“Proposte di mobilità sostenibile urbana ed extraurbana intra e post emergenza Covid-19”

Lettera del 16 aprile 2020  inviata a Governo e Istituzioni da oltre venti associazioni nazionali, tra cui FIAB-Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta


Le associazioni firmatarie chiedono che vengano messe in atto le misure necessarie a contenere il previsto incremento dell'uso dell'auto nelle nostre città che si prospetta a fine emergenza – dettato in primis dalla riduzione dell'uso del trasporto pubblico sia per garantire l'applicazione delle restrizioni di sicurezza previste, sia per una sfiducia da parte della popolazione –
a favore di una mobilità alternativa sostenibile (ciclo – pedonale), che possa tutelare la salute delle persone e il rispetto dell'ambiente.
 

Il testo

Egr. On. Giuseppe Conte, Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana
Egr. Dott. Vittorio Colao, Presidente del Comitato di esperti in materia economica e sociale presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri
Egr. Dott. Domenico Arcuri, Commissario Straordinario Emergenza Epidemiologica COVID-19
Egr. Dott. Angelo Borrelli, Capo Dipartimento della Protezione Civile
Gent. On. Paola De Micheli, Ministro alle Infrastrutture e dei Trasporti
Egr. On. Roberto Speranza, Ministro della Salute
Gent. Dott.ssa Luciana Lamorgese, Ministro degli Interni

e p.c. Egr. On. Stefano Bonaccini, Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome
Egr. Ing. Antonio Decaro, Presidente dell’ANCI

Oggetto: Urgente – Proposte mobilità sostenibile urbana intra e post emergenza COVID-19

Spett.li Autorità,

Le sottoscritte Associazioni impegnate per la mobilità sostenibile e l'ambiente, riunite in un Coordinamento nazionale, presentano le seguenti riflessioni, osservazioni e proposte unitarie riguardo alle criticità future nel settore della mobilità.

Emergenza mobilità nelle città italiane dopo il Covid-19

La fine delle restrizioni per la gestione di emergenza di contrasto della diffusione della Covid-19 porterà una nuova condizione di emergenza traffico nelle città italiane.
Lo scenario è quello per cui l'uso del trasporto pubblico locale sarà fortemente ridotto, sia a causa del mantenimento delle restrizioni, sia a causa della sfiducia della popolazione nel prendere i mezzi pubblici. Il trasporto pubblico locale sposta quote rilevanti di cittadini, fino al 55% nelle grandi città, a cui si aggiunge l'enorme movimento di persone che usano i treni pendolari. Fatto tutto ciò che si potrà per mantenere e migliorare i servizi di trasporto pubblico, si può facilmente prevedere che quote importanti di questi spostamenti abbandoneranno il trasporto pubblico e cercheranno altre modalità di spostamento.
In assenza di interventi è facile prevedere che molti di coloro che abbandoneranno il trasporto pubblico sceglieranno di muoversi in automobile, (i dati preliminari provenienti dalla Repubblica Popolare Cinese vanno in questa direzione) se questo dovesse avvenire avremo certamente il collasso della mobilità nelle città italiane, a partire dalle città metropolitane. Siamo fortemente preoccupati dall'insorgenza, fuori dal contesto internazionale, di questo fenomeno e la riteniamo una grave sciagura per tutti, da evitare con la massima cura. Questa situazione è già stata analizzata in altri Paesi e per evitarla si stanno prendendo decisioni utili a gestire questa fase transitoria rafforzando la mobilità alternativa all'auto, tra questi si rilevano già i casi di Budapest, Bogotà, Philadelphia, Minneapolis, Oakland, Vancouver, Calgary, Vienna, Città del Messico, Berlino e Londra.

Si pone dunque il problema di garantire altre forme di mobilità alternative all'auto. La creazione di corridoi per la mobilità di emergenza è la soluzione già prospettata all'estero e prevede di assegnare corsie dedicate alle forme di mobilità alternative all'auto lungo tutte le principali direttrici urbane, in modo da convogliare su queste le quote di mobilità che si perderanno dal trasporto pubblico, almeno nelle parti più congestionate delle città. È d'altro canto fondamentale garantire ai cittadini forme di mobilità attiva, sia per la salute personale che collettiva, anche in virtù di una migliore qualità dell'aria, soprattutto in ambito urbano.

Misure Proposte

Noi Associazioni promotrici suggeriamo il seguente pacchetto di misure per la gestione sostenibile della mobilità nella fase emergenziale e in quella immediatamente successiva:

1. Realizzazione di nuove regolamentazioni e/o infrastrutture soft, a basso costo e rapida attuazione, per la mobilità attiva (pedonale e ciclabile) e la micromobilità, estese a tutta l'utenza fragile, anche non convenzionali e in deroga al Codice della Strada. Ad esempio: percorsi pedonali e corsie ciclabili in sola segnaletica, doppio senso bici, strade residenziali a 10 km/h aperte ai pedoni, strade scolastiche, intermodalità bici-TPL (Rete di Mobilità di Emergenza/Transizione):

2. Introduzione, già dal prossimo decreto aprile, di forti incentivi economici e finanziamenti per il potenziamento della mobilità attiva come alternativa all'uso dell'auto privata e complementare al trasporto pubblico. Ad esempio: Fondo interventi urgenti mobilità sostenibile dei Comuni (per realizzare quanto previsto al punto 1), bonus-mobilità per i cittadini (acquisto bici elettriche, servizi di bike sharing e micromobilità), premialità e rimborsi chilometrici;

3. Pieno mantenimento delle misure di equilibrio del sistema della mobilità, come le ZTL, la sosta regolamentata, le corsie preferenziali, indispensabili ancor più ora per gestire il traffico, rendere appetibili ed efficienti le modalità alternative all'auto ed evitare la completa paralisi circolatoria derivante da un liberi tutti di spostarsi comunque e ovunque in macchina;

4. Contenimento della domanda e dei picchi di mobilità lavorativa e commerciale, promuovendo in modo diffuso lo smart working come modalità facoltativa di lavoro con priorità per i pendolari extraurbani, la differenziazione degli orari di attività economiche e uffici, e i sistemi di consegna a domicilio, privilegiando ed incentivando quelli su bicicletta e cargo-bike;

5. Riconoscimento, promozione e finanziamento della mobilità attiva (pedonalità e ciclabilità) come modo di trasporto urbano resiliente, in quanto capace di garantire il diritto alla mobilità in sicurezza per tutti e di assorbire una quota rilevante della mobilità nel rispetto della distanza di sicurezza e con la minore occupazione di spazio, evitando di aumentare in modo insostenibile il traffico privato e congestionare i mezzi pubblici;

6. Istituzione di un gruppo di lavoro tecnico-scientifico che coordini e armonizzi le misure di cui ai punti precedenti su tutto il territorio nazionale all'interno di un Piano di Mobilità di Emergenza/Transizione Covid-19.

7. Realizzazione di campagne informative nazionali per stimolare stili di vita basati su forme di mobilità attiva, indispensabili per tenersi in salute e recuperare la forma fisica.

In attesa di un Vostro cortese riscontro si porgono distinti saluti.

Promotori

SalvaiCiclisti Roma – SiC Roma A.p.s.
Alleanza Mobilità Dolce
Associazione hub.MAT, Olbia
Associazione Napoli Pedala
Bike to school
Bike4city A.p.s.
Bikeitalia. it
Ciclostile – ciclofficina popolare del Centro Sociale Bruno di Trento
Cittadini per l’aria Onlus
Comitato Torino Respira
Consulta Comunale della Bicicletta di Bologna
Consulta della Mobilità Ciclistica e della Moderazione del Traffico della città di Torino
Ecoborgo Campidoglio – Torino
Famiglie senz’auto
FIAB – Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta
FIAB Firenze Ciclabile
FIAB Roma BiciLiberaTutti
FIAB Torino Bici e Dintorni
Fondazione Michele Scarponi Onlus
Fridays For Future – Como
Fridays For Future – Milano
Italian Cycling Embassy
Kyoto Club
Legambici – Legambiente per la mobilità attiva e la ciclabilità APS
Legambiente
Legambiente Metropolitano Torino e area metropolitana
Milano Bicycle Coalition ASD
Milano Bike Pride Fiab Torino
Rete Vivinstrada – Associazioni per la cultura e prevenzione stradale
Salvaiciclisti Bologna A.p.s.

Prof. Lorenzo Pagliano, Coordinatore di eERG  end-use Efficiency Research Group, Politecnico di Milano
Prof. Federico Zanfi, Urbanista, Politecnico di Milano
Paolo Bozzuto, Urbanista, Ricercatore, Politecnico di Milano
Prof. Lorenzo Fabian, Urbanista, IUAV Venezia Prof. Stefano Munarin, Urbanista, IUAV Venezia Paolo Bellino (Rotafixa)
Paolo Gandolfi


Fonte: Ufficio stampa  FIAB – Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta


www.fiab-onlus.it – ufficio-stampa@fiab-onlus.it
Dragonetti&Montefusco Comunicazione – T 02 4802 2325
Annachiara Montefusco – M 338 7218836 – montefusco@dragonettimontefusco.com
Monica Macchioni – M 344 1447050 – macchioni@dragonettimontefusco.com

 

 

 

 

 

 

 

 

 

* Gli effetti del Coronavirus sui rifiuti tecnologici e le contromisure di Remedia

Comunicato stampa


Milano, 15 Aprile 2020 – L’effetto del lockdown per contenere i contagi da COVID-19 ha già avuto ripercussioni negative anche sulla raccolta di RAEE e Pile: su scala nazionale si registra infatti, nel mese di marzo una riduzione del 75% di raccolta rispetto allo scorso anno.

Purtroppo, il periodo di difficoltà è aggravato anche dalla frenata dei costi delle materie prime. Già nel primo trimestre del 2020, ad esempio, rame e alluminio, hanno subito un calo rispettivamente del 14% e dell’8%, che porterà nel breve ad una probabile riduzione del flusso economico generato dalle attività dell’industria del riciclo dei rifiuti tecnologici.

Nonostante la maggior parte dei centri di raccolta per il conferimento dei rifiuti siano chiusi per evitare assembramenti e rischi di contagio, Consorzio Remedia continua a garantire a chi ne fa richiesta le attività di gestione e ritiro di RAEE e pile esauste, anche in ottemperanza a quanto disposto dall’ordinanza della Regione Lombardia per il periodo di emergenza.

Inoltre, il Consiglio di Amministrazione del Consorzio ha deciso nei giorni scorsi di attuare un piano di contenimento dei costi interni e di adottare misure volte a supportare le aziende associate in questo periodo di particolare difficoltà. In quest’ottica verranno ridotti i contributi di gestione internalizzati applicati nel secondo trimestre del 2020 e saranno dilazionati i pagamenti delle fatture, permettendo così di alleviare eventuali tensioni di liquidità.

“Il momento che stiamo attraversando è particolarmente delicato” dichiara Danilo Bonato, Direttore Generale di Consorzio Remedia “per questa ragione vogliamo rimanere al fianco dei nostri Soci, che rappresentano il cuore del Consorzio, garantendo i servizi necessari e mettendo in atto azioni concrete a supporto dei Produttori, con l’obiettivo comune di superare questa emergenza”.

Remedia, sin dall’inizio dell’epidemia, ha messo in atto un programma di business continuity per assicurare il funzionamento dei processi essenziali, applicando modelli di lavoro agile per tutti i dipendenti, così da garantire la sicurezza delle persone e il servizio nel rispetto delle norme per il contenimento della diffusione del Coronavirus. 

 

Informazioni su Remedia  

Remedia è il principale Sistema Collettivo italiano per la gestione eco-sostenibile di tutte le tipologie di RAEE (Rifiuti Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), pile e accumulatori esausti. Nato nel 2005 grazie alla volontà di 44 aziende leader nel settore dell’Elettronica di Consumo e dell’ICT, il Consorzio conta oggi oltre 2.300 associati ed è il primo consorzio per quote RAEE e rifiuti pericolosi gestiti. Per quota di mercato e struttura, rappresenta quindi un punto di riferimento nella gestione di RAEE e Rifiuti di Pile e Accumulatori. Oltre ad essere senza scopo di lucro, il Consorzio è certificato ISO 9000 e ISO 14000, una ulteriore garanzia di trasparenza e serietà nei confronti dei consorziati, dei partner e dei consumatori.

Per maggiori informazioni: www.consorzioremedia.it

Ufficio Stampa di Consorzio Remedia:
Marzia Bestetti | Ma&Mi | + 39 02 87398360 | + 39 347 8111272 | marzia.bestetti@maemi-pr.com

 

* Novità LCD Charger+ e LCD Plug Charger+ di Varta: batterie cariche senza l’intralcio di cavi


Con i 5 modelli di dispositivi di ricarica innovativi e sostenibili è possibile caricare ogni formato di pila in totale sicurezza e semplicità, senza il bisogno di uscire di casa per acquistare nuove batterie. In questo modo non solo si risparmia ma, soprattutto, si potrà salvaguardare l'ambiente. 

Per un utilizzo immediato e più duraturo LCD Ultra Fast Charger+ garantisce la carica in soli 15 minuti, 

LCD Smart Charger+ consente di ricaricare fino a 8 batterie contemporaneamente, mentre con LCD Universal Charger+ è possibile carica formati diversi!