Balzano Resto qui

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Collana supercoralli

L'autore ha vinto il premio Mario Rigoni Stern 2019 per la letteratura multilingue delle Alpi


La storia drammatica di Trina protagonista del romanzo, e della sua famiglia, si colloca tra le vicende di Curon Venosta e l’Alto Adige – Süd Tirolo a partire dai primi anni del fascismo che italianizza i nomi, vieta di parlare e insegnare tedesco, impone coprifuochi e adunate; il nazismo che divide la popolazione, per cui i favorevoli al Reich passano i confini considerando Hitler il salvatore, mentre gli altri restano saldamente ancorati alla loro terra; fino, e soprattutto, agli eventi del dopoguerra con la storia della diga che sommergerà Curon e cambierà l’aspetto di tutto il territorio, sottraendo la terra all’agricoltura e all’allevamento, spazzando via case e masi. La vicenda frutto di invenzione, di Trina e della sua famiglia, voce narrante Trina, serve da filtro per rievocare la Storia con la s maiuscola, dice l'autore, e per parlare di incuria, di confini, di violenza del potere, dell'importanza e dell'impotenza della parola. Senza lo studio, la ricerca, la documentazione che hanno portato a questo libro, "il campanile che sembra galleggiare nell'acqua mi avrebbe lasciato a bocca aperta… e poi come tutti, sarei andato via". Il linguaggio del libro è semplice, ma denso e pregnante al tempo stesso. Far raccontare alla protagonista la storia tragica della propria famiglia è un espediente felice per coinvolgere il lettore. La commozione prende chi quelle vicende storiche le ha vissute in prima persona in quei luoghi o non, e chi le sente raccontare.

E. Artale