Nomisma. In agricoltura la transizione ecologica ed energetica passa dall’innovazione

Gli obiettivi delineati dall’Unione Europea nel Green Deal verso la transizione ecologica e il raggiungimento della neutralità climatica al 2050 richiedono sforzi e impegni che passano dalle imprese agricole e alimentari e riguardano, parallelamente, il tema della decarbonizzazione, attraverso uno sviluppo delle energie rinnovabili.

Ecco perché ormai non si può più parlare di transizione ecologica senza considerare anche quella energetica, così come non è possibile sottovalutare il ruolo strategico dell’innovazione per sostenere questa transizione. Ma a che punto siamo oggi rispetto a questi obiettivi che ci ha dato l’Europa? E come stanno reagendo le imprese agroalimentari, anche sul fronte degli investimenti per la sostenibilità e dell’innovazione?

Attraverso un’indagine originale sulle imprese agricole e alimentari italiane (con un focus specifico su quelle tabacchicole), Nomisma ha messo in luce questi aspetti, che sono stati presentati il 30 gennaio 2024 a Roma, in occasione del convegno organizzato in collaborazione con Philip Morris Italia “La transizione ecologica-energetica nel settore agroalimentare: strumenti, best practices, politiche a supporto” .
La presentazione della ricerca è stata affidata al Responsabile Agroalimentare di Nomisma, Denis Pantini, mentre la moderazione dell’evento è stata curata da Paolo De Castro, Presidente del Comitato Scientifico di Nomisma.

Italia in ritardo ma è elevata la sensibilità verso gli investimenti per la transizione eco-energetica
Il gap da colmare per raggiungere l’obiettivo del 42,5% di quota di energia rinnovabile entro il 2030 è ancora ampio, dato che in Italia al momento siamo al 19%, contro una media del 23% a livello Ue e lontanissimi dall’eccellenza svedese, che guida il ranking continentale con il 66%. (continua a leggere su Nomisma area stampa).