1.1. L’impatto ambientale dell’azienda agricola

Le aziende agricole, come ogni attività umana, hanno un loro impatto sull’ambiente che  non sempre è facile da quantificare. L’indicatore più accreditato per quantificare l’impatto di un’attività sull’ambiente è il Carbon Footprint. Questo parametro rappresenta l’ammontare dell’emissione di CO2 attribuibile ad un prodotto, un’organizzazione o un individuo. In questo modo si misura l’impatto che tali emissioni hanno sui cambiamenti climatici di origine antropica. La carbon footprint è espressa in termini di kg di CO2e (ovvero COequivalenti).
Il singolo imprenditore agricolo può procedere a calcolare tale dato anche autonomamente grazie all’ausilio di diversi strumenti messi a disposizione anche gratuitamente sul web. Un esempio è dato da “Cool Farm Tool (CFT)” promosso in Europa da Fertilizers Europe e in Italia da Assofertilizzanti-Federchimica. Il calcolo avviene su una piattaforma online e consente di individuare più facilmente dove è necessario attuare strategie concrete per la mitigazione dei cambiamenti climatici causati dalla eccessiva presenza di anidride carbonica (CO2) in atmosfera,  integrandosi così negli obiettivi prefissati dal protocollo di Göteborg.

 


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Vol.IIIB – La multifunzionalità sociale e ambientale dell’azienda agricola

L’azienda Agricola Multifunzionale: produttrice di beni e servizi diversi dai prodotti alimentari

Questo ebook è stato realizzato con il contributo della Regione Lombardia nel quadro del Progetto “Produrre oggi: la diffusione dell’innovazione tecnologica e gestionale nell’impresa agricola, attraverso la social enterprise e altri strumenti di comunicazione”, ammesso a finanziamento con decreto n. 12782 del 27 dicembre 2013 della Regione Lombardia. L’iniziativa è inserita nel Bando anno 2013 del P.S.R. 2007-2013-Misura 111, sottomisura B, del FEARS – Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 della Regione Lombardia.


Editore: Centro Studi l’Uomo e l’Ambiente
Via N. Copernico 15 – 35124 Padova

In redazione:
Francesca Cremonese
Giuseppina Vittadello
Etta Artale

4.5. Altro esempio: la Regione Umbria

La Regione Umbria ha promosso una legge a favore dell’imprenditoria giovanile in agricoltura nell’ambito del progetto di salvaguardia e recupero di terre abbandonate e aziende agricole in disuso.

La legge vuole promuovere l’occupazione giovanile, favorendo al tempo stesso pratiche di agricoltura sociale, attente al recupero di soggetti deboli ed emarginati dalla società, oltre che alla valorizzazione dell’ambiente e del territorio.
La legge prevede inoltre l’istituzione del “Banco della terra”, ovvero un inventario che raccoglie l’elenco dei terreni agricoli e agro-forestali, aziende, immobili e fabbricati abbandonati, utili per operazioni di locazione o concessione.
I beni elencati sono riservati a giovani under 40, per il 50%, e a cooperative sociali, per una quota non inferiore al 30%. La Regione dovrebbe inoltre favorire l’accesso 


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