I. 3. 1 L’effetto dei microrganismi

Un suolo attivo contiene una popolazione microbica dalla varia composizione. Vi si trova tra l’altro un tessuto micoso che ricopre tanto le radici secondarie delle piante che le particelle argillose del suolo, così che il contatto tra le piante ed il suolo è intensificato. Le informazioni passano meglio dalle piante verso i microrganismi del suolo, con l’aiuto di sostanze portatrici (acidi organici, diversi zuccheri, ecc.). Questi microrganismi elaborano le sostanze nutritive necessarie decomponendo la materia organica del suolo. La pianta può meglio assimilare i nutrienti ed è più sana. In contemporanea si sviluppa una forza immunitaria indotta tramite il suolo che comporta un migliore stato di salute e una maggiore resistenza contro le infezioni da funghi e altri parassiti. Piante sane producono dei frutti più saporiti e si conservano più a lungo.

La presenza di microrganismi sull’apparato radicale (micorrize) fa si che in caso di forte temporale, l’acqua piovana penetri più rapidamente nel suolo e nel caso di aridità il suolo risulta capace di trattenere meglio l’acqua. In questo modo si secca meno rapidamente e rimane coperto di vegetazione anche dopo un lungo periodo senza precipitazioni, fornendo dunque un rendimento più elevato.
Inoltre, questo tipo di suolo è in grado di impedire alle particelle argillose di unirsi insieme e di tappare così il suolo. Il rischio di un intasamento eccessivo e di erosione è in tal modo ridotto grazie ad una rivitalizzazione del suolo.


vai a  Indice generale