* Progetto educativo Ambarabà Ricicloclò

Promosso da RICREA, il Consorzio Nazionale per il Recupero e il Riciclo degli Imballaggi in Acciaio, si estende anche alle scuole primarie italiane presenti all'estero.


Sotto il Patrocinio del Ministero dell'Ambiente e la collaborazione della Direzione Generale per la promozione del sistema Paese del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il progetto vuole insegnare ai più piccoli l'importanza e il buon uso della raccolta differenziata e del riciclo degli imballaggi in acciaio, promuovendo allo stesso tempo la lingua e la cultura italiana.
Quest'anno gli alunni si cimenteranno nella composizione dei proverbi, perle di saggezza popolare per eccellenza.

“Tutto il mondo è paese”: questo noto proverbio insegna che alcuni comportamenti umani e certe dinamiche sociali si trovano dappertutto. Così come dovrebbe essere per la cultura della sostenibilità e l’attenzione all’ambiente.

Proprio i proverbi, e l’importanza della raccolta differenziata e del riciclo, sono al centro del progetto educativo per le scuole primarie Ambarabà Ricicloclò, promosso daRICREA, il Consorzio Nazionale senza scopo di lucro per il Recupero e il Riciclo degli Imballaggi in Acciaio, per far scoprire ai più piccoli, giocando con la lingua italiana, l’importanza di una corretta raccolta differenziata.

Ideato e realizzato insieme alla rivista Andersen, il mensile italiano di informazione sui libri per ragazzi e la cultura dell’infanzia con il Patrocinio del Ministero dell’Ambiente, Ambarabà Ricicloclò giunge quest’anno alla sua ottava edizione e per la prima volta coinvolgerà anche le scuole italiane presenti all’estero grazie alla collaborazione con la Direzione Generale per la promozione del sistema Paese del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

Guida d’eccezione dell’edizione di quest’anno sarà Wisebot: un saggio robot, profondo conoscitore dei materiali in acciaio e del loro riutilizzo, che accompagnerà i partecipanti lungo la nuova edizione dell’iniziativa. I proverbi protagonisti del progetto, infatti, dovranno essere dedicati agli imballaggi in acciaio, alla possibilità di riciclarli all’infinito e ai loro riprodotti. 

Possono iscriversi gratuitamente le classi delle scuole primarie italiane attraverso la pagina
 www.ricreaedu.org/iniziative/ambaraba-ricicloclo/.

Sul sito sarà possibile trovare anche materiale didattico dedicato all’edizione di quest’anno, un dossier dedicato agli insegnanti per lavorare in classe sulla storia e la composizione dei proverbi, una piccola bibliografia e il regolamento di partecipazione.

Alle 120 scuole italiane che hanno già aderito all’iniziativa nazionale potranno quindi aggiungersi le scuole italiane presenti in 27 Paesi del mondo, dall’Etiopia all’Argentina, dalla Cina agli Stati Uniti passando per la Grecia e la Spagna.

PARTECIPARE AD AMBARABÀ RICICLOCLÒ® È SEMPLICE!

L’insegnante potrà iscrivere una o più classi, ricevendo immediatamente il materiale didattico composto da alcuni supporti di approfondimento, un poster/alfabetiere dell’acciaio e i quaderni di lavoro preallestiti, per creare e raccogliere gli elaborati.
Gli elaborati, da inviare entro il 10 marzo 2021, saranno esaminati da una Giuria di esperti che designerà tre classi vincitrici e alcune menzioni speciali tra le scuole partecipanti.

* VMware annuncia la “Foresta VMware”


L'iniziativa rientra nel progetto #ForestaMI, l’attività di forestazione urbana promossa dal Comune di Milano che si pone l’obiettivo di piantare nel territorio municipale 3 milioni di alberi entro il 2030. La Foresta VMware copre un’area di 2.000 mq all’interno del Parco Nord, con la messa a dimora di 500 piante. 

Da anni VMware è impegnata a sviluppare soluzioni in grado di contribuire alla riduzione delle emissioni di carbonio e di energia, a utilizzare energie rinnovabili e a contribuire a una crescita sostenibile. Nell'ambito di questo percorso, VMware ha definito una roadmap per la sostenibilità e una visione per il 2030 che rappresenta un impegno per affrontare le sfide più complesse che la comunità globale deve affrontare.

La Foresta VMware si innesta in questo quadro di impegno globale a rappresentare una “Forza per il bene”. In particolare, è pensata per dare un contributo concreto alla riduzione della CO2nell’atmosfera.
L’iniziativa rientra all’interno del progetto ForestaMI, l’attività di forestazione urbana promossa dal Comune di Milano che si pone l’obiettivo di piantare nel territorio municipale 3 milioni di alberi entro il 2030.

La Foresta VMware copre un’area di 2.000 mq. all’interno del Parco Nord di Milano, con la messa a dimora di 500 piante del sistema vegetale Querco-Carineto [Farnia (Quercus robur), Cerro (Quercus cerris), Rovere (Quercus petrae) che si accompagnano ad altre latifoglie tra cui Aceri (Acer spp), Carpino bianco (Carpinus betulus) e Ciliegio Selvatico (Prunus avium).]

Per approfondire leggi in allegato:

Global Impact Report di VMware, che evidenzia i risultati chiave ottenuti rispetto agli obiettivi che l’azienda si era data per il 2020 su tre pilastri Products, Planet e People 
– il comunicato stampa sull’Agenda 2030, un impegno decennale per affrontare le sfide più complesse sulle quali la comunità globale è chiamata a dare una risposta sui temi di Equity, Trust e Sustainability.
la scheda Scheda Foresta VMware

Aleramici in Sicilia, l’incontro con Normanni e Svevi e la nascita della Federazione Euromediterranea sulle antiche migrazioni medioevali

Nasce la Federazione Euromediterranea sulle antiche migrazioni medioevali
 


Si sono quasi concluse le riprese del docufilm “Le vie Aleramiche e Normanno Sveve" e il suo ideatore e regista Fabrizio Di Salvo ha coordinato una riunione in streaming con i numerosi partner di questo ambizioso progetto culturale, che coinvolge anche le dinastie Normanna e Sveva. 

Gli Aleramici portarono in Sicilia la loro cultura assorbita da quelle industriose popolazioni, tanto che ancora oggi in molte zone siciliane, insiste la parlata gallo-italica. 

Di Salvo, siciliano d’origine e piemontese d’adozione, insieme allo storico e saggista Roberto Maestri, scomparso nel 2018, è stato più volte presente in Sicilia per i seminari di studi organizzati in collaborazione con il Club per l’Unesco di Piazza Armerina, coordinato da Anna Maria Di Rosa Placa, oltre che delle Regioni Sicilia, Piemonte e Liguria con contributi delle università italiane.

A Piazza Armerina, unica città ricostruita interamente dagli Aleramici,  è nata la Federazione Euromediterranea di dimensioni europee, con l’obiettivo di inglobare Associazioni, Comuni, Università e membri del Comitato Tecnico Scientifico in un unico organismo, che possa sviluppare i risultati raggiunti in questi anni di studi, incontri, dibattiti e viaggi compiuti da Di Salvo in varie nazioni ora coinvolte nel progetto.

Proprio a Piazza Armerina è nata l'idea-progetto di Di Salvo e Maestri di ripercorrere le tracce di un’antica emigrazione al contrario, determinata dallo spostamento di genti lombarde da Nord a Sud, e si è fusa con la volontà di allargare gli orizzonti e creare un percorso culturale, turistico ed enogastronomico, unendo in rete tutte le località interessate dalla presenza di Aleramici, Normanni e Svevi in quell’arco di storia che va dall’XI al XIII secolo, 

Proprio Di Salvo ha condotto il collegamento in più lingue, considerata l’internazionalità dell’evento e delle ricerche svolte sino ai confini estremi dell’Europa. L’incontro a distanza, che aveva come tema “Le Vie Aleramiche e Normanno-Sveve”, si è svolto alla presenza dei sindaci Enzo Daniele di Sezzadio, patria di Aleramo, Guy Fossard di Hauteville La-Guichard, in Normandia da cui partirono gli Altavilla, e Nino Cammarata di Piazza Armerina, città di fondazione aleramica, con l’obiettivo di sancire una triangolazione proficua per delineare futuri progetti culturali, economici e turistici, che coinvolgano i vari territori.

Tra gli obiettivi della Federazione Euro-Mediterranea, ci sarà anche lo studio delle migrazioni dei popoli avvenuti in epoca medievale. Questa ricerca coprirà non solo l’Europa ma anche la Russia, i paesi che si affacciano sul Mar Mediterraneo, il Medio Oriente, l’Anatolia e il Caucaso. Gli studi scientifici saranno supportati da un comitato accademico di alto livello, tra cui Henri Bresc, Luca Sineo dell’Università di Palermo, Davide Pettener dell’Università di Bologna e Joanna Drell dell’Università di Richmond United State.

Questi studi serviranno a dimostrare che tutti i popoli della terra sono collegati tra loro e formano un’unica razza, quella umana.
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Per approfondire:
www.marchesimonferrato.it/2018/02/19/aleramici-in-sicilia-4/
https://www.facebook.com/aleramicinsicilia/