4.5.2. Progetto ENDURE


 

Questo progetto ha portato alla creazione di una rete formata da enti di ricerca e istituti con interesse nel controllo integrato, in particolare per fornire informazioni, strumenti e servizi per i ricercatori, tecnici e consulenti, decisori politici e educatori interessati alla difesa integrata delle colture. A conclusione del progetto realizzato con fondi europei nel 2010, il progetto ha continuato con ad operare tramite l’autofinanziamento. Al momento partecipano 15 partner europei, aderiscono per l’Italia il CNR e la Scuola Superiore di Sant’Anna.
Il progetto riconosce la centralità dello scambio di informazioni, per cui sul sito sono disponibili documenti provenienti da tutto il mondo scientifico, da altri progetti ed eventi.
I dati sono inseriti in una data base consultabile all’interno di ENDURE Information Centre (Centro d’Informazione di ENDURE). 

I risultati ottenuti all’interno del progetto PURE sono anch’essi visibili sul sito, in particolare i manuali messi a punto all’interno del progetto e a disposizione dell’utente. Questi manuali sono completi di analisi dei costi e integrano nei risultati le simulazioni attenute tramite nuovi modelli matematici sviluppati ad hoc in grado di effettuare previsioni sullo sviluppo della colonia di infestanti.

Sul sito è inoltre possibile ricercare una combinazione tra coltura/organismi nocivi o malattie e paese di origine. I risultati della ricerca offrono una selezione di misure di prevenzione di qualità europea (European Best Practices) con validati interventi di Integrated Pest Management (IPM), controllo chimico dei parassiti e delle malattie così come le alternative non chimiche, come misure di controllo biologico.

 

4.5.1. Progetto PURE

 Questo progetto è nato con lo scopo di trovare e diffondere soluzioni di facile realizzazione e gestione, applicabili in diversi contesti, con una visione su duplice scala (nazionale e regionale) in un contesto di agricoltura sostenibile a basso impatto ambientale, con attenzione alla salute umana e alla qualità dei prodotti.

All’interno del progetto PURE vengono studiati modelli matematici in grado di ben simulare l’andamento della popolazione e la sua diffusione a livello regionale e nazionale, e vengono messe a punto tecnologie innovative per il monitoraggio delle infestanti, per il controllo biologico nell’ottica dell’IPM e per l’applicazione dei prodotti seguendo i principi dell’agricoltura di precisione.
Oggetto di studio del progetto sono appezzamenti agricoli con colture di tipo annuale o orticolo in pieno campo, perenni e protette.

I modelli matematici attualmente a disposizione sono buoni, ma la ricerca mira ad arrivare ad un modello il più reale possibile, ovvero capace di prendere in considerazione la genetica e la dinamica della popolazione di insetti infestanti, la biologia degli insetti infestanti e delle colture target, e i possibili danni che le colture possono subire. Il sistema messo a punto all’interno del progetto prevede il monitoraggio e l’analisi dei dati che sono quindi elaborati da un modello matematico, e quindi vengono fornite le soluzioni che vanno dal controllo biologico all’applicazione di fitofarmaci in modo selettivo e controllato.
Per il monitoraggio vengono impiegati campionatori d’aria e sensori ottici in modo da monitorare ampie aree geografiche e al tempo stesso dare informazioni su aree piccole, anche inferiori al m2.

Per il controllo biologico sono state messe a punto delle tecniche nuove per disturbare la fase di accoppiamento. In particolare, sono stati messi a punto degli emettitori di vibrazioni non udibili all’orecchio umano ma disturbanti a livello dell’accoppiamento, e delle trappole di ferormoni capaci di emettere odori sempre non percepiti dagli esseri umani, ma che alterano la percezione degli insetti Tuta.
Per la dispersione degli spray sono stati sviluppati degli spruzzatori ad hoc in grado di disperdere il prodotto solo dove è necessario. Sono delle attrezzature di precisione in grado di applicare il giusto quantitativo di prodotto al posto giusto.

Le prove sono state fatte su grano, mais e vigne ma sono applicabili anche su orticole, pomodori e alberi da frutto. Al momento sono disponibili solo i prototipi. La commercializzazione è prevista a breve.
Il progetto PURE, coordinato dall’Istituto Nazionale Francese per la Ricerca in Agricoltura (INRA), vede la partecipazione dell’Italia con l’Istituto Agrario di San Michele all’Adige.

Paesi partecipanti al progetto PURE

 

 

4.5. I progetti europei

Per una corretta conoscenza, diffusione e implementazione di nuove pratiche agronomiche è necessario creare una sinergia tra il mondo della ricerca e gli imprenditori agricoli. La ricerca infatti è essenziale per trovare soluzioni integrate, ovvero che coinvolgano tecniche biologiche, genetiche e agronomiche al fine di sconfiggere parassiti (erbacce, batteri, virus, insetti e funghi) per arrivare ad una limitazione nell’uso di pesticidi.

Gli operatori del settore devono essere coinvolti non solo in quanto semplici implementatori delle nuove pratiche, ma anche come interlocutore base al fine di sviluppare pratiche effettivamente praticabili sul campo.
L’Unione Europea finanzia diversi progetti proprio con lo scopo di aiutare la collaborazione tra i vari attori e la diffusione dei risultati.
Tra i progetti di maggior portata citiamo:

  • Progetto PURE: innovative crop protection for sustainable agriculture (protezioni colturali innovative per un’agricoltura sostenibile);
  • Progetto ENDURE: diversifing crop protection (diversificare la protezione delle colture).