5.1.1. Il progetto europeo “BIOCOMES”

BIOCOMES: new biological control products for farmers and foresters è un progetto europeo coordinato dal dr. Jürgen Köhl di Wageningen UR (Olanda) a cui partecipano 27 diverse istituzioni di 14 paesi. L’Italia partecipa al progetto con l’Università di Padova, dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali (TESAF).

Le ricerche in corso sono in grado di fornire soluzioni sempre nuove e adeguate ai nuovi problemi che possono insorgere. In particolare vengono date indicazioni su come combattere con alternative biologiche le seguenti malattie:

  • ruggine del grano (Puccinia graminis);
  • monilia delle drupacee(Monilinia fructicola) agente del marciume bruno e della moniliosi;
  • fusariosi del mais (Fusarium verticillioides) e malattie ad essa collegate;
  • patogeni del suolo per cereali e colza;
  • malattie che provocano il damping-off nei vivai.

Esempi di damping-off
Crediti immagine: Lila Steinhoff

E i seguenti parassiti:

  • bombice dispari o limantria (Lymantria dispar);
  • l’ilobio dell’abete (Hylobius abietis);
  • mosche bianche;
  • afidi delle piante da frutto;
  • cavolaia o nottua del cavolo(Mamestra brassicae);
  • insetti minatori (Tuta absoluta).

Oltre allo sviluppo di prodotti idonei per il controllo biologico, BIOCOMES sta sviluppando due tecniche innovative che possono portare ad un aumento della produttività. Queste tecniche si basano sulla produzione in vitro di virus entomopatogeni e sul miglioramento tecnologico per le fasi di crescita successive dei nematodi entomopatogeni.
I nematodi entomopatogeni si trovano naturalmente in tutti i suoli e possono infettare e uccidere altri insetti presenti nel suolo. Questi nematodi attaccano in modo specifico gli insetti e quindi un’accurata selezione potrebbe portare ad una regolamentazione delle popolazioni di insetti dannosi.

Sul sito di BIOCOMES sono a disposizione informazioni su come affrontare insetti dannosi e malattie con metodi di controllo biologico. Esperti BIOCOMES sono comunque a disposizione per eventuali consigli su trattamenti biologici e sono raggiungibili attraverso la pagina web “Contact”.

5.1. Il ruolo di EIP-AGRI

Molti sono i progetti sull’agricoltura biologica già finanziati dall’Unione Europea e sono tutti visibili sul sito di EIP-AGRI. Secondo lo studio di EIP-AGRI lo scambio di informazioni rappresenta un fattore molto importante per lo sviluppo del settore quindi tutti gli agricoltori biologici sono invitati a visitare il sito, per sapere se altri agricoltori hanno affrontato le stesse problematiche e come le hanno risolte, oltre che per lasciare commenti.

Uno dei rapporti di ICT-Agri sulla situazione dell’agricoltura biologica in Europa ha evidenziato l’importanza dello scambio di informazioni, anche alla luce del fatto che alcune realtà sono riuscite ad affrontare e risolvere con profitto alcune problematiche inerenti all’agricoltura biologica e comuni a molti. I fattori maggiormente limitanti le rese nell’agricoltura biologica sono:

  • la fertilità dei suoli;
  • la fornitura di nutrienti;
  • la gestione delle infestanti;
  • la pressione esercitata da parassiti e malattie;
  • la scelta varietale.

Oltre alle problematiche di tipo pratico, gli agricoltori biologici si trovano ad affrontare un altro genere di difficoltà che ha origine sociale e culturale, come:

  • la mancanza di un approccio sistemico;
  • la carenza di scambio di informazioni, conoscenze ed esperienze;
  • lo sviluppo di sistemi resilienti;
  • la necessità di un cambiamento culturale più ampio.

Un altro limite importante è dato dalle macchine agricole impiegate: spesso troppo costose per un singolo agricoltore e, dato che un agricoltore biologico è obbligato ad effettuare una maggiore rotazione colturale rispetto ad un agricoltore tradizionale e ha, quindi necessità, di un numero superiore di attrezzi agricoli specifici e, alle volte, anche di esperienza e formazione per il loro utilizzo. A questo punto il costo diventa proibitivo per un singolo agricoltore. Risulta quindi necessaria la creazione di “cooperative” con lo scopo di condividere costi ed impiego delle macchine.

Inoltre, gli agricoltori, soprattutto nel biologico, devono essere in contatto con gli enti di ricerca, in quanto proprio dalla ricerca arrivano continuamente novità per la lotta biologica a parassiti e infestanti. I mezzi biologici per il controllo comprendono non solo insetti utili (predatori, parassitoidi, ecc.) ma anche funghi e nematodi entomopatogeni, enzimi, estratti vegetali, induttori di resistenza, etc.

5. Agricoltura biologica

L’agricoltura biologica indica un modo di coltivare che rispetta i naturali cicli di vita, minimizza l’impatto dell’intervento umano sull’ambiente e opera nel modo più naturale possibile in accordo con i seguenti principi:

  • rotazione delle colture in modo da impiegare al meglio le risorse del territorio;
  • restrizione nell’impiego di sostanza di sintesi (pesticidi, fertilizzanti …);
  • divieto di coltivare OGM
  • impiego di risorse locali, quali letame, prodotte possibilmente all’interno della stessa azienda agricola;
  • allevamenti all’aria aperta con animali liberi di muoversi e alimentati con mangimi organici;
  • le pratiche di allevamento si devono differenziare a seconda della specie animale allevata.

Nel principio dell’agricoltura biologica la lotta a parassiti, infestanti e malattie viene effettuata cercando di rispettare l’ecosistema. Infatti, si parte dal presupposto che le infestanti vengano normalmente attaccate dai loro nemici naturali, quindi in natura esistono degli equilibri tra infestanti, malattie e i loro nemici naturali, in questo modo le piante vengono "protette" da infestanti e malattie. In un sistema di coltivazione tradizionale questo principio viene alterato e non essendoci più abbastanza nemici naturali per controllare infestanti e malattie, le colture vengono danneggiate. Il controllo biologico prevede il rilascio di nemici naturali in modo da ripristinare l’equilibrio e ottenere piante sane in quanto c’è stata una naturale soppressione delle infestanti e delle malattie.

Principi dell’agricoltura biologica
Crediti immagine: Progetto Biocomes

 

La possibilità di combattere insetti e malattie con alternative biologiche è un fattore di primaria importanza anche perché altri studi hanno dimostrato come sia difficile che i parassiti sviluppino resistenza ai prodotti impieganti controlli biologici. Le aziende produttrici di fitofarmaci e gli enti di ricerca sono alla continua ricerca di prodotti idonei per il bio-controllo delle infestanti. In generale la ricerca si basa sull’osservazione e analisi dell’ecosistema per vedere chi, cosa e come naturalmente si oppone a parassiti e malattie. Una volta individuati i nemici naturali, questi vengono selezionati e riprodotti in modo che siano disponibili per essere commercializzati.

Principi di selezione del nemico naturale
Crediti immagine: Progetto Biocomes

Al momento soltanto il 3.5% delle coltivazioni mondiali sono di tipo biologico. Una via di mezzo è rappresentata dal controllo integrato, ora obbligatorio anche in Italia, dove l’uso di pesticidi è limitato e controllato.

Agricoltura biologica e controllo integrato
Crediti immagine: Progetto Biocomes