4. L’innovazione nella gestione delle stalle

I sensori che permettono di monitorare gli animali non sono le uniche innovazioni che si affacciano alla stalle. Le normali operazioni di stalla, infatti, possono venire tutte automatizzate e quindi controllate con un software di gestione. Tale software in genere è unico ed è in grado di comunicare con tutte le apparecchiature presenti nella stalla e quindi fornisce il rendiconto in continuo all’allevatore.

Le apparecchiature possibili in una stalla da vacche da latte possono essere:

  1. il collare di riconoscimento di ogni singolo capo;
  2. il robot di mungitura;
  3. il sistema di alimentazione automatica;
  4. l’alimentatore automatico;
  5. il box di selezione;
  6. l’allattatrice automatica per vitelli;
  7. robot per la pulizia della stalla.

I dati di ogni singolo capo vengono riuniti dal software e quindi attraverso la consultazione l’allevatore può muoversi in modo da ottimizzare le prestazioni della mandria.

 

3.1. Sensori per monitorare il calore delle vacche

La bovina in estro altera in suo normale comportamento, quindi tramite un semplice monitoraggio è possibile determinare il periodo più idoneo per procedere con la fecondazione. Questo aspetto ricopre una fondamentale importanza perché un aumento del rilevamento dei calori si traduce in un miglioramento del tasso di concepimento e, quindi, in un maggiore tasso di gravidanza. L’allevatore può aumentare in questo modo la produzione di latte e, nel tempo, grazie a fecondazioni più efficienti e con seme di migliore qualità, migliorare la genetica della propria mandria.

Il ricorso alla tecnologia in questo settore può comportare una riduzione al ricorso di trattamenti ormonali per la sincronizzazione, un miglioramento del periodo di inter-parto e una diminuzione del numero dei giorni aperti. Tutto questo comporta un aumento del numero di gravidanze e una diminuzione di costi e tempi.

Detect24h sviluppato da COSAPAM

Un esempio di dispositivo per il rilevamento dei calori è quello commercializzato da Cosapam, azienda di Secugnago, vicino a Lodi: Detect24h.
Il funzionamento di questo dispositivo ruota intorno ai tre principali cardini della riproduzione:

  • rilevare il calore in tempo;
  • inseminare efficacemente;
  • utilizzare tori ad alto indice di fertilità per ingravidare.

l sistema Cosapam Detect24h rileva l’attività motoria e l’intensità del movimento e riconosce, così, i modelli comportamentali legati al calore.

La fertilità di una mandria è il frutto di diversi fattori, che comprendono:

  • aspetti gestionali (alimentazione, sanità, comfort e stagionalità)
  •  aspetti genetici (SCR e DPR).

SCR

Il parametro SCR indica il Sire Conception Rate, ovvero la capacità di un toro di indurre gravidanze. In altre parole, l’efficacia del suo seme. Il calcolo è effettuato sul numero dei “non ritorni” dei tori, confrontati in identiche situazioni ambientali e stagionali.

SCR DATA

Il dato SCR DATA è l’SCR espresso in percentuali, con valori che oscillano tra – 4 e + 4. Ovvero, un toro con SCR a + 3 ha una capacità di concepimento del 3% superiore alla media dei tori della razza. Quindi, ogni 100 interventi fecondativi, con quel toro si avranno 3 vacche gravide in più. Viceversa, un toro con SCR a – 3 ingraviderà 3 vacche in meno ogni 100 interventi fecondativi.
L’attendibilità del dato è legata al numero degli interventi.
Con circa 300 interventi, si attesta al 54%. Oltre i 1.000 interventi, sale all’80%. Se gli interventi diventano 20.000, l’attendibilità raggiunge il 99%.
L’analisi dei risultati dimostra che la fertilità dei tori con SCR alto è maggiore. Il miglioramento sul tasso di concepimento è del 4% e il miglioramento effettivo delle vacche gravide raggiunge l’13,33% rispetto alla media.

DPR

La capacità di una bovina di ingravidarsi viene espressa mediante il DPR (Daugther Pregnancy Rate). Questo parametro è determinato dal patrimonio genetico ereditato dai progenitori.
Il DPR è relativo alle vacche e non è in nessun modo collegato all’SCR, che riguarda esclusivamente i tori. Tuttavia, anche il DPR influenza in modo importante la fertilità delle mandrie. Grazie, infatti, all’uso di tori che generano bovine con un’alta capacità di ingravidamento rispetto alla media, si registra un miglioramento della fertilità delle mandrie.
Il DPR DATA è espresso in percentuali con valori che oscillano tra – 3 e + 3.
La fertilità delle mandrie oltre che ai fattori genetici, dipende per un 1% dalla bravura degli operatori.

PR

Il parametro principale che di fatto misura il successo riproduttivo di un gruppo di bovini da latte è il PR (Pregnancy Rate – Tasso di gravidanza). Formalmente misura la velocità con cui le bovine ancora non gravide, ma “inseminabili” (cioè con tutti i requisiti necessari), possono rimanere gravide ogni 21 giorni dopo la fine del VWP (tempo di attesa post-partum volontario). In genere, i miglioramenti nella riproduzione si traducono in un aumento di PR e quindi in una maggiore redditività.
Tuttavia, è l’SCR è l’unico strumento capace di confrontare i riproduttori di diversi centri sulla stessa base e, quindi, capace di determinare l’unico vero dato ufficiale sulla fertilità dei riproduttori di A. I. (Artificial Insemination).
La scelta del toro diventa quindi un passo fondamentale al momento della riproduzione.
In Lombardia, la cooperativa di allevatori Cosapam di Secugnago (Lodi) si mette nuovamente in evidenza per la sua offerta di prodotti e servizi come il sistema automatico di Rilevamento dei Calori e la Fecondazione Artificiale.

Il dispositivo per il rilevamento dei calori vanta una buona efficacia e versatilità in quanto è facile da utilizzare e può essere aggiornato e adattato alle nuove condizioni o dimensioni del proprio allevamento.
Le caratteristiche fondamentali sono:

  • semplicità di installazione,
  • interfaccia di immediata comprensione,
  •  minima manutenzione,
  •  integrabilità con altri sistemi di Dairy Management,

·         invio di allarmi in concomitanza di cambiamenti di stato o eventi significativi.

Il servizio offerto per la fecondazione artificiale vanta un’ampia scelta di semi di qualità e tecnici esperti tale da garantire, tra le altre cose:

  • ottimizzazione del tasso di concepimento
  • ottimizzazione del periodo di inter-parto
  • ottimizzazione della genetica della mandria
  • ottimizzazione della produzione della mandria
 

3. Le applicazioni dei sensori: casi pratici

Il sensore per diagnosticare la polmonite nei vitelli

Studiosi dell’Università di Lovanio (Belgio) hanno sviluppato un algoritmo capace di identificare i primi segnali di polmonite nei vitelli dai suoni registrati con i sensori di SoundTalk (Progetto EU-PLF).

 Spettrogramma di due tipi di tosse

 

Per arrivare a questo risultato, l’Università di Lovanio ha collaborato con TEAGASC che ha controllato giornalmente i parametri dei vitelli (analisi del sangue, controllo veterinario sull’eventuale presenza di malattie quali polmonite e malattie gastrointestinali). I controlli avvenivano mentre i sensori SoundTalks registravano i rumori nella stalla. L’analisi dei dati ha evidenziato la corrispondenza tra una variazione della tosse e la prossima insorgenza di polmonite (aumento di globuli bianchi nel sangue dei vitelli). Vista la presenza di tale correlazione è stato possibile creare un algoritmo capace di evidenziare i sintomi e quindi informare l’allevatore sui vitelli a rischio. L’allevatore può quindi intervenire ancora prima che la malattia si manifesti completamente e in questo modo risparmia in trattamenti medici (effettua trattamenti preventivi solo sugli animali a rischio), inoltre, diminuiscono le possibilità che si sviluppino resistenze agli antibiotici (se ne usano meno), aumenta il benessere dell’animale (minor numero di trattamenti) e migliora la resa produttiva (si evitano disparità di crescita).

CowWiew, un sistema per monitorare il benessere delle vacche da latte

Un ramo del progetto europeo per la zootecnia di precisione (EU-PLF) sta studiando la possibilità di impiegare dei sistemi di posizionamento per vacche all’interno di ambienti chiusi in cui gli animali abbiano libertà di movimento.
Il sistema oggetto di studio è CowView, sviluppato da GEA Farm Technologies, e a condurre la ricerca è INRA, l’Istituto Nazionale Francese per la Ricerca in Agricoltura.

CowView è un sistema in grado di monitorare l’animale 24h al giorno, per 7 giorni alla settimana e per 365 giorni l’anno (sistema 24/7/365). CowView è uno dei metodi disponibili sul mercato per il monitoraggio del bestiame con libertà di movimento. In particolare, il collare sviluppato da GEA per le vacche raccoglie informazioni su ciascun capo 24/7 e quindi fornisce altre utili indicazioni, tra cui l’estro e l’eventuale presenza di malattie. 

 

Sistema di funzionamento di CowView

 

Per ottenere tutte le informazioni desiderate CowView si avvale di sensori posizionati nell’ambiente e sul collare di ciascun capo. Dal monitoraggio in continuo dei movimenti e del comportamento di ciascun animale, si evincono eventuali cambiamenti nelle abitudini alimentari o comportamentali che generano degli allarmi direttamente recapitati all’allevatore via smartphone, tablet o pc.

Il sensore di posizione permette inoltre di individuare immediatamente l’ubicazione dell’animale da sorvegliare anche in mezzo a 2000 altri capi di bestiame.

 

 Sistema per il rilevamento della posizione di CowView

 

La ricerca, oltre all’applicabilità del sistema di monitoraggio indoor, si propone di approfondire la conoscenza sul benessere animale e sulla produttività, in modo da ottimizzare le nuove applicazioni della zootecnia di precisione e massimizzarne la resa. L’indagine è cominciata a maggio 2014 nella fattoria di Theix in Bretagna e si protrarrà fino alla fine del 2016.