4.1.3 . Il monitoraggio dei parassiti

Il monitoraggio permette di valutare la presenza sulle colture di organismi dannosi. Il monitoraggio è un’operazione fondamentale per accertare la presenza e la dinamica di popolazione dei parassiti (insetti, acari, funghi, ecc.) e dei loro nemici naturali (predatori, parassitoidi, ecc.). Il controllo consente di individuare:

  • la comparsa di organismi dannosi sulla coltura;
  • il momento in cui introdurre gli organismi utili (attivazione del controllo biologico);
  • il momento in cui effettuare un eventuale trattamento antiparassitario (attivazione del controllo diretto);
  • il momento in cui attivare misure correttive o soluzioni alternative alla tecnica di controllo impiegata fino a quel momento (cambio di strategia);
  • se riferito al clima, il monitoraggio consente di verificare se le condizioni di temperatura ed umidità dell’aria presenti nell’ambiente colturale sono favorevoli o meno all’attività degli organismi dannosi e dei loro nemici.

Trappola per il monitoraggio della SWD (Spotted Wing Drosophila)
Fonte: Horticultural Development Company

 

 

4.1.2. Il contenimento fisico

La prevenzione dai rischi di attacco di insetti e acari nelle serre è fattibile grazie a dei mezzi fisici quali:

  • reti anti-insetto;
  • strutture in sovrapessione;
  • sistemi di raffreddamento/riscaldamento.

Reti anti-insetto

Le reti anti-insetto affinché possano svolgere la loro azione in modo ottimale devono essere installate avendo cura di prestare attenzione ai seguenti fattori variabili a seconda delle esigenze: la fittezza (densità di fili), la qualità del materiale, la tecnica di tessitura e le modalità di installazione. L’applicazione delle reti anche in pieno campo è talvolta possibile come nella coltura dello zucchino, molto sensibile alle virosi veicolate da insetti, può crescere sotto tessuto-non tessuto e venire scoperto solo in fase di raccolta.

Serre chiuse

Nelle serre oltre alla rete si può impiegare la tipologia di “serra chiusa”: la struttura è in sovra-pressione, quindi l’accesso di insetti o acari dalle uniche finestrelle di compensazione, protette da fitte reti, è assai scarso o nullo.

Esempio di serra chiusa ad alta automazione ed efficienza
Crediti immagine: Terra e Vita

 

Sistemi di raffreddamento/riscaldamento

Altri mezzi fisici di contenimento in serra sono rappresentati dai sistemi di riscaldamento e raffreddamento (ventilazione naturale o forzata, cooling e fog system, ecc.). Entrambi hanno lo scopo sia di mantenere i valori di temperatura ideali per lo sviluppo delle colture, tanto in inverno che in estate, ma anche di controllare le malattie crittogamiche, notoriamente indotte da valori di umidità relativa alti e persistenti.

Esempio di un sistema di condizionamento interno ad una serra
Crediti immagine: Silvio Fritegotto

In una serra di alto volume, dotata di adeguate aperture di ventilazione e di impianti di climatizzazione ben dimensionati e gestiti da computer climatici, è oggi concretamente possibile azzerare l’uso di anti-crittogamici di sintesi. Anche in serre mediterranee passive, ma ben gestite, è possibile ridurli fortemente. L’esperienza dimostra che almeno metà dei trattamenti oggi mediamente effettuati in serra sono come minimo inutili, se non spesso dannosi.

 

4.1.1. La cura del suolo

È molto importante evitare che il suolo si infetti. Esistono diverse pratiche che si possono applicare per prevenire l’insorgenza di virus e malattie fungine radicali, ma anche batteriosi, verso le quali la resistenza genetica è spesso assai scarsa. Queste pratiche includono:

  • La rimozione dei residui colturali a fine ciclo (e loro distruzione o allontanamento dal sito di coltivazione);
  • La disinfezione degli strumenti di lavoro;
  • L’accesso con abiti e calzature puliti.