Vol. IA – Link utili

9th European Conference on Precision Agriculture

Agraria
All Smart Pigs
Articolo: Sistemi innovativi di gestione degli effluenti zootecnici finalizzati al controllo dei nutrienti, in particolare azoto e fosforo
Articolo: Analisi dei margini di convenienza aziendali-distrettuali in alcuni modelli organizzativi di gestione degli effluenti di allevamento (EA)
Articolo: Progettazione e implementazione di un sistema logistico per la gestione degli effluenti zootecnici nell’area del bacino scolante della laguna di Venezia
Agricoltura 24
Associazione Australiana Produttori di Ortaggi e Patate

Basque Research
Batfarm
Bellucci GEA CowView

CEMA – Agricultural Machinery Industry in Europe
Centro de Biotecnología y Genómica de Plantas
CowView – EU-PLF
Communicating the bioeconomy – CommNet
Cordis – Servizio Comunitario in Materia di Ricerca e Sviluppo
COSAPAM
CRAST

DeLaval

Eco-FCE

Decision Support Systems in Agriculture: Some Successes and a Bright Future
Direttiva 91/676/CEE
Direttiva acque 2000/60/UE
Direttiva emissioni 2001/81/UE
Direttiva suolo 2004/35/UE
Direttiva 2010/75/UE
Direttiva IPPC– Kyoto 96/61/UE
Drone Magazine

Egnos – European Geostationary Navigation Overlay Service
Ente CRA
Ente CRA- Unità di Ricerca per l’Ingegneria Agraria
ERSAV – portale nitrati
ESA – Agenzia Spaziale Europea

Escuela Técnica Superior de Ingeniería de Montes, Forestal y del Medio Natural
EU-PLF

Fancom

GEA Farm Technologies

Lely
Life + – Bioxisoil
LUKE – Natural Resources Institute Finland(ex MTT)

Horta s.r.l.

IMPRO

Incontro EAAP/EU-PLF
INRA

MoDeM_IVM
Mondohonline – Differenze che creano soluzioni
MTT Science
MIT Tecnology Review

Natural Resource Institute Finland
Nature
Netafim
Niker Tecnalia
Novagricoltura

On the inside of Plant Physiology
Orizzonte 2020

PLF Agritech
PhysOrg
Plant Physiology
Plantoid Project
Progetto AGRICARE
Progetto Biomaster
Progetto BIOXISOIL
Progetto EIADES
Propero (articolo scientifico)
Prospero (produzione)

SAITAsrl
Seminario iFarming
SmartAgriMatics
Smart Farming for Europe(EU-PLF)
SoundTalks
Silvio Fritegotto
SoilConsWeb
SPIE Digital Library
Stanford University
Syngenta – E-licensing

The University of Sidney
The University of Wageningen UR

Unicarve
Universidad Politécnica de Madrid– Pioppo
Universidad Politécnica de Madrid – Rosphere
Università di Milano, Scienze veterinarie per la salute, la produzione animale e la sicurezza alimentare – VESPA
University of Southampton

Vivai Trentini


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2.1. La situazione in Europa e in Italia

L’Europa risponde alla richiesta di una maggior produzione di cibo dovuta all’aumento della popolazione e di una maggiore sostenibilità dell’agricoltura mobilitando agricoltori, scienziati, politici e ovviamente finanziamenti per sviluppare tecniche agricole alternative.

Il programma Orizzonte 2020, che succede temporalmente al 7° Programma Quadro, copre il settennio 2014-2020 e rappresenta il più grande Programma Europeo di Ricerca e Innovazione. La sezione del programma dedicata al settore agricolo-forestale si pone come guida nel trattare le tematiche e le sfide poste dal settore in un ottica di tripla prestazione, ovvero con obiettivi economici, sociali e ambientali.

La necessità di aumentare la produzione mantenendo l’integrità dell’area rurale sia nella salvaguardia dell’ambiente, sia nella qualità di vita e creazione di posti di lavoro, comporta l’adozione di un nuovo modello di agricoltura, ottenibile attraverso un approccio pluridisciplinare.
Da questo progetto globale si sviluppano altre strutture, quali ad esempio EIP-AGRI, ovvero una Partnership sull’Innovazione Europea (EIP – European Innovation Partnership) sul tema “Produttività agricola e sostenibilità”.

Quest’ultimo non è un programma di finanziamento, bensì rappresenta la chiave innovativa del processo che punta sulla cooperazione tra tutti gli attori del settore, sia pubblici sia privati, a livello regionale, nazionale ed europeo. Si vuole superare il modello lineare, dal laboratorio alla pratica, per arrivare ad un “modello innovativo e interattivo” che prevede la creazione di gruppi di lavoro multi – attore che lavorano su temi specifici. Oggetto di studio è certamente l’innovazione tecnologia ma molta importante anche quella non tecnologica e quella organizzativa e sociale.

L’agricoltura di precisione è vista come una delle migliori soluzioni per aumentare la produzione di cibo in un contesto di sostenibilità ambientale e, al tempo stesso, migliorare la condizione economica degli agricoltori.

Il progetto europeo dedicato al settore agro-alimentare, che combina le tecnologie di informazione e comunicazione (ICT) con la ricerca in agricoltura e robotica, è ICT-AGRI ERA-NET. Attualmente sono 18 i partner appartenenti a 16 paesi diversi che lavorano in questo progetto per ottimizzare l’equipaggiamento per l’agricoltura e l’allevamento di precisione: sensori high-tech, videocamere, monitor e robot.

L’agricoltura di precisione ha cominciato a diffondersi anche in Italia, soprattutto al nord, dove il supporto di Regioni e laboratori Universitari come il CRAST (Centro di Ricerca dell’Università Cattolica Sacro Cuore) di Piacenza ed enti di ricerca, tra cui l’ESA (Ente Spaziale Europeo) ne hanno facilitato la conoscenza e la diffusione. In questa area esistono diversi e validi esempi di come si può applicare e migliorare la tecnica adattandola ancora di più alle singole esigenze.

L’Italia inoltre partecipa al progetto AGRICARE (Introducing innovative precision farming techniques in AGRIculture to decrease CARbon Emissions) a cui partecipano Veneto Agricoltura (coordinatore), l’ENEA, l’Università di Padova – Dipartimento Territorio e Sistemi-Agroforestali, e la Maschio Gaspardo SpA. L’obiettivo di questo progetto europeo mira a realizzare un’agricoltura di precisione che permetta di contrastare fenomeni di degrado del terreno, di risparmiare risorse e ridurre la produzione dei gas serra.

Queste tecnologie forniscono la possibilità di impiegare le risorse (acqua e fertilizzanti) in maniera più razionale. I limiti sono dati dall’applicabilità di queste innovazioni, che si devono adeguare alla produzione agricola, e dall’agricoltore che deve imparare a usare tecnologie a volte complesse.
Per migliorare tecnologia e prestazioni è necessaria una condivisione dei dati raccolti anche con organismi di ricerca e istituzionali.


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6.4. Flusso i nutrienti e sostenibilità in agricoltura

Una ricerca dell’Istituto di Ricerca Agroalimentare Finlandese (MTT) afferma di aver creato un nuovo modello che consente la misurazione della sostenibilità nel settore agricolo. Il concetto di sostenibilità in generale, e in agricoltura in particolare, è spesso oggetto di controversie in quanto si basa più su dei concetti che su qualcosa veramente misurabile. Infatti, nonostante ci siano dei modelli atti a “misurare” la sostenibilità in agricoltura, questi presentano diversi limiti e spesso i risultati ottenuti sottostimano o sovrastimano l’impatto dell’agricoltura sull’ambiente in maniera da rendere il risultato fuorviante.

Grafico sul significato di sostenibilità
Crediti immagine:bankESA

La ricerca mette in evidenza i limiti dell’attuale modello in uso, ovvero quello sostenuto dall’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) che si basa principalmente sul calcolo dei nutrienti in entrata nel sistema.
I parametri presi in esame, però, possono venire pesantemente influenzati dalle condizioni metereologiche, nonché dall’operatore e dai rumori di fondo. Infatti, l’Istituto finlandese lamenta che tali misurazioni si prestano ad errori e a difficoltà interpretative in quanto sono presenti numerosi fattori di disturbo (rumori di fondo nelle misurazioni) a volte difficili da separare. Questi inesattezze in fase di misurazione possono portare ad un errore non trascurabile nella valutazione del parametro finale. Inoltre, il modello in uso è di tipo “statico”, pertanto male si adatta a una situazione dinamica come quella ambientale.

Il modello suggerito dall’OCSE, attualmente in uso, è abitualmente impiegato a livello politico-istituzionale per l’applicazione in norme e politiche europee e viene usato per il calcolo e la determinazione di aree potenzialmente inquinate da eccesso di nutrienti.
L’Istituto finlandese MTT, che mette in evidenza i limiti di tale modello e ne propone uno che considera migliore, si sta muovendo per ottenere l’impiego di questo suo modello a livello politico-legislativo, in quanto più affidabile e riproducibile del precedente, e in grado di fornire dati e indicatori più idonei a livello decisionale.

Modello di funzionamento per valutare la sostenibilità agricola (SA)
Crediti immagine: IISD

La proposta finlandese nasce al termine di uno studio, durato 48 anni, che ha coperto moltissimi aspetti dell’agricoltura. Tuttavia, la soluzione per la corretta definizione del modello, è venuta da una ricerca più recente che analizzava in dettaglio l’impatto ambientale degli allevamenti di vacche da latte. Il modello messo a punto si adatta non solo alla realtà finlandese ma può essere tranquillamente esportato in altri paesi. Infatti, al momento tale modello è stato sperimentato con successo già in 14 diversi stati europei.
Il modello parte dall’idea di calcolare un flusso dinamico di dati e sfrutta concetti e modelli sviluppati per industrie e banche per il calcolo di produttività ed efficienza. I parametri che vengono presi in considerazione sono ancora i nutrienti, ma invece di individuare i nutrienti immessi nel sistema si analizza il flusso di nutrienti in uscita dal sistema. Gli anni di ricerca hanno infatti rivelato una correlazione diretta tra il flusso di nutrienti in entrata con il flusso dei nutrienti in uscita, la differenza è che questi ultimi sono più facilmente monitorabili. I nutrienti possono defluire dal sistema attraverso diversi ambienti, quindi le analisi si svolgono su acqua, suolo e aria.
Questo modello ha inoltre il vantaggio di prendere in considerazione anche l’accumulo dei nutrienti nei vari ambienti come pure la natura dinamica dello stesso ciclo dei nutrienti.