Pensare come le montagne
Forse da qualche decennio la nostra vita è dominata da una forma di “incontinenza” in tutti i settori: fagocitiamo cibi e diete, informazione e disinformazione, farmaci convenzionali e rimedi naturali per diminuire gli effetti dei primi. In tutti i settori manca il tempo o la pratica per approfondire quanto ci accade intorno e quanto fa parte del nostro vissuto. Siamo abituati a farci scorrere sopra le notizie e le esperienze senza “fermarci”. È questo forse il senso del titolo: le montagne ci sembrano ferme ma continuano a crescere e a decrescere nel perenne ciclo delle rocce che si compie in milioni di anni. Forse solo nella bizzarra dinamica dell’evoluzione umana non è stato contemplato il tempo della riflessione della sosta! I due autori, di diversa esperienza e preparazione, si cimentano in una prova di “lentezza” per aiutare il lettore ad assimilare quanto ci accade intorno ma soprattutto quanto accade per colpa nostra. Si tratta di un manuale teorico-pratico suddiviso in due parti: nella prima parte viene analizzata la realtà italiana e mondiale considerata sotto diversi aspetti come l’ambiente, la salute, l’alimentazione, la tecnologia, il potere. E il lettore si trova di fronte a riflessioni che difficilmente possono lasciare indifferenti perché stigmatizzano quanto molti di noi già pensano: che il cambiamento deve partire da ciascuno di noi per la parte che gli compete.
Nella seconda parte il testo diviene un manuale pratico che conduce il lettore a fare scelte pratiche di vita quotidiana: nello stile alimentare, nel nostro approccio alla salute, sugli aspetti educativi e didattici che marcano i primi anni di vita dei cittadini (la scuola), nel lavoro che contraddistingue quarant’anni e oltre della nostra esistenza. Quello che in qualche modo permette di concludere con un messaggio positivo è il fermento, percepibile nei paesi più sviluppati, dove si costituiscono quotidianamente gruppi di cittadini che mostrano la loro consapevolezza della necessità di cambiare lo stile individuale e collettivo di vita. Dagli acquisti solidali, all’uso delle energie rinnovabili sempre più diffuso. Gli autori sono entrambi impegnati nel campo ambientale e diffondono la cultura della decrescita da qualche anno. (Alberta Vittadello)