domanda che si pongono i ricercatori e gli studiosi, ma anche il comune abitante della Terra, è perché andare proprio su Marte? Nel saggio l’autore dà spazio alla visione di diversi studiosi. I planetologi ricercano su Marte analogie con il nostro pianeta. Avere una conoscenza diretta permetterebbe di speculare anche sugli esopianeti, quei corpi celesti che ruotano intorno a una stella al di fuori del nostro sistema solare ma con situazioni simili alla Terra e quindi definiti abitabili. Stessa comparazione fanno gli esobiologi sempre alla ricerca di tracce di possibili forme di vita a partire dalla constatazione che “dove c’è acqua c’è vita” e di acqua su Marte ce n’è in diversi stati fisici. Constata la difficoltà di arrivare su Marte, gli esobiologi rivolgono le loro attenzioni anche alle lune di Giove dove l’acqua non manca di certo; sotto calotte di ghiaccio si nasconde acqua liquida. E proprio nel 2023, ESA invierà la sonda Juice verso Giove.
Ma non tutti gli studiosi si accontentano di sonde e robot, l’essenza dell’esplorazione è umana, quindi qualcuno vuole lasciare l’impronta umana sul suolo marziano, come tornare sulla Luna, ambizione di alcuni stati in primis l’America. E non va dimenticato che alcuni facoltosi privati possono permettersi di essere visionari preconizzando una “colonizzazione” di queste diverse realtà planetarie.
Il percorso è lungo ma di certo i Sapiens non si fermano davanti alle sfide, meglio se sono sfide giocate insieme attraverso la collaborazione e la condivisione di strumenti metodi e obiettivi.

Alberta Vittadello