7.3. L’agricoltura sociale promossa dalla Regione Lombardia

La regione Lombardia promuove e sostiene l’Agricoltura Sociale in quanto intende promuovere il passaggio da un concetto di servizi basati sulla logica dell’assistenza verso una visione di giustizia sociale, secondo cui è possibile passare dalla presa in carico dei soggetti deboli verso una loro partecipazione attiva alla vita sociale ed economica.

Un esempio di azione della regione: il “Progetto Voghera”

La Regione Lombardia patrocinia il “Progetto Voghera”, progetto che offre un contributo allo sviluppo del territorio e delle comunità rurali locali in quanto crea nuove opportunità di reddito e di occupazione, offre concrete prospettive di inclusione sociale per soggetti vulnerabili, genera servizi per il benessere delle persone e delle comunità, migliora la qualità della vita nelle aree rurali e periurbane, e crea beni relazionali.

 

Il progetto, gestito dalla cooperativa agricola sociale Villa Meardi –Onlus, persegue le seguenti finalità:

  • promuovere percorsi riabilitativi terapeutici attraverso il lavoro agricolo;
  • attivare percorsi occupazionali finalizzati al recupero ed alla valorizzazione delle fasce deboli a rischio di esclusione sociale;
  • realizzare moduli formativi e percorsi di osservazione e valutazione finalizzati all’inserimento lavorativo;
  • promuovere percorsi di sensibilizzazione e sviluppo della responsabilità sociale della comunità a partire dal rivitalizzare le reti naturali di comunità per qualificare gli interventi di solidarietà organizzata cogliere un’opportunità di recupero e di mantenimento delle tradizioni locali;
  • utilizzare le risorse agricole per generare benessere sociale,
  • progettare un modello di sviluppo agricolo/economico sostenibile a partire dalla multifunzionalità propria dell’agricoltura,
  • sperimentare nuovi percorsi di inclusione lavorativa;
  • incrementare la rete di protezione sociale.

Per la realizzazione del progetto, la Cooperativa Agricola Sociale Villa Meardi ha sottoscritto con la azienda agricola Baggini Moreno un “patto di rete” per progettazione e realizzazione di percorsi inerenti l’inclusione sociale e l’integrazione lavorativa.

Un esempio di azione provinciale: “Progetto Centro Polivalente Bigattera”

Il centro polivalente Bigattera, sede dell’Azienda Speciale della Provincia di Mantova For.Ma, dal 1986 organizza il supporto formativo e l’avviamento al lavoro di soggetti con disabilità e svantaggio. Realizza percorsi triennali di formazione professionale, percorsi individualizzati di avviamento al lavoro e azioni mirate all’arricchimento curriculare per l’inserimento socioeducativo dei soggetti con disabilità con lo sviluppo di percorsi nell’area agri-sociale.

 

 

Il Centro Polivalente Bigattera favorisce, sostiene e incentiva lo sviluppo di imprese sociali con azioni radicate all’interno dei singoli territori rurali e dei distretti della Provincia di Mantova e persegue i seguenti obiettivi:

  • promozione dell’agricoltura sociale sul territorio mantovano;
  • sensibilizzazione dei distretti per costruire e attivare progetti partecipati di agricoltura sociale;
  • individuazione dei potenziali servizi necessari per chi è coinvolto o coinvolgibile in azioni di agricoltura sociale;
  • sviluppo del Centro Polivalente Bigattera perché diventi il punto di riferimento per l’agricoltura sociale nel tempo e nei diversi contesti territoriali.
 
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7.2 L’offerta

L’offerta di azioni, progetti e attività è molto variegata, ma tutte utilizzano le attività agricole per promuovere attività aggregative per la collettività, azioni terapeutiche e di riabilitazione, e inclusione sociale e lavorativa di persone svantaggiate o a rischio di esclusione.

I soggetti che in genere realizzano azioni di agricoltura sociale sono: aziende agricole, cooperative sociali, associazioni, strutture terapeutiche e ospedali.
Le aree di intervento dell’agricoltura sociale sono principalmente:

  • Riabilitazione e cura: per coloro affetti da disabilità gravi, fisica, mentale o sociale. Le azioni sono a fini socio-terapeutici.
  • Educazione: per tutti coloro interessati ad approfondire le conoscenze nel settore agricolo e a trascorrere del tempo all’aperto, a contatto con la natura imparando a conoscerla meglio.
  • Formazione e inserimento lavorativo: per inserire nel mondo lavorativo attraverso diverse modalità di tipo occupazionale soggetti a basso potere contrattuale o con disabilità.
  • Servizi alla vita quotidiana: per fornire assistenza ad anziani o a bambini anche in età pre-scolare attraverso la creazioni di agri-asili, servizi di accoglienza diurna per anziani, campi estivi per bambini e stage lavorativi per adolescenti.
  • Ricreazione e qualità della vita: per fornire attività con finalità socio ricreative per persone con bisogni speciali (agriturismo “sociale”, fattoria didattica).

Nella maggior parte dei casi, le social enterprise sono nate grazie alle forti motivazioni etiche, umanitarie, sociali, religiose, civili dei loro promotori che portano avanti, da soli, una funzione di interesse collettivo. 
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7.1 Il quadro generale

La cooperazione sociale agricola nel 2009 ha visto attive in Italia 389 cooperative sociali, impegnate in attività produttive lungo tutta la filiera legata al settore agricolo: dalla coltivazione all’industria alimentare al commercio. È un settore che impiega 3.992 lavoratori dipendenti su tutto il territorio nazionale, per un valore della produzione (al 31 dicembre 2009) di complessivi 182.025.000 euro.

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Oltre il 91% di queste imprese si occupa di attività agricole in senso stretto, dichiarando come settore di attività prevalente quello di agricoltura, silvicoltura e pesca. In particolare, il 39% si occupa prevalentemente di coltivazione di colture agricole non permanenti, l’8% si occupa di coltivazione di colture agricole permanenti, l’11% circa si occupa di allevamento di animali e coltivazioni agricole connesse, mentre il 10% si occupa di silvicoltura e utilizzo di aree forestali. Inoltre un 20% circa delle imprese individuate si occupa di attività di supporto all’agricoltura e successive alla raccolta.

Per quanto riguarda le altre attività della filiera agricola, il 7% circa delle cooperative sociali attive in agricoltura si occupa di industria alimentare e delle bevande, mentre solo l’1% ha come attività prevalente il commercio di prodotti agroalimentari. (Fonte: Euricse)

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Tabella 6- Fonte: Euricse