In Lombardia ci sono aziende agricole che hanno maturato “in campo” esperienze e competenze riabilitative del tutto peculiari, spesso ampliando ed evolvendo le attività di fattoria didattica. Altre che, mosse da istanze sociali, hanno scelto l’agricoltura come mediatore ideale dei percorsi di recupero dedicati a persone svantaggiate. Riportiamo qui di seguito tre esempi.
Cavalli e asino terapia
L’Agriturismo e fattoria sociale “Cascina Dosso Sant’Andrea” (BS) di Mariangela Lamagni ha come obiettivo l’aiutare nel recupero psico-motorio le persone con handicap attraverso gli animali. L’azienda dista 25 minuti da Brescia, 20 da Cremona ed un’ora da Mantova e Milano.
Questa fattoria è certificata dalla Regione Lombardia come Fattoria didattica in quanto presenta dei percorsi rivolti alle scuole materne ed elementari. Oltre all’azione con le scuole, la fattoria organizza “grest” e altri forme di aggregazione giovanile, produce dei trasformati, e, soprattutto, mette a disposizione esperienza e animali per terapie.
Le attività sociali coinvolgenti gli animali (cavalli e asini) e ragazzi disabili ricoprono un ruolo importante. I ragazzi hanno dai 14 ai 18 anni e presentano varie disabilità e, a volte, problemi psichiatrici. Per ognuno di loro viene definito un progetto specifico condotto in sinergia con educatori e psicologi di una cooperativa sociale esterna e con alcuni volontari.
Ad ogni paziente viene affidato un cavallo o un asinello del quale deve prendersi cura.
La relazione che si crea tra le persone con handicap e l’animale è in genere molto forte e da risultati notevoli anche dopo solo pochi giorni.
Il “Dosso Sant’Andrea” può ospitare fino a quaranta pazienti a settimana e mette a disposizione 6 camere ognuna con bagno per ospitare fino a 10 persone.
La fattoria è inoltre attrezzata con orti biologici, allevamento di lombrichi rossi (per la produzione di humus e larve da pesca), stalla con 8 cavalle fattrici di razza aveglinese, 14 asinelle e un maschio con iscrizione al libro genealogico.
In questa fattoria si producono anche cosmetici naturali con latte di asina venduti in loco e on line.
Agricoltura-terapia
L’agriturismo cultural-didattico Murnee di Busto Garolfo (Milano) di proprietà di Luigi Brognoli promuove il concetto di un’agricoltura fuori da uno schema rigidamente produttivo, che incentiva la bellezza e la conservazione del paesaggio e stimola alla conoscenza del territorio di prossimità. Secondo il proprietario l’agricoltura e la natura sono maestre di vita e fonte d’ispirazione. Nell’agriturismo sono presenti alcune limitate attività agricole quali la coltivazione biologica di pochi ettari di terreno a cereali di varietà antiche e orticole, e l’allevamento di qualche animale prevalentemente a scopo dimostrativo e terapeutico.
L’azienda è però molto attiva nell’ambito della multifunzionalità e nel sociale.
L’agriturismo, infatti, collabora con il Sert (Servizi per le Tossicodipendenze dell’azienda ospedaliera) e con altre organizzazioni per aiutare ragazzi, dai 16 anni in su, con problemi di droga alle spalle o situazioni di abbandono familiare. Le terapie coinvolgono diverse attività rurali e legate alla natura. Il contatto stesso con la natura, i suoi ritmi, tempi e paesaggi risulta essere di aiuto nella terapia.
L’agriturismo occupa una decina di ragazzi all’anno e i risultati migliori li ha ottenuti con i progetti di lunga durata.
Agriturismo cultural-didattico Murnee
Gli altri aspetti della multifunzionalità coinvolgono attività didattiche, dimostrative e la vendita diretta di alcuni prodotti.
Durante le vacanze scolastiche estive vengono organizzati campi per i bambini/ragazzi in età scolare, mentre durante l’anno l’azienda si è organizzata per ricevere le scolaresche ed ha creato un percorso didattico.
All’interno del terreno è stato organizzato un “Museo degli Attrezzi Agricoli” che oltre a diversi pezzi ormai in disuso c’è anche un mulino a palmenti, risalente agli anni venti.
I percorsi didattici ideati comprendono: visita alla casa contadina e al museo degli attrezzi agricoli, percorso per apprendere come si nascono il pane e la polenta, itinerario lungo il Canale Villoresi per imparare le tecniche d’irrigazione dei campi, e visita all’allevamento di vitelli, cavalli, asini, maiali e animali di piccola taglia.
Durante il fine settimana l’azienda è aperta per le famiglie.
Infine, l’azienda si è organizzata per la vendita diretta di farine macinate anche a pietra di vario tipo, polenta, miele.
La cooperativa per persone svantaggiate
La cooperativa sociale Cinque Pertiche a Fara Olivana con Sola in provincia di Bergamo offre un’occasione di lavoro a persone svantaggiate.
La storia di questa cooperativa è diversa da quelle presentate in precedenza in quanto i soci non erano agricoltori e nemmeno possedevano un terreno. La nascita di questa cooperativa è scaturita dal bisogno dei soci di aiutare l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate. L’agricoltura si è dimostrata ai loro occhi come la soluzione più adatta in quanto hanno creduto che attraverso un impegno lavorativo collegato alla tutela dell’ambiente si può più facilmente arrivare a costruirsi un’identità sana e a curarsi della propria persona.
Le cinque pertiche è una cooperativa di tipo B, ovvero che si occupa del reinserimento socio-lavorativo di persone socialmente svantaggiate. L’utenza accolta vive svantaggi diversi: sociali (detenuti –ex tossicodipendenti), fisici, mentali (persone psichiatriche, persone con ritardi mentali, persone con disturbi comportamentali).
Le Cinque Pertiche cerca di tutelare il benessere delle persone e dell’ambiente praticando le seguenti attività:
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agricoltura biologica per tutelare e rispettare la ricchezza della terra;
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attività di recapito corrispondenza in bicicletta per migliorare lo stato fisico della persona e rispettare l’ambiente;
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riciclaggio e riutilizzo dei materiali per minimizzare l’impatto ambientale.
La coltivazione è prevalentemente di ortaggi e di qualche varietà di frutta come fragole e meloni.