5.4. Nuove varietà di vite tolleranti a oidio e peronospora

A luglio sono state presentate le microvinificazioni ottenute dalle quattro varietà resistenti alla botrite opportunamente selezionate dai ricercatori Fondazione Edmund Mach.

Queste varietà sono altamente qualificate, resistenti ed ecologicamente compatibili. Le cultivar sono state ottenute tramite attività di miglioramento genetico tradizionale e sono state chiamate: Iasma Eco 1, Iasma Eco 2, Iasma Eco 3 e Iasma Eco 4.

Iasma Eco 1

Vitigno di buona vigoria, con epoca di germogliamento precoce, acino ellittico lungo con buccia di medio spessore e di color blu-nero. Presenta grappolo lungo, alato-conico, spargolo. Da abbondante e regolare produzione e presenta ottima resistenza allo spacco dell’acino ed alla botrytis.
La maturazione fisiologica è tardiva, si situa in terza-quarta epoca (fine settembre –primi di ottobre); possiede una ottima capacità d’accumulo di zuccheri pur conservando valori di acidità medio elevati.
Non presenta anomalie, sopporta bene i freddi invernali e mostra una buona resistenza alla peronospora ed all’oidio.
Si adatta molto bene a varie tipologie di terreni anche i meno dotati o poco profondi e ricchi di calcare attivo, preferisce terreni di collina di media fertilità.
Vitigno indicato per la vinificazione, il vino da giovane ha un aroma fruttato, da frutti di bosco e amarena, con un leggero invecchiamento si accentua la nota speziata; buona tenuta acidica anche a basse produzioni e in annate calde. 

Iasma Eco 2

Vitigno di media vigoria, con epoca di germogliamento precoce, acino medio piccolo, sferico con buccia di medio spessore e di color blu-nero. Presenta grappolo medio, alato-cilindrico, leggermente spargolo. Da buona e regolare produzione e presenta medio-buona resistenza allo spacco dell’acino ed alla botrytis.

La maturazione fisiologica si situa in terza epoca (ultima decade di settembre); possiede una buona capacità d’accumulo di zuccheri pur conservando valori di acidità medio elevati.
Sopporta bene i freddi invernali e mostra una buona resistenza alla peronospora ed all’oidio.
Si adatta molto bene a varie tipologie di terreni ma preferisce terreni di collina di buona fertilità.
Vitigno indicato per la vinificazione, il vino da giovane ha un aroma fruttato, da amarena-ribes, con un leggero invecchiamento si accentua la nota speziata; buona tenuta acidica anche a basse produzioni e in annate calde. Dà vini di ottima colorazione rosso rubino intenso, buon corpo, di medio-alta alcolicità, con buona consistenza, mediamente acidi.

Iasma Eco 3

Vitigno di buona vigoria con epoca di germogliamento media, acino medio sferoidale con buccia di medio spessore e di color verde-giallo. Presenta grappolo medio, conico, mediamente compatto, spesso alato. Da buona e regolare produzione con discreto-buona resistenza allo spacco dell’acino ed alla botrytis. Non presenta anomalie e sopporta bene i freddi invernali.

La maturazione fisiologica si colloca in terza epoca (seconda decade di settembre); possiede una buona capacità d’accumulo di zuccheri , con valori di acidità medio-bassi specialmente in annate calde. Mostra una buona resistenza alla peronospora e media all’oidio.
Preferisce terreni di medio impasto di collina con una discreta fertilità.
Vitigno consigliato per produrre vini di delicata aromaticità. Il vino ha un aroma che ricorda la melissa, e la pesca bianca con caratteristiche organolettiche intense; medio-bassa tenuta acidica, bassa in annate calde.

Iasma Eco 4

Vitigno di buona vigoria con epoca di germogliamento media, acino medio ellittico con buccia di medio spessore e di color verde-giallo. Presenta grappolo lungo, conico, spesso alato e spargolo. Da buona e regolare produzione con ottima resistenza allo spacco dell’acino ed alla botrytis. Non presenta anomalie e sopporta bene i freddi invernali. Mostra una buona resistenza sia alla peronospora che all’oidio.

Preferisce terreni di medio impasto di collina con una buona fertilità ma si adatta molto bene anche a terreni e ambienti meno dotati.
La maturazione fisiologica si situa in terza epoca (seconda decade di settembre); possiede una buona capacità d’accumulo di zuccheri con acidità medio bassa.
Vitigno indicato per la vinificazione, in particolar modo per la produzione di vini bianchi freschi; ha un aroma fruttato, caratteristiche organolettiche intense e fini a nota fruttata; medio bassa tenuta acidica. 

 


torna al cap.1

5.3. Nuove varietà di vite resistenti

La Fondazione Edmund Mach da 16 anni sta lavorando per riuscire a selezionare varietà di vite che siano resistenti alle principali patologie, quindi siano idonee per una agricoltura sostenibile e/o biologica e, al tempo stesso, forniscano uve adatte ad una produzione vinicola di qualità.

La strategia seguita dalla Fondazione per raggiungere tali obiettivi è quella del miglioramento genetico delle cultivar stesse. L’impiego di varietà resistenti alle principali patologie comporta un impiego minore di fitofarmaci durante la coltivazione con conseguente miglioramento dell’impatto ambientale della coltivazione, ma anche una riduzione dei residui di prodotti chimici nelle uve. Quest’ultimo aspetto assume un particolare rilievo in quanto il concetto di qualità oggi tiene sempre più conto anche della salubrità dello stesso prodotto agricolo.
Cultivar di questo tipo possono trovare impiego immediato in vitigni situati in zone “sensibili”, ovvero posti in prossimità di abitazioni, scuole e altri luoghi di aggregazione, o “difficili”, ovvero in aree poco o per niente meccanizzabili che necessitano di interventi a mano o in condizioni di rischio per l’operatore (vigneti in pendenza).

Per l’ottenimento di varietà resistenti a oidio e peronospora, i ricercatori della Fondazione E. Mach hanno studiato dapprima le cultivar di vite resistenti a queste patologie, anche se non idonee alla vinificazione, e quindi le caratteristiche dei vitigni tipici del trentino sia di ambiente di fondovalle come di media o alta collina.
Quindi, i ricercatori hanno proceduto a selezionare un certo numero di varietà tramite incroci e miglioramenti genetici ottenibili tramite un’elezione clonale di varietà standard e resistenti.
Nel 2013 sono state impiantate le prime 12 varietà in via sperimentale sui terreni della Fondazione. Si parla di:

  • Solaris, Aromera, Sauvignon gris, Muscaris, Helios e Bronner a bacca bianca;
  • Cabernet Carbon, Cabernet cortis, Cabernet Cantor, Prior,Vinera, Monarch e Cabino a bacca rossa.

Nel corso del 2014, sempre in via sperimentale, si sono aggiunte altre varietà tra cui le cultivar Regent e Johanniter.

Le varietà ottenute da queste sperimentazioni sono da considerarsi nuove a tutti gli effetti e come tali devono sottostare alla procedura di iscrizione al registro nazionale primi di poter essere commercializzate.
Sei delle varietà sopra citate hanno completato la procedura di registrazione e sono state inserite nel registro nazionale. Queste cultivar sono: 

Solaris

Come costituzione la varietà Solaris risale all’anno 1975. Si tratta di un incrocio Merzling x (Saperavi Severinyi x Muscat Ottonel). Matura alquanto precocemente e le sue uve a bacca bianca presentano di norma un elevato grado zuccherino. Il vino ha un bouquet fruttato che ricorda a volte l’ananas o le nocciole al gusto presenta una buona struttura armonico ed alcolico.

 

Johanniter

E’ una varietà bianca costituita nel 1968 da Johannes Zimmerman presso l’Istituto Statale di viticoltura di Freiburg. Si tratta di un incrocio tra Riesling * [Seyve-Villard 12.481* (Ruländer*Gutedel)].Il vino ha una delicata nota fruttata, è caratterizzato da una sensazione di pompelmo, mentre il bouquet è intenso e piacevole. Al gusto è armonico, piuttosto vellutato e pieno. 

Helios

La varietà Helios è ottenuta dall’incrocio Merzling x Fr. 986-60. Questa varietà a bacca bianca è mediamente precoce, presenta un grappolo di medie grandi dimensioni ed una equilibrata vigoria. Il vino ottenuto presenta note fruttate, al gusto struttura di medio corpo.

Prior

La varietà a bacca rossa Prior (Fr 484-87) è il risultato dell’incrocio (Joan Seyve 234-16 X Bl. Spätburgunder) X (Merzling X (Saperavi severnyi X St. Laurent)). E’ una varietà a maturazione medio tardiva e molto produttiva. Il vino si presenta con note floreali-fruttate, di media struttura, consigliato per un consumo d’annata.

Cabernet Carbon

Varietà a bacca rossa ottenuta dall’incrocio di Bronner x Cabernet Sauvignon. L’epoca di maturazione è medio-tardiva, ed i vini presentano note speziate-balsamiche con una buona struttura ed un buon estratto.

Cabernet Cortis

Varietà a bacca rossa ottenuta dall’incrocio di Solaris x Cabernet Sauvignon. Epoca di maturazione precoce, i vini presentano note fruttate molto intense, un buon corpo ed elegante struttura. Varietà adatta per produrre vini di buon livello qualitativo.


torna al cap.1

5.2. Il pino tollerante agli stress idrici.

Neiker-Tecnalia, Istituto Basco per la Ricerca e lo Sviluppo in Agricoltura, in collaborazione con l’Università dei Paesi Baschi e l’Istituto di Ricerca sulle Specie Arboree delle Nuova Zelanda, ha selezionato una varietà di pino resistente alla siccità. Si tratta di un ibrido creato dall’incrocio di Pinus radiata x Pinus attenuata e chiamata Radiata Pine.

 Pinus radiata
Crediti foto a plantae.altervista.org

Pinus attenuata
Crediti foto a Sevcik Mesterhazy & Valenta photo

Questa nuova varietà sembra essere particolarmente indicata per il popolamento boschivo nei prossimi anni data la previsione di un cambiamento climatico. Questa nuova varietà infatti risulta resistere bene a periodi di scarsità d’acqua e, inoltre, fornisce un legno id qualità.
La tecnica impiegata per questa selezione è molto innovativa e veniva impiegata soltanto in Canada. Questa tecnica, chiamata somatic embryogenesis, risulta molto interessante perché permette di preservare i genotipi.

Radiata pine: la nuova varietà resistente agli stress idrici selezionata nei laboratori di ricerca di Neiker-Tecnalia


torna al cap.1