Pensare come ua montagna

Pensare come una montagna

Titolo in inglese A Sand County Almanac 
 


A settant'anni dalla pubblicazione in lingua inglese, esce la versione integrale, tradotta in italiano da Andrea Roveda, quello che viene considerato un manifesto dell’ambientalismo. Il titolo in italiano, “Pensare come una montagna”, è ripreso da un saggio dell’autore scritto dopo una battuta di caccia al lupo quando era opinione comune che abbattere i predatori naturali aumentasse la selvaggina a disposizione del predatore uomo. L’autore mette l’accento sulla necessità per l’essere umano di creare un rapporto responsabile con l’ambiente in cui vive, a svestirsi dei panni del padrone della terra e a pensare come una montagna. Un’esortazione, rivolta all’uomo contemporaneo a superare il punto di vista antropocentrico e contemplare la natura e le creature che vivono in equilibrio con essa. Descrivendo la terra intorno alla propria casa nella contea di Sauk, nel Wisconsin, Leopold sostiene la necessità per la civiltà umana di sviluppare una vera e propria etica della terra. L’autore legge i segni della natura, il susseguirsi delle stagioni e il conseguente adattamento dei protagonisti dell’ecosistema: la neve per il topolino è un riparo, potrà vivere sotto il manto nascosto ai predatori, per la volpe quel manto significa assenza di cibo. Per l’abete la neve è un annuncio delle zuffe di mezzanotte che lasciano tracce di sangue e diventano cibo per il coyote. Una radura nel bosco è il palcoscenico per le curiose danze della beccaccia maschio che sceglie l’ora prima del tramonto per esibirsi in suoni gutturali e ritmici, bizzarri per gli umani ma comprensibili messaggi d’amore per la sua compagna. Ciascuno di questi comportamenti risponde a bioritmi precisi mentre le azioni umane determinano cambiamenti che rispondono a esigenze di sviluppo condizionate da aspetti economici che non tengono conto dell’impatto nell’ecosistema.
Il libro si dipana tra le esperienze dell’autore in diversi ambienti e stagioni. Descrizioni che diventano narrazioni mantenendo l’esplicito messaggio della necessità di rispettare il comportamento naturale di tutti i protagonisti predatori, prede, grandi alberi e montagne che non sono solo spettatori. Al lettore del XXI secolo richiama un equilibrio ormai perduto: infatti, il progresso inteso come necessità di modificare ambienti e paesaggi, sta costando a tutto il pianeta un cambiamento così profondo che quanto descritto dall’autore 70 anni fa è oggi tristemente anacronistico oppure esperienza di nicchia. Resta il valore di testimonianze dirette dei comportamenti di protagonisti visibili solo a occhi attenti, pazienti e lenti nel cogliere, ad esempio, l’armonia di canti e gorgheggi prima dell’alba. Il testo si legge quindi come un’interessante e dettagliata narrazione naturalistica oltre che essere un messaggio volto a promuovere il rispetto dell’ecosistema e la sostenibilità ambientale.

Alberta Vittadello