“Premio Capitale Europea dell’Innovazione”. A Padova il secondo posto

 Padova, per la categoria “The European Rising Innovative city” ha ottenuto il secondo posto, al primo posto Linköping in Svezia e al terzo posto Cork in Irlanda

Il Premio riconosce il ruolo di quelle città che sono all’avanguardia nel plasmare l’ecosistema locale dell’innovazione e nel promuovere le innovazioni determinanti.

Con il progetto presentato all’European Innovation Council and SMEs Executive Agency (Eismea), Padova si distingue per i processi e gli strumenti innovativi messi in campo sul territorio.

Approfondimento sulla proclamazione dei vincitori (il testo è in inglese)

Approfondimento sul secondo posto di Padova (il testo è in inglese)

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COP 28, il vertice annuale delle Nazioni Unite sul clima

Dubai, Emirati Arabi Uniti
30 novembre – 12 dicembre 2023

Dal 30 novembre al 12 dicembre 2023, a Dubai, si svolgerà la Cop28 (Conferenza delle parti), il vertice annuale delle Nazioni Unite sul clima per determinare ambizioni, responsabilità e misure in tema di clima ed effetti dei cambiamenti climatici. L’Unione Europea, con specifico riferimento alla Commissione Ambiente, Sanità Pubblica e Sicurezza Alimentare (Envi), ha stabilito le priorità dell’agenda per la prossima Cop28, sottolineando la necessità che le istituzioni abbiano un ruolo maggiormente proattivo nell’affrontare la crisi climatica. In sintesi, i punti essenziali riguardano l’aumento dei contributi per il clima, la creazione del fondo per le perdite e i danni, oltre allo stop ai sussidi diretti e indiretti ai combustibili fossili entro il 2025. L’edizione di quest’anno del vertice prevede inoltre la prima Global Stocktake ovvero la verifica di quanto fatto dal 2015 ad oggi e la messa a punto delle modifiche di rotta necessarie a raggiungere quanto stabilito dall’Accordo di Parigi.

Le istituzioni europee confermano l’impegno degli Stati membri dell’UE a sostenere l’obiettivo annuale di mobilitare 100 miliardi di dollari per i finanziamenti climatici fino al 2025. Un obiettivo che l’Unione Europea prevede di poter raggiungere già nel 2023, per poi concentrarsi su un nuovo traguardo successivo al 2025 che vada oltre l’importo sopra indicato.

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Leggi anche su
– L’Avvenire:
L’analisi. Cosa succede alla Cop28 di Dubai e perché per il Papa è importante

– AGI – Agenzia Italia:
Gli Emirati Arabi ospiteranno Cop28 nel 2023. “Tutti avranno un posto al tavolo, sarà la Cop delle soluzioni”

– ilmeteo.net:
Sarà a Dubai la COP 28, il vertice ONU sul clima: cosa aspettarci e perché c’è un appello al boicottaggio

IISD International Institute for Sustainable Development:

2023 UN Climate Change Conference (UNFCCC COP 28)

COP28 2023, le aspettative del WWF

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ROAD TO COP28: WWF YOUNG ALL’UNIVERSITÀ DI BOLOGNA

Mercoledì 29 novembre dalle 17.00 a Bologna l’incontro per approfondire i temi e le aspettative della prossima Conferenza delle Parti sul Clima

Mercoledì 29 Novembre, dalle ore 17.00, presso l’Aula Auditorium del Dipartimento di Economia dell’Università di Bologna (Piazza Antonio Scaravilli), avrà luogo l’evento pubblico “Road to COP28”, organizzato da WWF YOUng, la Community giovanile del WWF Italia. Di cosa parleranno i delegati dei quasi 200 paesi coinvolti nei negoziati sul clima? Quali sono le decisioni più importanti che verranno prese? Quali le questioni più critiche?

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Storie di Cambiamento climatico

14 novembre 2023 Sala Caduti di Nassyria Piazza Capitaniato Padova

Convegno organizzato e curato da Medici Senza Frontiere sede di Padova

Abstract

Come e perché il cambiamento climatico diventa emergenza umanitaria. In questo incontro la ricerca scientifica incontra l’azione medico-umanitaria attraversando la crisi climatica comprovata da rigorosi e, per certi aspetti, sorprendenti studi scientifici. Si è parlato delle varie fasi dell’emergenza con il ruolo dei diversi attori istituzionali o umanitari, il lavoro fondamentale delle figure professionali di MSF non medicali e dell’imprescindibile concetto di salute globale, dell’uomo ma anche degli animali e dell’ambiente.

A coinvolgere una numerosa e sensibile platea c’erano tre ingegneri, operatori umanitari: Armando Bufardeci, Paolo Losi e Federico Schivo, la dott.ssa Elda Baggio vicepresidente nazionale di MSF, il prof. di Glaciologia Aldino Bondesan, moderatore, e Fabrizio De Blasi ricercatore presso l’Istituto di Scienze Polari del CNR a Venezia.

Il moderatore Prof. Aldino Bondesan ha presentato brevemente la storia della Dott.ssa Elda Baggio, strettamente legata alla medicina e chirurgia emergenziale. Con esperienze di chirurga di guerra negli scenari come Siria, Iraq, Yemen, Somalia, Repubblica Democratica del Congo, Haiti.

La dott.ssa Baggio, nella sua relazione d’apertura, si è soffermata sulla diversa origine delle Emergenze umanitarie intese come evento improvviso, talvolta difficilmente prevedibile, tale da mettere in condizioni di pericolo reale o potenziale le persone e/o i beni materiali. Qualsiasi conflitto in qualsiasi area del pianeta diventa un’emergenza umanitaria cui si aggiungono a volte eventi naturali come sismi. In queste situazioni, accade talvolta che per motivi politici alcune organizzazioni umanitarie vengano escluse dall’accesso alle aree interessate. Purtroppo molte emergenze vengono soppiantate da altre, basti pensare al sisma del febbraio scorso tra Turchia e Siria, le cui terribili conseguenze sono state rimosse sia per motivi politici che per il sopraggiungere di altre emergenze come quelle belliche. Il ruolo dell’Organizzazione MSF è quello di agire con tempestività per salvare vite.

Il ricercatore dr. Fabrizio De Blasi fa il punto sull’emergenza climatica illustrando i dati relativi allo scioglimento dei ghiacciai. Parte, come esempio dalla frana del ghiacciaio della Marmolada nel luglio 2022 che è concomitante alle inondazioni in Pakistan. Queste ultime hanno causato migliaia di morti e centinaia di migliaia di sfollati, l’area è diventata una delle tante del nostro pianeta che non consentono più di vivere, aumentando il numero dei profughi climatici. Il ricercatore analizza i dati numerici relativi allo scioglimento dei ghiacciai. Le gravi conseguenze sugli ambienti montani d’alta quota dominati da processi nivo-glaciali, l’innalzamento del livello dei mari, la diminuzione del volume di acqua dolce. Ma c’è anche un’altra grande criticità: i ghiacciai sono testimoni degli eventi succedutisi negli ultimi 2000-3000 anni, le carote glaciali, infatti, sono un vero e proprio libro da leggere in verticale. Perdere i ghiacciai significa perdere la memoria di dati che vanno dalla quantità di CO2 nell’atmosfera, ad eventi legati a esplosioni vulcaniche e alla storia climatologica in generale del nostro pianeta.

La testimonianza di tre ingegneri aggiunge il contributo fondamentali per il lavoro dell’associazione MSF.

Federico Schivo porta la sua esperienza come esperto in supply chain. Senza logisti, Supply Chain Manager (catena di approvvigionamento), diventa impossibile portare soccorso medico in paesi con risorse limitate e funestate da eventi climatici estremi o da condizioni ambientali avverse. L’ing. Schivo ha lavorato con MSF in Giordania, Sudan, Pakistan, Ucraina e Repubblica Democratica del Congo

Anche l’esperienza dell’Ing. Bufardeci conferma l’importanza della presenza di figure professionali a supporto del lavoro dei medici. Esperto di costruzioni, sanificazione dell’acqua, logistica e gestione dei progetti umanitari. Ha lavorato in Brasile, in Grecia (Lesbo)e Mozambico.

Paolo Losi, laureato in Ingegneria per l’Ambiente si occupa dell’allestimento dei servizi igienico-sanitari, ha lavorato per MSF in Etiopia, Siria e Haiti.

Alberta Vittadello