* Plastica: usarla responsabilmente, allungare la vita dei prodotti per ridurne l’impatto, riciclare

 

Focus sulle reti per mitilicoltura, sui rifiuti in plastica spiaggiati, su iniziative di agevolazione fiscale per sostenere l’impiego della plastica riciclata: prosegue così il lavoro del Tavolo per il Riciclo di Qualità.

1 giugno 2018

Combattere la dispersione della plastica nell’ambiente, aumentare qualità e quantità del riciclo con progetti mirati e agevolare l’impiego della plastica riciclata in un’ottica di circular economy concreta. Questa è la linea con cui il settore italiano della trasformazione delle materie plastiche sta cercando di lavorare, con un modello multi-stakeholder, insieme agli enti che compongono il Tavolo per il Riciclo di Qualità, in una logica che bilanci unmaggiore rigore scientifico alla base delle scelte, con una maggiore sensibilità e responsabilità ambientaledell’industria.

All’indomani dell’uscita della bozza di Direttiva Europea sulla plastica monouso, un Decalogo sull’”Usa e getta”avvia un percorso di sensibilizzazione dei cittadini al suo corretto uso, mentre in parallelo un’iniziativa di raccolta dei rifiuti in plastica sulla spiaggia di Coccia di Morto (a nord della foce del Tevere, dove il fiume porta grandi quantità di rifiuti) in programma per martedì 5 giugno, consentirà di proseguire il lavoro già avviato nel 2017 con Legambiente ed ENEA per raccogliere informazioni sulla composizione di tali rifiuti, verificarne la riciclabilità, e al contempo dare un messaggio di responsabilizzazione ai cittadini contro l’abbandono. Allo stesso tempo, il Tavolo per il Riciclo di Qualità ha avviato un approfondimento su due questioni rilevanti: il problema della dispersione in mare delle reti da mitilicoltura in polipropilene (PP) e il tema di come aiutare il mercato del riciclato a crescere, per rispondere agli obiettivi della Plastics Strategy Europea.

Sulle reti per mitilicoltura si è avviata una collaborazione con l’Associazione Mediterranea Acquacoltori, una delle principali associazioni di acquacoltori a livello nazionale. Ogni anno in Italia si producono 63.000 tonnellate di cozze e per queste si consumano circa 4/500 tonnellate di retine, utilizzate negli allevamenti marini per “sostenere” il grappolo delle cozze durante tutta la sua crescita. Una parte di queste sfuggono alla raccolta da parte dei pescatori e vengono disperse in mare a causa di incidenti, mareggiate, distrazione, o cattivi comportamenti da parte degli operatori stessi. Il progetto mirato che il Tavolo intende perseguire è volto alla riduzione delle dispersioni (che danneggiano la fauna acquatica e contribuiscono al problema del marine littering) e allo sviluppo di una piattaforma di raccolta dedicata e riciclo di questo materiale, che ha grandi performance tecniche (altissima flessibilità e resistenza) e da cui, una volta depurato dai residui organici e dal sale, si potrebbe ottenere del Polipropilene (PP) di qualità, evitandone lo smaltimento in discarica.

Sul fronte dell’incremento dell’impiego di plastica riciclata, l’indirizzo è verso azioni di sostegno di varia natura: azioni di comunicazione, di coinvolgimento della filiera, ma anche di agevolazione fiscale per le aziende che decidono di utilizzare il riciclato nei propri prodotti, con effetti positivi sul consumatore finale. Allo studio una proposta per l’applicazione, in via transitoria, di una aliquota IVA agevolata per i prodotti che contengono una quota minima di plastica riciclata (si immagina il 30%, pur con alcune criticità dovute ad aspetti tecnologici). Un’iniziativa, questa, che darebbe grande impulso alla green economy, creando un vantaggio concreto per il consumatore eco-consapevole (abbattimento del prezzo finale di vendita), ma anche per la Pubblica Amministrazione (oggi principale mercato del riciclato nelle applicazioni per l’edilizia) che già dovrebbe contemplare per Legge nei propri bandi di gara l’utilizzo di una percentuale di materiali riciclati e fare riferimento, nei propri appalti, ai Criteri Minimi Ambientali del GPP (Green Public Procurement). Una proposta che andrà sostenuta sul piano economico-fiscale attraverso uno studio volto a stimare l’impatto del provvedimento, sia in chiave economica (mancato gettito), che ambientale, considerando tutti gli effetti positivi tra cui anche il mancato costo per lo smaltimento in discarica. Una proposta di sistema, dunque, che se da un lato rappresenta una modalità concreta di adozione delle strategie europee, dall’altro necessita di un consenso e di un sostegno ampio. Una proposta che potrebbe essere sviluppata anche con esperimenti pilota.


***  IN ALLEGATO IL DECALOGO PER LA CORRETTA GESTIONE DELLE PLASTICHE MONOUSO  ***

*DELIVEROO, addio alla plastica e nuovo packaging sostenibile

·      Il leader mondiale dell’online food delivery lancia una linea di eco-packaging con prodotti ecosostenibili per i suoi 35mila ristoranti partner

 

·      Arriva sulla App l’opzione “no posate” per ridurre lo spreco

 

·      1 milione di cannucce di carta gratuite ai ristoranti e ai consumatori per la sostenibilità ambientale

 

 

Milano, 5 giugno 2018. Deliveroo lancia un’importante iniziativa a livello globale per ridurre sensibilmente l’impiego della plastica nelle consegne a domicilio e negli uffici. Il progetto riguarderà sia il packaging per il confezionamento dei piatti sia l’utilizzo delle posate. La piattaforma inglese, leader del settore dell’online delivery, collaborerà con oltre 35 mila ristoranti partner nei 12 Paesi in cui opera per massimizzare l’utilizzo di materiali ecosostenibili e punta, nel lungo periodo, ad azzerare l’uso della plastica nel packaging del cibo.

Deliveroo metterà così a disposizione dei ristoranti nuovi prodotti per il packaging ecosostenibile dei piatti destinati alle consegne a domicilio. I prodotti saranno tutti riciclabili o completamente biodegradabili, a prezzi competitivi rispetto a quelli delle linee tradizionali.

Inoltre, grazie all’aggiornamento della App, Deliveroo diventerà la prima azienda del settore a introdurre la nuova opzione “No posate”. L’iniziativa fa parte di un impegno di lungo periodo e conferma la leadership nell’innovazione anche nel packaging. Attraverso la collaborazione con importanti player del comparto, Deliveroo introdurrà anche in Italia entro la fine dell’anno una nuova tipologia di packaging ecosostenibile ideale per il food delivery e in grado di preservare la qualità dei piatti, contribuendo al contempo alla riduzione della plastica nell’ambiente.

L’opzione “No posate” è già attiva da Febbraio nel Regno Unito e ha dato ottimi risultati: il 91% dei pasti consegnati oggi sono senza posate incluse. Nel Regno Unito è attivo uno store dedicato ai ristoranti partner di Deliveroo che offre oltre 50 prodotti ecosostenibili per il packaging del cibo destinato alle consegne. L’Italia guarda al Regno Unito come un esempio da seguire e introdurrà progressivamente sempre più prodotti senza plastica destinati ai ristoranti del Bel Paese.

Deliveroo per incentivare la nuova iniziativa ambientale, in occasione del lancio globale, regalerà ai ristoranti partner nel mondo oltre 1 milione di cannucce di carta (100mila delle quali in Italia) per sensibilizzare ristoratori e consumatori sui danni provocati dall’eccessivo e spesso futile utilizzo della plastica.

La settimana scorsa l’Unione europea ha annunciato misure per ridurre l’uso della plastica monouso. Deliveroo sta aiutando i ristoranti ad adeguarsi alle nuove norme in arrivo da Bruxelles, incluso il divieto per alcuni prodotti in plastica, incluse le cannucce. Deliveroo condivide l’obiettivo UE di lavorare per rendere le pratiche di business più sostenibili, ed è questo il motivo per cui ha lanciato questa iniziativa globale. Deliveroo vuole essere il più possibile d’aiuto per i suoi ristoranti partner anche durante il periodo transitorio, prima dell’entrata in vigore delle nuove norme comunitarie.

Matteo Sarzana, General Manager Deliveroo Italia dichiara: “Deliveroo si conferma leader nell’innovazione e nell’attenzione per la sostenibilità. Il packaging ecosostenibile che riduce l’uso della plastica garantisce ai ristoranti il massimo rispetto per l’ambiente e ai consumatori la possibilità di gustare ottimo cibo dove e quando vogliono. Siamo consapevoli che questo sia solo l’inizio, e che sarà una sfida di lungo periodo che potremo vincere solo continuando a lavorare con i migliori ristoranti”. 

Linda Maroli di Temakinho aggiunge: “L’online food delivery rappresenta un’opportunità di crescita per i ristoranti come Temakinho. Per noi l'ecosostenibilità è da sempre uno dei nostri valori fondamentali, ed è per questo che siamo stati il primo ristorante al mondo a ricevere la certificazione "Friends of the Sea", garanzia di pesca sostenibile e tutela dell'habitat marino. Il packaging eco-sostenibile di Deliveroo è innovativo nel settore della ristorazione e un'iniziativa che riteniamo molto importante: merita tutto il nostro supporto”.

Consapevole del fatto che la lotta alla plastica e il miglioramento del livello di sostenibilità richiedano sia azioni immediate sia di lungo periodo, Deliveroo tiene a precisare altresì che l’annuncio di oggi è un primo passo a dimostrazione del fatto che del buon cibo possa essere gustato in modo sostenibile. Purtroppo, in alcuni casi (ad esempio nel trasporto di liquidi caldi) non esistono ad oggi alternative alla plastica. Tuttavia Deliveroo s’impegna a diventare azienda leader nell’utilizzo di prodotti per il packaging ecosostenibile perfetti per la consegna di cibo.


Deliveroo è una start-up di successo basata a Londra, consegna in oltre 200 città e opera in 12 Paesi (Gran Bretagna, Italia, Germania, Francia, Spagna, Belgio, Olanda, Irlanda, Hong Kong, Singapore, Australia ed Emirati Arabi Uniti). Impiega oltre 2mila persone e lavora con 35mila ristoranti e 30mila rider nel mondo

*Schneider Electric premia i vincitori dell’ottava edizione del concorso Green Technologies Award

Stezzano (BG), 31 maggio 2018

Si è conclusa oggi con la premiazione l’avventura dell’ottava edizione del concorso “Green Technologies Award – verso Impresa 4.0 e Scuole Sostenibili” promosso da Schneider Electric in accordo con il MIUR.

La competizione premia la creatività dei giovani talenti dei nostri Istituti di Istruzione Secondaria Superiore e dei Centri di Istruzione e Formazione Professionale. L’obiettivo è valorizzare i temi dell’energia e della sostenibilità coinvolgendo gli studenti nella proposta di progetti che rendano più efficienti, funzionali e intelligenti edifici scolastici – ma anche strutture di altro tipo – attraverso l’utilizzo di tecnologie digitali e interconnesse.  Il concorso mette in palio premi per un valore complessivo di oltre 22.000 euro, in denaro e dotazioni tecnologiche didattiche.

All’edizione 2018 del concorso, che ha chiamato le scuole ad affrontare in particolare i temi della digitalizzazione, dell’impresa 4.0 e della Scuola Sostenibile, hanno partecipato 38 istituti di tutta Italia coinvolgendo circa 450 tra studenti e insegnanti.  I progetti sono stati valutati da una giuria di esperti, che mai come quest’anno ha avuto difficoltà a selezionare le migliori proposte, dato l’ottimo livello complessivo delle candidature. 

“Tutti i progetti che sono stati presentati hanno raccolto l’indicazione di valorizzare il tema della digitalizzazione come opportunità per coniugare tecnologie e competenze diverse, dall’energia all’automazione, realizzando soluzioni che siano allo stesso tempo innovative e sostenibili” ha commentato Gianfranco Mereu, Responsabile delle Relazioni con le Scuole e le Università di Schneider Electric”.

A vincere il concorso è stato il progetto “Più leggero non basta”, presentato dall’ISS “F. Patetta” di Cairo Montenotte (SV).

 “Più leggero non basta” nasce dall’esperienza quotidiana di un compagno disabile che, con l’aiuto degli altri studenti, sta realizzando un progetto relativo ad un appartamento domotico che renda più “leggera”, appunto, la quotidianità di persone affette da disabilità motorie come la sua.

Gli studenti hanno quindi realizzato un impianto domotico in tecnologia KNX, con componenti Schneider Electric ed elementi open source disponibili sul mercato, dotato di una interfaccia a comandi vocali con intelligenza artificiale che consente il controllo e il monitoraggio sia in casa sia fuori casa, offre funzioni di sicurezza e allarmi per situazioni potenzialmente pericolose.  Di fatto, è nata una nuova soluzione tecnologica – di interesse non solo per gli ambienti domestici ma anche per ogni altro ambiente – con cui ci si propone di attivare anche un’opportunità di cambiamento culturale e di attenzione all’inclusione, a tutto tondo.

Il progetto ha ottenuto un premio di 10.000 euro, di cui 8.000 in prodotti Schneider Electric, ed è stato premiato “per la sua ricchezza, polivalenza, per il valore tecnico e per il livello di integrazione fra tecnologie informatiche e operative: il tutto unito al valore sociale di aver messo a disposizione le tecnologie più avanzate a favore della qualità di vita e dell’autonomia delle persone diversamente abili”.

Inoltre –  riconoscendo anche il significativo valore culturale dell’avere evidenziato con questo progetto come i sistemi open source possano essere strumento di promozione di una società inclusiva – il team ha ricevuto anche il premio Digitalizzazione e Connettività ottenendo per la scuola un kit didattico sui quadri elettrici smart iQuadro, del valore di 4.500 euro. 

La classifica prosegue poi con:

 

·         Il secondo posto per l’ITTS “E. Majorana” di Milazzo (ME) con “Think Smart, Learn Efficient”, per il miglioramento dell’efficienza energetica complessiva dell’edificio scolastico, costruito tra gli anni 40 e 50, con soluzioni ad alta efficienza per la gestione di illuminazione, riscaldamento, climatizzazione controllati tramite un sistema di building management. La scuola ha ricevuto un premio di 7.000 euro, di cui 5.500 in prodotti.

 

·         Il terzo posto per l’ITIS “G.B. Pininfarina” di Moncalieri (TO), che con il suo progetto “PininGreen” ha anche ottenuto il Premio Speciale della Giuria in quanto “gli studenti hanno realizzato un progetto esemplare e a regola d’arte, nel metodo, nella visione e nella correttezza di esecuzione”. Con la collaborazione di ben 32 ragazzi, è stato realizzato un progetto di efficientamento energetico sul quarto piano dell’istituto, identificato come quello maggiormente bisognoso di intervento dopo un audit energetico condotto dagli studenti.  L’ITIS G.B. Pinifarina quindi ha ottenuto 5.000 euro, di cui 4.000 in prodotti, e per il Premio della Giuria un kit didattico di domotica KNX di Schneider Electric.

 

·         Il quarto posto all’IISS E. Majorana di Martina Franca (TA) con “La mia scuola sostenibile? Ora si può” (premio di 2.500 euro, di cui 1.900 in prodotti). Il progetto, nato anche a seguito della partecipazione di un gruppo di studenti ad un percorso di Alternanza Scuola Lavoro in Schneider Electric, riguarda la realizzazione di un sistema di controllo e gestione intelligente del sistema di riscaldamento e del sistema di illuminazione nell’edificio che ospita l’istituto.

 

·         La quinta posizione per l’ITI “San Marco” di Mestre (VE) con il progetto “The School Energy Savers” (2.500 euro, di cui 1.900 in prodotti), con cui è stato implementato un sistema di monitoraggio dei consumi elettrici e termici, completamente progettato e realizzato dagli studenti, per il settore Elettro Meccanico e Meccatronico dell’edificio che ospita.

 

Durante la mattinata è stato assegnato anche un Premio Speciale Comunicazione alla scuola che ha presentato nel modo più efficace il proprio progetto, ed è stato vinto da XXXX che ha ricevuto una targa e una copia del testo “Manuale dell’Ingegnere” edito da Hoepli.  Infine, tutti i team premiati hanno ricevuto una copia del manuale “Industria 4.0” realizzato da Hoepli in collaborazione con Schneider Electric.

Agli istituti classificati al 4° e 5° posto, è stato anche assegnato un premio particolare da parte di Mondo Scuola Lavoro, partner Schneider Electric nel settore educational, consistente in uno starter kit “Automation PLC M221”.

La cerimonia di premiazione si è tenuta presso la sede Schneider Electric di Stezzano (BG), alla presenza del dott. Antonio Scincariello del MIUR, di Sara Pavesi e Fabrizio Berlendis di Confindustria Bergamo, di Giovanni Ulrico Hoepli, presidente dell’omonima casa editrice; insieme a loro anche Dario Mangiò, Direttore Marketing Communication Italia, Centro ed Est Europa e Israele di Schneider Electric, la Direttrice Affari Istituzionali dell’azienda Laura Bruni.

Terminata la premiazione, è stato lanciato l’appuntamento per l’edizione 2019 che sarà del tutto nuova. Il concorso prenderà il nome di Digital Transformation Award ed avrà caratteristiche in linea con il ruolo pervasivo e trasversale che oggi le tecnologie digitali rivestono nel contesto dell’energia e dell’automazione, cambiando anche il modo in cui si lavora e si fa innovazione.


Schneider Electric: un impegno articolato per il rapporto tra scuola e mondo del lavoro

 

Il concorso “Green Technologies Award, verso Impresa 4.0 e Scuole Sostenibili”, fa parte di una ampia serie di iniziative che Schneider Electric promuove in Italia, con l’obiettivo di creare un rapporto sempre più stretto e fruttuoso tra il mondo della scuola e il mondo del lavoro. Tra di esse si ricordano, ad esempio, i progetti di Alternanza Scuola Lavoro “Accademia Efficienza Energetica”, “Accademia Industria 4.0” e “Accademia Progettazione Elettrica” con cui l’azienda intende raggiungere nei prossimi 5 anni, anche attraverso il supporto del partner Mondo Scuola Lavoro, almeno 10.000 studenti.
Queste iniziative sono promosse con il sostegno e la collaborazione del MIUR – Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca – ed infatti il concorso “Green Techologies Award, verso Impresa 4.0 e Scuole Sostenibili” fa parte del programma ministeriale “La valorizzazione delle Eccellenze”.