3.3. L’importanza di fare “rete”
Il settore primario italiano è di fronte a una sfida enorme: produrre di più su meno ettari coltivati e in maniera più sostenibile. La ricetta vincente è una, sempre più praticata: creare vere e proprie "reti" di imprese agricole per fare fronte insieme a necessità comuni, come l’acquisto di mezzi tecnici e meccanici o lo scambio di manodopera.
Una strada seguita da circa 200mila aziende, oltre il 30% delle iscritte alle camere di commercio.
La tecnologia aiuta sia in campo sia sulla creazione di reti, infatti il 72% delle aziende più grandi (con un fatturato superiore a 500mila euro) usa lo smartphone o il tablet per lavoro. La maggior parte degli allevatori (72%) seguiti dai frutti-viticoltori (47%), dai cerealicoltori (44%) e orticoltori (40%) dichiarano di usare la tecnologia per migliorare le performance del proprio lavoro.
Tabella 4- Fonte: Osservatorio Impresa Agricola
La possibilità di creare reti di agricoltori favorisce lo scambio di informazioni, stimola all’innovazione e porta al miglioramento della condizione economica degli agricoltori.
Il rapporto finale della FAO relativo alle analisi svolte durante il 2014 indica proprio nella creazioni di reti e/o associazioni di famiglie di agricoltori come la chiave di un successo futuro.
Le aziende agricole che scelgono di fare rete (il 28,8% nel settore dei seminativi, il 37,6% nel settore frutta e vite, il 29,2% nelle produzioni orticole) si aggregano in primis per abbattere i costi dei mezzi tecnici attraverso gruppi di acquisto, ma anche per acquistare e scambiare mezzi meccanici, scambiare manodopera e gestire in maniera associata il processo produttivo. La creazione di gruppi di aziende consente di realizzare fatturati importanti e, di conseguenza, di investire per lavorare con maggiore attenzione verso l’ambiente, anche attraverso l’adozione di strumenti tecnologici.
Tabella 5- Fonte: Osservatorio Impresa Agricola
La possibilità di fare rete comporta un migliore accesso alle informazioni su tecnologie innovative stimolano ad impiegare tecniche più sostenibili ed attente all’ambiente.
Il rapporto annuale sull’innovazione nell’agricoltura pubblicato dall’Osservatorio Impresa Agricola mette in evidenza come la sostenibilità economica delle imprese agricole è prerequisito per un’attenzione alla sostenibilità ambientale: all’aumento della prima corrisponde una crescita della seconda. Un obiettivo che è anche un obbligo degli imprenditori agricoli nei confronti delle generazioni future.