*Abafoods conferma l’impegno per un presente e un futuro innovativo, sostenibile e a tutela della biodiversità

L’azienda italiana produttrice di bevande vegetali e biologiche ha inaugurato l’ampliamento del proprio sito produttivo di Badia Polesine con un investimento di oltre €20milioni in innovazione e con una nuova linea produttiva sostenibile. 


Abafoods, azienda italiana leader e tra i principali produttori di bevande vegetali in Italia e in Europa – parte del Gruppo Ecotone – annuncia l’ampliamento del proprio stabilimento di Badia Polesine, Rovigo, confermando una strategia orientata alla sostenibilità, al rispetto e protezione della natura e della biodiversità. Con un investimento di oltre €20milioni negli ultimi anni, l’azienda vanta uno dei più grandi siti produttivi di bevande vegetali in Europa, ma non solo: il progetto, recentemente completato, rende quella di Abafoods una fabbrica 4.0, innovativa, digitalizzata e sostenibile. Dalla produzione di energia alla gestione delle risorse idriche, Abafoods ha implementato soluzioni e tecnologie che minimizzano l’impatto sull’ambiente, garantendo i più alti standard di qualità e sostenibilità. L’azienda, infatti, da sempre impegnata nel promuovere un'attività più sostenibile e biodiversa, è certificata B-Corp dal 2018.
In linea con questa filosofia e missione, Abafoods utilizza per il confezionamento cartoni provenienti da foreste gestite in modo responsabile, un tappo certificato OK biobased e si affida a un innovativo impianto di cogenerazione, che consente di recuperare energia dai processi produttivi e di utilizzare di conseguenza energia intelligente. Non da ultimo, attraverso un sistema idrico a ciclo completo, l'acqua utilizzata viene sottoposta ad analisi periodiche per soddisfare specifici standard chimici, fisici e microbiologici, mentre l'acqua di lavaggio industriale subisce una depurazione con fanghi attivi prima di essere rilasciati nelle acque superficiali per scopi agricoli, chiudendo il ciclo con il terreno. Il quartier generale di Abafoods, vanta dunque uno stabilimento d’eccellenza a livello internazionale, unito a unCentro di Eccellenza Europeo per la Ricerca e Sviluppo delle Bevande Vegetali interno all’azienda a garanzia della qualità delle materie prime e del prodotto finale.

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Il Premio Letteratura d’Impresa promosso da Festival Città Impresa – ItalyPost. I cinque libri finalisti


 


Il 7 maggio 2022 a Vicenza, si è riunita a Palazzo Chiericati la Giuria del Premio letteratura d’Impresa, presieduta da Antonio Calabrò. La Giuria ha selezionato i 5 titoli che accederanno alla fase finale della selezione. La giuria era composta da diverse personalità del mondo dell’impresa, del giornalismo e dell’università. 

 Il Comitato, presieduto da Antonio Calabrò (presidente Musei d’Impresa) è composto da:

  • Marco Bettiol, Università di Padova
  • Giorgio Ferraris, amministratore delegato Fine Foods & Pharmaceuticals
  • Giuseppe Lupo, scrittore
  • Daniele Manca, vicedirettore Corriere della Sera
  • Giuditta Marvelli, giornalista Corriere della Sera
  • Franco Mosconi, Università di Parma
  • Ivana Pais, Università Cattolica, Milano
  • Marina Puricelli, Università Bocconi, Milano
  • Francesco Timpano, Università Cattolica, Piacenza
  • Luca Vignaga, amministratore delegato Marzotto Lab
  • Federico Visentin, presidente Mevis e Fondazione Cuoa

La cinquina è  composta dai seguenti titoli:

  • Tante care cose, di Chiara Alessi, edito da Longanesi
  • L’album dei sogni, di Luigi Garlando, edito da Mondadori
  • Nina sull’argine, di Veronica Galletta, edito da Minimum Fax
  • Cosa vuoi di più dalla vita? Amaro Lucano: storia di un’Italia dal bicchiere mezzo pieno, di Francesco Vena e Emiliano Maria Capuccitti, edito da Rubbettino
  • Partecipare all’impresa globale. Una ricerca antropologica in Automobili Lamborghini, di Fulvia D’Aloisio, edito da Franco Angeli

La cerimonia di consegna del Premio Letteratura d’Impresa avverrà nel corso del Festival Città Impresa a Bergamo, nel mese di novembre 2022.

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