4.3. Pulizia in stalla

Ci sono robot in grado di mantenere la stalla pulita, sensori che regolano la luce in modo da mantenere un livello di illuminazione ottimale e altri robot che spingono il foraggio in modo che sia sempre fruibile dalle vacche. La stalle automatizzate permettono all’allevatore di svolgere tutte le mansioni con pochissimo personale.

Un esempio è fornito dalla ditta Lely che offre automazioni di tutti i tipi per una stalla ipertecnologica.

Nella stalla tecnologica le bovine sono libere di muoversi. Sensori sulla bovina e ambientali permettono di tenere sotto controllo ogni singolo capo. 

Robot maggiordomi sono in grado di tenere pulita la stalla grazie anche alla particolare tipologia del pavimento.

L’allattatrice automatica provvede ai fabbisogni del vitello senza gravare sulla bovina adulta.

Altri robot si occupano del foraggio, altri della pulizia o del benessere dello bovine.

 

 

4.2. L’automazione delle analisi

Esistono dei dispositivi creati appositamente per analizzare in automatico il latte. Da queste analisi si ottengono informazioni sullo stato di salute delle vacche.
Piccoli campioni di latte vengono prelevati da ogni posta di mungitura o dal robot e quindi vengono inviati ad un’unità di analisi. Quest’ultima può essere in grado di misurare la concentrazione di:

  • progesterone
  • BHB
  • LDH
  • urea.

I risultati vengono quindi inviati al computer e inseriti nel software di gestione aziendale.
I quattro parametri sopra citati aiutano nella gestione della stalla in quanto:

  • la quantità di progesterone presente nel latte è proporzionale a quello presente nel sangue della vacca e quindi analizzandone la quantità è possibile avere indicazioni abbastanza precise su quando l’animale sia in estro e quindi procedere a una eventuale fecondazione. L’assenza di periodi di estro può essere indice di cisti follicolari e luteiniche, quindi anche in questo caso si ottengono delle informazioni utili per la gestione dell’allevamento.
  •  la concentrazione di BHB (Beta-idrossiButirrato) rivela se l’animale è in chetosi per un deficit energetico o per problemi metabolici.
  •  Il livello di LDH (Lattato-deidrogenasi) indica l’eventuale presenza di mastiti.
  • L’analisi dell’urea permette di individuare errori nella razione e di tenere sotto controllo lo stato sanitario dell’animale. Il suo sbilancio causa infertilità, zoppie, chetosi e acidosi.

Un sistema di questo tipo è commercializzato da DeLaval (Vedi figura)

 

 

4.1. La domotica nelle sale di mungitura

La domotica permette di gestire in automatico anche tutte le operazioni della mungitura e attuare in modo standard un protocollo prescelto. A tale scopo esistono dispositivi che supervisionano:

  • routine di mungitura,
  • l’efficienza della refrigerazione del latte,
  • la gestione del lavaggio degli impianti,
  • la manutenzione programmata attiva dell’impianto di mungitura,
  • la programmazione del carico/scarico lavaggio piedi automatico,
  • il controllo della ventilazione della stalla.

Questo tipo di tecnologia permette non solo di attuare con precisione il protocollo adottato, ma anche di apportarne eventuali modifiche. Infatti, operando al computer si possono variare dei parametri, è anche possibile analizzarne l’effetto, ottimizzando così l’interno protocollo in base alle esigenze della singola stalla.

 

AutoTandem Box:cabina individuale per vacche di tutte le dimensioni sviluppata da GEA

L’operatore ha una funzione di vigilante e può intervenire come e quando lo ritenga opportuno anche in assenza di allerta. Tutti i sistemi, inoltre, possono essere impostati in modo che avvisino l’allevatore in caso di anomalie. 

Rotary Milking Systemsviluppato da GEA